Sempre più affollate sono le classi dei licei a discapito di quelle degli istituti tecnici e professionali: in sei anni il numero di studenti che si iscrivono ad un liceo in Veneto aumenta, infatti, del 37,5% (in Italia del 27,5%).
Tornano a crescere le immatricolazioni negli atenei veneti: nell'anno accademico 2007/2008 sono oltre 18.700 gli studenti appena entrati, quasi il 2% in più dell'anno precedente; le facoltà preferite sono Economia, Lettere e Filosofia e Medicina Chirurgia.
In crescita i ragazzi che studiano negli atenei veneti provenienti da un'altra regione e gli stranieri: nell'ultimo anno il 18,4% degli iscritti risiede in un'altra regione, mentre gli stranieri sono quasi 3.900 e incidono sul totale degli iscritti in Veneto per il 3,7% contro il 2,9% registrato complessivamente in Italia.
Dopo la rilevante crescita delle immatricolazioni nei primi anni della riforma, nel 2007/2008 la quota di veneti immatricolati sulla rispettiva popolazione diciannovenne è pari a 43,5%, quasi quattro punti percentuali in meno del dato registrato nel 2001/02.
Complessivamente i veneti che frequentano l'università sono oltre 111.300, la maggior parte studia nel Veneto, ma ci sono anche molti altri che preferiscono uscire dalla regione. Le mete più ambite dalle matricole venete sono l'Emilia Romagna e il Friuli Venezia Giulia e le facoltà più attrattive sono Giurisprudenza, Ingegneria ed Economia.
Sono quasi 21.600 i laureati veneti, circa il 59% in più del 2001 e pari a oltre il 7% del totale nazionale, per lo più preparati nel campo economico-statistico e in quello ingegneristico.
Una volta laureati l'inserimento lavorativo è spesso faticoso, così molti giovani decidono di spostarsi alla ricerca di migliori prospettive. A cinque anni dalla laurea si rileva nel 2008 che l'89% dei veneti ha studiato e lavora nella propria area di residenza, il 2,8% lavora all'estero, quasi il 7% si è spostato in altre regioni del Nord e appena l'1,3% nel Centro o nel Sud.
(I numeri del capitolo 7)