RAPPORTO STATISTICO 2010

il Veneto si racconta , il Veneto si confronta

Presentazione  Presentazione  

Sintesi

Interconnessione : Reti e Sinergie

Le reti sociali dello sviluppo

Capitolo 1

Qualità della rete abitativa

Capitolo 2

Centro e periferia: diversi sistemi di mobilità

Capitolo 3

Famiglia e solidarietà

Capitolo 4

La qualità della rete educativa

Capitolo 5

Vivere la rete lavorativa


Le reti economiche

Capitolo 6

Le interconnessioni del sistema economico

Capitolo 7

La rete mercantile

Capitolo 8

La rete agroalimentare veneta

Capitolo 9

Le sinergie per la montagna

Capitolo 10

Le reti produttive

Capitolo 11

La rete distributiva

Capitolo 12

Turismo: sinergia tra settori e reti tra individui


Le istituzioni e i servizi

Capitolo 13

Lavorare in rete per la salute

Capitolo 14

Il modello veneto di integrazione dei servizi sociali e socio-sanitari

Capitolo 15

Pubblica amministrazione, servizi per il cittadino e per l'impresa

Capitolo 16

Le reti telematiche in Veneto

Capitolo 17

Le reti di controllo dell'ambiente e del territorio

Capitolo 18

Reti istituzionali oltre confine

Capitolo 19

Modelli interistituzionali locali


Fonti

Bibliografia

Lista dei testi utilizzati

Sitografia

Lista dei siti consultati



14.5 - Dipendenze, marginalità sociale e carcere

Inizio Pagina  Il sistema dei servizi per le dipendenze

La Regione del Veneto per fronteggiare il crescente abuso di sostanze psicoattive (cannabinoidi, oppiacei, altre droghe illegali e alcol) nella popolazione ha attivato un sistema integrato di servizi pubblici e privati per la prevenzione, il trattamento terapeutico riabilitativo, il reinserimento socio-lavorativo e la prevenzione delle ricadute.
Negli anni '90 (Nota 1) sono state attribuite alle Regioni le funzioni di prevenzione e di intervento contro l'uso di sostanze stupefacenti o psicotrope e sono stati individuati nei servizi per le tossicodipendenze (Ser.T), istituiti presso le Aziende Ulss, gli strumenti operativi per esercitare tali funzioni regionali.
La normativa nazionale stabilisce che gli enti locali e i Ser.T possono avvalersi della collaborazione di gruppi di volontariato o degli enti ausiliari che svolgono senza fine di lucro la loro attività con finalità di prevenzione del disagio psico-sociale, assistenza, cura, riabilitazione e reinserimento dei tossicodipendenti ovvero di associazioni, di enti di loro emanazione con finalità di educazione dei giovani, di sviluppo socio-culturale della personalità, di formazione professionale e di orientamento al lavoro.
Dalle rilevazioni nel contesto regionale emerge attualmente un quadro ricco e articolato di servizi pubblici e privati, di natura ambulatoriale, diurna e residenziale, affiancato da gruppi di auto-aiuto e da associazioni di volontariato, per fronteggiare il fenomeno della tossicodipendenza e dell'alcolismo, che rappresenta il sistema delle dipendenze della Regione del Veneto.
Tale sistema si articola in 21 dipartimenti funzionali per le dipendenze, 38 servizi per le tossicodipendenze (Ser.T), 5 comunità terapeutiche pubbliche, 31 enti ausiliari con oltre 50 sedi operative (le cosiddette comunità terapeutiche private), oltre 600 gruppi di auto-aiuto, soprattutto nel settore dell'alcolismo, e oltre 60 associazioni di volontariato.
Attraverso questa articolata rete di servizi, viene assistita una quota significativa di tossicodipendenti e alcoldipendenti; in particolare negli ultimi dieci anni si è osservato un costante aumento degli utenti assistiti: le persone tossicodipendenti assistite passano da 13.201 nel 2001 a 14.197 nel 2008, e quelle alcoldipendenti da 7.648 utenti nel 2001 a 11.827 nel 2008 (Figura 14.5.1).
L'utenza tossicodipendente assistita è costituita per l'83,4% da maschi e per il 16,5% da femmine e, rispetto all'età, il 30% circa ha un'età compresa tra i 20-30 anni, il 36% tra i 30-40 anni, una quota pari al 5% ha un'età compresa tra i 15-19 anni. Per questi utenti prevale l'abuso di eroina (71% degli utenti), significativo anche se secondario è, invece, l'abuso di cannabis (31,5%) e cocaina (29%).
Gli interventi effettuati consistono soprattutto in trattamenti con metadone (38,2% degli utenti), trattamento solo psicosociale (30%), trattamento con "altri farmaci non sostitutivi" (18,3%), e trattamento con buprenorfina (11,7%). Tra i principali motivi della dimissione degli utenti emerge nel 18,6% dei casi il completamento del trattamento, negli altri casi non risolutivi si verifica il passaggio ad altra struttura (23,2%), l'abbandono o la fuga (21,5%), l'interruzione del trattamento (18,9%).
L'utenza alcoldipendente assistita è costituita per il 77,9% da maschi e per il 22,1% da femmine, la fascia d'età più numerosa è quella dai 40-49 anni (27,5%), seguita da quella dai 50-59 anni (23,8%).
La bevanda maggiormente citata come problematica è il vino (67,4%), il 7,5% degli utenti alcoldipendenti fa anche uso di sostanze stupefacenti e il 4,3% un uso improprio o abuso di psicofarmaci.
Il trattamento più frequente per gli alcoldipendenti è quello medico-farmacologico ambulatoriale (28,3%), il counselling all'utente o alla famiglia (28,4%) seguito dall'inserimento degli utenti in gruppi di auto aiuto.

Inizio Pagina  Il sistema dei servizi nell'ambito dell'esclusione sociale e dell'area penale

L'ambito regionale di intervento dell'esclusione e dell'area penale è volto a promuovere modelli territoriali di intervento a favore di persone detenute e in area penale esterna, persone vittime di abuso e sfruttamento sessuale (Nota 2) e persone in estrema povertà e senza dimora (Nota 3).
La funzione di programmazione regionale trova traduzione nello sviluppo di linee guida che rispondono alla strategia di consolidare il modello di partnership tra soggetti pubblici e terzo settore, favorendo la coprogettazione, favorire collaborazioni su basi locali fra diversi soggetti per evitare la concorrenzialità frammentata e sostenere l'implementazione delle reti territoriali che possano promuovere azioni di inclusione sociale.
Per le persone vittime di abuso e sfruttamento sessuale e quelle in condizioni di povertà estrema e senza dimora la Regione del Veneto ha promosso, su base territoriale provinciale, la realizzazione di piani territoriali di inclusione sociale con capofila i 7 Comuni capoluogo.
Nel 2008, in raccordo con il Ministero di Giustizia, a favore della popolazione detenuta e in area penale esterna sono stati finanziati 29 progetti socio-educativi, realizzati dal terzo settore, con l'obiettivo di supportare il reinserimento sociale del target (Tabella 14.5.1).

Figura 14.5.1
Utenti assistiti nel sistema delle dipendenze. Veneto - Anni 2001:2008
Tabella 14.5.1
Progetti attivati nell'ambito delle carceri e della marginalità sociale e destinatari degli interventi. Veneto - Anni 2006:2009


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I dati elaborati dall'Ufficio di Statistica della Regione Veneto sono patrimonio della collettività; si autorizza la riproduzione a fini non commerciali del presente materiale con la citazione della fonte "Regione Veneto - U.O. Sistema Statistico Regionale".
La traduzione in inglese è a cura del Centro Linguistico di Ateneo dell'Università di Padova.