Il settore del commercio è sicuramente strategico: il suo peso e la sua notevole dinamicità consentono una continua evoluzione dell'economia locale. Per il suo sviluppo è fondamentale che la rete distributiva si sappia adeguare alle continue modificazioni sia della struttura demografica che delle abitudini di acquisto dei cittadini. Altrettanto importanti sono le ricadute della rete commerciale sull'urbanistica e sul tessuto sociale delle città e dei paesi; le strutture commerciali, infatti, animano e vivacizzano i centri abitati, costituiscono un'attrattiva turistica e svolgono, a favore degli abitanti, un'insostituibile funzione di servizio, aggregazione e di incontro.
L'evoluzione storica evidenzia come gli esercizi della grande distribuzione abbiano preso piede velocemente, diffondendosi in tutto il territorio veneto, nonostante i piccoli esercizi di quartiere, che garantiscono un maggior rapporto di fiducia tra venditore e cliente, ma spesso non riescono a competere in termini di convenienza di prezzo sulla merce che supermercati, ipermercati e grandi magazzini riescono a praticare sfruttando le grandi quantità di prodotto commercializzate. Le ultime tendenze sembrano invece dimostrare un "ritorno alla prossimità"
(Nota 1), ossia un rallentamento delle nuove aperture di grandi superfici, specializzate e non, alla riduzione della metratura media dei negozi più grandi, al successo dei formati medio-piccoli all'interno delle grandi città, alla nuova ondata di affiliazione di negozi indipendenti medio-piccoli all'interno di grandi catene.
Questi fenomeni sono governati da aspetti socio-demografici che mutano la caratterizzazione del consumatore, sempre più infedele a marche e formati, sempre più anziano e allo stesso tempo più acculturato e sempre meno somigliante agli anziani di ieri. Se si considera poi anche la riduzione dei componenti della famiglia e la minor quantità di tempo a disposizione delle donne che lavorano, si comprende come l'ipermercato, adatto alle spedizioni infrequenti, faticose ma convenienti, per la creazione di scorte domestiche, tenda a perdere consistenza. La sfida sembra oggi l'identificazione di "location di prossimità" nelle quali la gestione operativa equilibrata del punto di vendita non sia in contrasto con la proposta di prezzi convenienti.