Appendice 2

Procedure statistiche

Inizio Pagina

2.1 - Indagine PISA (Programme for International Student Assessment)

Soggetti coinvolti nel processo di indagine
  • OECD (Organisation for Economic Co-operation and Development) / OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico)
  • INValSI (Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema dell'Istruzione)
  • Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto (la stesura del rapporto regionale nasce dal lavoro del Gruppo Regionale di Ricerca, costituito presso l'Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto, e dalla collaborazione con l'Agenzia Scuola (ex IRRE) del Veneto, il Dipartimento di Scienze Statistiche dell'Università degli studi di Padova e il Dipartimento di Scienze Economiche e Statistiche dell'Università degli studi di Trieste)
Finalità conoscitiva
PISA ha l'obiettivo di verificare in che misura i ragazzi quindicenni abbiano acquisito le competenze che i governi dei paesi membri dell'organizzazione giudicano essenziali perché essi possano svolgere un ruolo consapevole e attivo nella società. Si tratta quindi di verificare non la padronanza di nozioni legate al curricolo scolastico, quanto piuttosto l'acquisizione di competenze che a quell'età si ritengono irrinunciabili per proseguire nel mondo del lavoro o dello studio e, in buona sostanza, nella vita stessa come cittadini responsabili e capaci di formare opinioni documentate e di esprimere delle scelte.
Per far ciò si prefigge di monitorare periodicamente le competenze degli studenti quindicenni, ovunque essi si trovino, senza distinzione di tipo di scuola o di classe frequentata, nelle tre aree della lettura, della matematica e delle scienze. Sono queste, infatti, le competenze che l'OCSE giudica essenziali perché si possa esercitare una cittadinanza consapevole e perché un paese possa competere efficacemente nel contesto internazionale.
Si possono quindi identificare i principali obiettivi della ricerca PISA:
  • calcolare indicatori del rendimento scolastico degli studenti quindicenni, per poter operare un raffronto tra i sistemi scolastici dei paesi membri dell'organizzazione;
  • trarre indicazioni sull'efficacia delle diverse politiche scolastiche nazionali attraverso lo studio delle caratteristiche dei sistemi scolastici dei paesi con i migliori risultati;
  • monitorare regolarmente i vari sistemi di istruzione per disporre di serie storiche di dati.
Variabili conoscitive/caratteri
Nell'indagine si analizza:
  • la competenza di lettura (Reading literacy)
  • la competenza matematica (Mathematical literacy)
  • la competenza scientifica (Scientific literacy)
Si sottolinea come, prima del 2006, non si rilevasse la competenza scientifica, bensì la capacità di risolvere problemi (Problem solving); dal 2006 in poi si è, invece, optato per questa nuova versione.
Si rilevano, inoltre, altre indicazioni che, oltre a quanto emerge dalle prove oggettive di competenza, vengono offerte dai questionari somministrati a studenti, scuole e genitori; strumenti per rilevare informazioni di contesto che, incrociate con i risultati ottenuti nelle prove, permettono di comprendere quali fattori giochino un ruolo significativo in relazione ai livelli di competenza conseguiti.
Tra queste le principali sono le caratteristiche socio-demografiche dei quindicenni, lo status sociale della famiglia di origine, il monte ore di studi, la qualità scolastica percepita dai ragazzi e dai rispettivi genitori e le caratteristiche della scuola.
Ad ogni rilevazione viene scelta una competenza ed indagata più specificatamente; con l'edizione 2009, PISA torna alla lettura come ambito principale, come già è stato nella prima edizione del 2000, iniziando pertanto un nuovo ciclo.
Essendo trascorsi nove anni dall'elaborazione del primo quadro di riferimento per la lettura, nel 2009 è stato adottato un nuovo framework (Nota 1) nel quale, pur mantenendo una continuità di fondo con il precedente, si tenta di dare conto dei cambiamenti avvenuti in questo periodo nei contesti d'uso e nelle caratteristiche dei testi scritti, in particolare dando spazio e riconoscimento alla ormai ampia diffusione dei testi in formato digitale.
Nella valutazione sono incluse, infatti, non soltanto le abilità più strettamente legate alla lettura da un punto di vista cognitivo, ma anche i fattori motivazionali e comportamentali che influiscono sulle modalità di affrontare le attività di lettura da parte degli studenti e le strategie metacognitive che essi impiegano per leggere e comprendere un testo. (Nota 2)
Modello di indagine
PISA è una rilevazione di tipo campionario, che viene quindi effettuata su campioni rappresentativi di popolazioni di vari paesi, con cadenza triennale.
Nel 2000 hanno partecipato trentadue paesi, nel 2003 sono arrivati a quarantuno, mentre nel 2006 erano cinquantasette; per l'indagine 2009, hanno partecipato circa 470.000 studenti, rappresentando una popolazione di circa 26 milioni di quindicenni nelle scuole dei 65 paesi ed economie partecipanti. Ulteriori 50.000 studenti hanno preso parte ad un secondo turno dell'indagine, svoltosi nel 2010, a rappresentare circa 2 milioni di quindicenni in ulteriori 9 paesi ed economie partner.
Nelle edizioni del 2003 e del 2006 alcune regioni italiane e due province autonome hanno partecipato con un sovra campionamento; nel 2009, vista l'apprezzata esperienza delle edizioni precedenti, si è arrivati alla decisione di estendere il sovra campionamento a tutte le regioni d'Italia.
Per tale ragione, il campione italiano di PISA 2009 è particolarmente ampio e include circa 1.100 scuole e 31.000 studenti, a rappresentare una popolazione nazionale intorno ai 539.000 studenti quindicenni scolarizzati.
Le ampie dimensioni del campione sono dovute all'esigenza di rappresentare tutte le regioni italiane e le province autonome di Trento e Bolzano e, all'interno delle singole regioni/province, tutti i tipi di scuola: Licei, Istituti tecnici, Istituti professionali, Scuole secondarie di primo grado e Formazione professionale. (Nota 3)
Per il Veneto, 53 scuole hanno partecipato alla ricerca per un totale di 1.577 studenti quindicenni testati, il 5,1% degli studenti quindicenni della regione.
Rilevazione
L'indagine PISA utilizza normalmente diversi tipi di strumenti: ogni studente partecipante ha impiegato due ore in un test cartaceo contenente prove di lettura, matematica e scienze; in 20 paesi, gli studenti hanno risposto a quesiti ulteriori tramite computer.
Le prove comprendono sia quesiti che richiedono agli studenti di costruire risposte proprie, sia domande a scelta multipla. Le domande sono organizzate in unità basate su testi o figure, molto simili a quelli che si possono incontrare in situazioni di vita reale.
Agli studenti sono forniti ulteriori 30 minuti per rispondere a un questionario relativo al loro background personale, alle loro abitudini di studio, ai loro atteggiamenti verso la lettura, all'impegno che dedicano allo studio e alla loro motivazione ad apprendere.
I dirigenti scolastici rispondono a un questionario riguardante la loro scuola, esprimendo una valutazione della qualità del contesto di apprendimento.
In Italia, anche i genitori degli studenti partecipanti rispondono a un questionario relativo alle attività di lettura dei figli e dei genitori stessi, alla disponibilità in casa di risorse per l'apprendimento, al contesto di provenienza dei genitori, alla percezione di alcune caratteristiche della scuola da parte dei genitori.
Controllo della qualità dei dati
Essendo PISA una ricerca di tipo campionario, i dati che si ottengono rappresentano stime dei valori per le rispettive popolazioni di riferimento; queste stime sono valutabili statisticamente.
Per ogni dato ed ogni misura viene, infatti, calcolato l'errore standard (Nota 4) associato a queste stime; l'errore standard permette infatti la costruzione di intervalli di confidenza (Nota 5), che con un determinato livello di probabilità, racchiude i punteggi medi ottenuti nei test dai quindicenni di ogni Paese e Regione.
Nel definire le popolazioni target a livello nazionale e nel selezionare i campioni, ci si è attenuti a rigorosi standard tecnici che limitano il tasso totale di esclusione delle scuole a un massimo del 5% e le esclusioni degli studenti delle scuole campionate a un massimo del 2,5%.
I campioni nazionali di scuole sono stati selezionati dal Consorzio internazionale, mentre gli studenti sono stati campionati dai centri nazionali utilizzando uno specifico software che ne assicura l'estrazione casuale. Tutte le fasi di preparazione e di realizzazione dei campioni sono state monitorate dal Consorzio internazionale nel rispetto di severe procedure standardizzate. Lo stesso è avvenuto per la somministrazione delle prove, in modo da assicurare che gli studenti ricevessero le stesse informazioni e la somministrazione avvenisse secondo modalità omogenee in tutti i paesi.
Un tale stringente disegno di campionamento e il rispetto degli altri standard tecnici sono finalizzati a consentire stime accurate delle competenze degli studenti, limitando l'eventuale distorsione entro più o meno 5 punti PISA, rispetto le scale di literacy.
Per quanto concerne l'errore extracampionario (principalmente errori di risposta degli intervistati, di rilevazione e di imputazione dati), la qualità dei dati è quella garantita dall'OCSE.
Le domande a risposta aperta richiedono una codifica manuale, che viene realizzata da codificatori formati allo scopo e attenendosi ai criteri suggeriti da una guida ratificata a livello internazionale. Per accertare l'attendibilità dei codificatori, una parte delle risposte sono valutate da quattro codificatori indipendenti; inoltre, un sotto?campione delle risposte viene codificato da giudici esperti all'interno del Consorzio internazionale che coordina l'indagine.
Tale accurato controllo ha mostrato che i paesi partecipanti sono in grado di realizzare la codifica con un elevato livello di coerenza.
Comunicazione dei risultati
Esiste una tempistica ben definita di uscita dei risultati, che prevede come primo evento la pubblicazione del Rapporto Internazionale da parte dell'OCSE. Questo viene tradizionalmente presentato al pubblico nel dicembre dell'anno successivo alla somministrazione dello studio principale e, a partire da quella data, i singoli paesi, attraverso le loro Agenzie nazionali, possono stampare i Rapporti Nazionali, e le singole realtà locali (regioni e province autonome nel caso italiano) possono fare altrettanto con i loro Rapporti Regionali o Provinciali. Il dataset originale contenente tutti i dati (risposte alle prove cognitive e risposte a tutti i questionari) è reso pubblico dall'OCSE contestualmente all'uscita del Rapporto Internazionale, con la limitazione che non è possibile l'identificazione delle singole scuole del campione.
Rinvio ad altre fonti conoscitive sulle procedure
  • OECD, Measuring Student Knowledge and Skills. A New Framework for Assessment, Paris, OECD Publications, 1999.
  • OECD, Definition and Selection of Competencies: Theoretical and Conceptual Foundations (DeSeCo), Summary of the final report Key Competencies for a Successful Life and a Well-functioning Society, Paris 2003.
  • OECD, The PISA 2003 Assessment Framework. Mathematics, Reading, Science and Problem Solving Knowledge and Skills, Paris, OECD Publications, 2003.
  • OECD, Assessing Scientific, Reading and Mathematical Literacy: A framework for PISA 2006, OECD Publishing, 2006.
  • OECD, PISA 2009 Assessment Framework. Key Competencies in Reading, Mathematics and Science, Paris, OECD Publishing, 2009.
  • OCSE-INValSI, Valutare le competenze in scienze, lettura e matematica. Quadro di riferimento di PISA 2006, Roma, Armando Editore [traduzione italiana di OECD (2006), Assessing Scientific, Reading and Mathematical Literacy. A Framework for PISA 2006, Paris 2006.
  • INValSI, Risultati di PISA 2006 - Un primo sguardo d'insieme, 2007.
  • INValSI, Le competenze in lettura, matematica e scienze degli studenti quindicenni italiani - Rapporto nazionale PISA 2009.
  • MIUR, Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto, a cura di Claudio Marangon, Le competenze degli studenti quindicenni nel Veneto - Rapporto regionale del Veneto OCSE - PISA 2006, 2008.
  • MIUR, Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto, a cura di Angela Martini, OCSE-PISA 2009: sintesi dei principali risultati nel Veneto. Padova, febbraio 2011.
Inizio Pagina

2.2 - Indagine HBSC (Health Behaviour in School-aged Children)

Soggetti coinvolti nel processo di indagine
  • Ufficio Europeo dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS)
  • Gruppo italiano HBSC, coordinato dal prof. Franco Cavallo dell'Università degli Studi di Torino
  • Regione del Veneto
  • Centro Regionale di Riferimento per la Promozione della Salute (CRRPS)
Finalità conoscitiva
HBSC ha l'obiettivo di monitorare ciclicamente nuove tendenze e cambiamenti negli stili di vita dei preadolescenti, al fine di aumentare la comprensione degli stili di vita e dei comportamenti legati alla salute dei ragazzi in età scolare (11, 13 e 15 anni).
Gli obiettivi principali dello studio sono i seguenti:
  • promuovere e sostenere ricerche a livello nazionale e internazionale sugli stili di vita e sui contesti sociali tra i ragazzi in età scolare;
  • contribuire allo sviluppo concettuale, teorico e metodologico nell'area di ricerca riguardante la salute e i contesti sociali in età scolare;
  • raccogliere dati rilevanti sui ragazzi in età scolare e monitorarne salute e stili di vita;
  • diffondere e rendere noti i risultati più rilevanti ai diversi tipi di target: ricercatori, politici coinvolti nelle scelte riguardanti la programmazione socio-sanitaria, professionisti nel campo della promozione del benessere, insegnanti, genitori, ragazzi;
  • collegare lo studio agli obiettivi dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), specialmente nel monitorare i progressi rispetto al documento HEALTH 21 riguardanti i preadolescenti e gli adolescenti;
  • sostenere lo sviluppo di programmi di promozione della salute con ragazzi in età scolare;
  • promuovere e sostenere lo stabilizzarsi di esperti nazionali sulla salute, sui comportamenti legati alla salute e sui contesti sociali in preadolescenza ed adolescenza;
  • stabilire e rafforzare lo sviluppo di una rete internazionale di esperti in questo campo.
Variabili conoscitive/caratteri
L'indagine prevede la raccolta di informazioni relative a quattro principali macro-aree:
  • background: indicatori demografici (età, sesso), retroterra sociale (educazione, struttura familiare, status socio-economico) e fattori individuali (pubertà). Questa parte permette di conoscere chi sono i ragazzi coinvolti;
  • risorse individuali e sociali: individuo (immagine corporea, percezione di sé), famiglia, gruppo dei pari, scuola. Questa sezione consente di indagare se la percezione di sé ed il sostegno delle persone che stanno accanto forniscono un punto d'appoggio e di aiuto oppure possono essere considerati ostacoli per la crescita personale;
  • comportamenti legati alla salute: attività fisica, fumo, alcol, uso di cannabinoidi, sessualità, alimentazione, bullismo/violenza. I comportamenti rilevati dal questionario diventano indicatori degli stili di vita messi in atto dai ragazzi;
  • stato di salute: sintomi psicofisici, soddisfazione rispetto alla propria vita, salute percepita, indice di massa corporea. I risultati legati alla salute possono a loro volta innescare circoli viziosi o virtuosi che influenzano le risorse individuali o sociali e la messa in atto di determinati comportamenti.
Modello di indagine
L'indagine HBSC dell'OMS è una rilevazione di tipo campionario, che viene quindi effettuata su campioni rappresentativi di popolazioni di vari paesi, con cadenza regolare quadriennale. L'universo di riferimento è costituito dai ragazzi che frequentano la scuola e che hanno 11, 13 e 15 anni.
Lo studio è iniziato nel 1982, da ricercatori di tre nazioni (Finlandia, Norvegia e Inghilterra) e, successivamente, il progetto è stato adottato dall'OMS Europa come studio collaborativo; nel 2006 hanno preso parte a HBSC quarantuno paesi, prevalentemente europei e nord-americani:
Paesi coinvolti: Finlandia, Norvegia, Austria, Belgio (Francese), Ungheria, Israele, Scozia, Spagna, Svezia, Svizzera, Galles, Danimarca, Canada, Lettonia, Polonia, Belgio (Vallone), Repubblica Ceca, Estonia, Francia, Germania, Groenlandia, Lituania, Russia, Repubblica Slovacca, Inghilterra, Grecia, Portogallo, Repubblica Irlandese, USA, Macedonia, Olanda, Italia, Croazia, Malta, Slovenia, Ucraina, Bulgaria, Islanda, Lussemburgo, Romania, Turchia.
Nel 2000 la Regione Veneto ha realizzato per la prima volta la ricerca sui ragazzi veneti usando il protocollo internazionale di ricerca 1997-1998.
Nella realtà veneta, gli scostamenti dal percorso scolastico "regolare" sono molto limitati in questa fase formativa e possono essere trascurati. Pertanto, le tre classi di età della popolazione di riferimento (11-13-15) corrispondono, rispettivamente, agli alunni delle classi di prima, terza media inferiore e agli studenti della seconda della scuola media superiore.
Il campione veneto, conformemente alle linee guida del protocollo internazionale di ricerca HBSC, è selezionato attraverso una procedura di campionamento a grappolo, in cui il "grappolo" è la classe scolastica; questo significa che il questionario viene somministrato a ciascun alunno delle classi selezionate. Le classi vengono selezionate secondo un disegno a due stadi: nel primo stadio sono selezionate le scuole con probabilità proporzionale alla dimensione (in termini di numero di classi) e al secondo stadio sono sorteggiate casualmente due classi (una prima e una terza) per ogni scuola media e una classe seconda per ogni scuola superiore. La scelta delle scuole è attuata tramite selezione sistematica dopo aver operato una stratificazione delle scuole per dimensione, per tipo di scuola (istituti pubblici e privati) e per area geografica. Per gli istituti superiori si è operata una ulteriore stratificazione implicita rispetto alla tipologia di istituto (licei, istituti magistrali, istituti tecnici, scuole professionali, istituti artistici e centri di formazione professionale). Questo garantisce che il campione ottenuto riproduca la popolazione di riferimento rispetto alle variabili di stratificazione.
Il campione finale è costituito da 240 scuole con 350 classi per un totale di oltre 6.700 soggetti provenienti da tutte le tipologie di scuola del Veneto. La numerosità campionaria e la strategia di campionamento adottata offrono la possibilità di spingersi per alcune stime anche a livello di Azienda ULSS (unità base di governo del Sistema Socio-Sanitario Veneto) grazie anche all'inclusione di un campione aggiuntivo di 703 unità.
Ad ogni unità, in relazione al piano di campionamento, è stato attribuito uno specifico peso. Tutte le analisi sono state effettuate utilizzando i pesi di campionamento in relazione al livello di stratificazione cui la singola stima si riferisce, al fine di riportare i dati all'universo di riferimento.
Rilevazione
La ricerca HBSC è uno studio con dati raccolti attraverso questionari auto-compilati, distribuiti in classe dall'insegnante previa autorizzazione da parte dei genitori.
Il questionario, compilato in forma anonima e utilizzato da tutte le nazioni coinvolte, è suddiviso nelle quattro parti principali, ognuna relativa ad una delle aree concettuali: background, risorse individuali e sociali, comportamenti legati alla salute, stato di salute.
Controllo della qualità dei dati
Per produrre dati confrontabili tra i diversi stati partecipanti, in termini di omogeneità delle procedure di campionamento e di raccolta dei dati, le nazioni coinvolte nello studio devono attenersi strettamente al protocollo internazionale di ricerca e garantire che la conformità agli strumenti di indagine prescritti sia rispettata.
Per quanto concerne l'errore campionario (Nota 6) ed extracampionario (principalmente errori di risposta degli intervistati, di rilevazione e di imputazione dati), la qualità dei dati è quella garantita dalla procedura HBSC dell'OMS.
Per le elaborazioni dei dati relativi alla Regione Veneto si sono utilizzate le procedure del software STATA 10 che consentono di tener conto del disegno di campionamento adottato e dei relativi pesi.
Per la valutazione della significatività dei cambiamenti rilevati tra i due periodi temporali (2001-2002 e 2005-2006) si sono applicati i seguenti test statistici: test di Mann-Whitney, test di Cochran-Armitage, test di Wilcoxon e t-test per campioni indipendenti; vista la sostanziale concordanza dei diversi approcci, per semplicità, nelle tabelle e nei grafici, viene riportato unicamente il livello di significatività osservato dall'applicazione del t-test (Nota 7) per campioni indipendenti.
Comunicazione dei risultati
L'ufficio europeo dell'Organizzazione Mondiale delle Sanità presenta e pubblica, a partire da uno/due anni successivi alla rilevazione, dei report sui risultati a livello europeo e sui paesi partecipanti. Successivamente i gruppi di lavoro di ogni nazione e le strutture regionali possono sviluppare delle pubblicazioni contenenti dati sulle proprie realtà più specifiche; per l'Italia il gruppo di lavoro nazionale, coordinato dal Prof. Franco Cavallo dell'Università degli studi di Torino, pubblica un report descrittivo della ricerca a livello nazionale, mentre alcune regioni (Piemonte, Toscana e Veneto) pubblicano dei report regionali.
Rinvio ad altre fonti conoscitive sulle procedure
  • CRRPS e Regione Veneto, a cura di Daniela Baldassari, Stefano Campostrini, Massimo Mirandola, Massimo Santinello, I Giovani in Veneto, Approfondimento dei risultati dell'indagine Health Behaviour in School-aged Children (HBSC) 2006 dell'Organizzazione Mondiale della Sanità sui giovani di 11, 13 e 15 anni, Verona 2008.
  • World Health Organization Regional Office for Europe, Inequalities in young people's health - HBSC International report from the 2005/2006 survey, Scotland 2008.
  • World Health Organization Regional Office for Europe, Social cohesion for mental well-being among adolescents, Copenhagen 2008.
  • Survey Data Reference Manual, Stata Press, 2007.
Inizio Pagina

2.3 - Indagine Istat "I percorsi di studio e di lavoro dei diplomati"

Soggetti coinvolti
  • Istat
  • Scuole superiori di secondo grado
Finalità conoscitiva
L'indagine fa parte del sistema integrato di indagini sulla transizione scuola-lavoro che l'Istat realizza con l'obiettivo di analizzare le attività di formazione e di lavoro svolte da coloro che hanno conseguito un titolo di studio post-obbligo; tale sistema comprende, oltre alla rilevazione sui percorsi di studio e di lavoro dei diplomati, anche l'indagine sull'inserimento professionale dei laureati.
Variabili conoscitive / caratteri
I contenuti informativi dell'Indagine possono essere raggruppati in tre aree tematiche (I. gli studi; II. il lavoro; III. la famiglia di origine e le notizie anagrafiche), ulteriormente articolate al loro interno in 9 sezioni; le prime quattro sezioni sono dedicate al curriculum degli studi e alle attività di qualificazione dopo il diploma, le successive tre sezioni al lavoro e alla ricerca del lavoro, mentre nelle ultime due si chiedono notizie relative alla famiglia d'origine e informazioni anagrafiche.
Modello di indagine
L'indagine è di tipo campionario a due stadi di selezione, con stratificazione delle unità di primo stadio: le unità di primo stadio sono le scuole secondarie di secondo grado, quelle di secondo stadio i diplomati.
Durante la prima fase dell'indagine, gli istituti di scuola secondaria di secondo grado sono stati suddivisi in strati sulla base della regione di ubicazione della scuola, del tipo di indirizzo di studi e della dimensione in termini di numero di diplomati. In base al disegno di campionamento di primo stadio, sono state selezionate 2.598 scuole appartenenti ai diversi strati, che hanno fornito le notizie anagrafiche (incluso i recapiti telefonico e postale, necessari per il contatto) e alcune informazioni sul percorso scolastico dei singoli diplomati. Sulla base delle liste così ottenute, si è proceduto all'estrazione dei nominativi dei diplomati che sono stati successivamente contattati telefonicamente.
Rilevazione
Le interviste ai diplomati entrati nel campione sono state effettuate utilizzando la tecnica C.A.T.I. (Computer Assisted Telephone Interviewing) e si sono svolte nell'arco di 16 settimane, a partire dal mese di novembre 2007, a poco più di 3 anni dal conseguimento del diploma di scuola secondaria di secondo grado. Tutti i nominativi del campione (quasi 40.000) sono stati oggetto di tentativi di contatto. Il campione finale è costituito da 25.880 diplomati, rappresentativi degli oltre 447.000 giovani che hanno conseguito il primo diploma nel 2004.
Controllo della qualità dati
Per quanto riguarda l'errore campionario8, l'obiettivo della stratificazione è appunto quello di formare gruppi omogenei al loro interno e questo si traduce in termini statistici in un guadagno nella precisione delle stime, ossia in una riduzione dell'errore campionario a parità di numerosità campionaria.
Per quanto riguarda invece gli errori extra-campionari (principalmente errori di risposta degli intervistati, di rilevazione e di imputazione dati), sono stati applicati dei controlli di coerenza in tutte le fasi della rilevazione: per la compilazione e trasmissione delle informazioni relative ai diplomati da parte delle scuole è stato predisposto un sistema di acquisizione controllata dei dati che prevede la segnalazione immediata della presenza di errori nella compilazione di alcuni campi (o variabili) e dell'assenza di valori nei campi obbligatori (quali, ad esempio, il nominativo, il sesso o il recapito del diplomato). All'interno del questionario elettronico compilato dai diplomati, poi, sono stati introdotti dei controlli di coerenza sia tra le informazioni fornite dagli intervistati ai diversi quesiti che tra queste e le notizie raccolte dalle scuole nelle quali è stato conseguito il titolo. Il processo di correzione dei dati ha previsto l'utilizzo di regole di localizzazione e correzione degli errori di tipo deterministico e di procedure che utilizzano metodologie di tipo probabilistico (costruite con l'ausilio di software per il controllo e la correzione dei dati).
Elaborazioni statistiche
Le stime prodotte dall'indagine sono principalmente stime di frequenze assolute e relative. Il principio su cui è basato ogni metodo di stima campionaria è che le unità appartenenti al campione rappresentino anche le unità della popolazione che non sono incluse nel campione. Questo principio viene realizzato attribuendo ad ogni unità campionaria un peso che denota il numero di unità della popolazione rappresentate dall'unità medesima. Questi pesi di ponderazione sono stimatori vincolati per regione, tipo di scuola, sesso e strato di appartenenza, secondo la metodologia di stima utilizzata dall'Istat.
Comunicazione dei risultati e rinvio ad altre fonti conoscitive sulle procedure
  • Istat, I diplomati e lo studio, Anno 2007. Statistiche in breve, novembre 2009
  • Istat, I diplomati e il lavoro, Anno 2007. Statistiche in breve, agosto 2009
  • Istat, I percorsi di studio e di lavoro dei diplomati, indagini 2004 e 2007. Collana "Informazioni" n.4 - 2010