Il nodo centrale e lo scopo stesso del sistema scolastico è lo studente. Lo studente svolge più ruoli all'interno del sistema: non è soltanto un fruitore di meri servizi, ma anche soggetto partecipe ai cambiamenti e alle decisioni, nonché il vero valutatore dell'offerta scolastica. Parallelamente gli operatori scolastici (insegnanti, dirigenti scolastici, ecc.) e le famiglie dovrebbero svolgere i propri compiti e ruoli educativi integrandosi a vicenda e coerentemente con il percorso che lo studente sta portando avanti e valutare i risultati del processo a loro volta.
In questo disegno si intersecano, quindi, i concetti base di percezione di qualità: chiedere ad un individuo di valutare la qualità di un servizio significa metterlo di fronte alle proprie aspettative; la qualità attesa viene così improntata come standard, stabilendo dei livelli minimi di servizio legati a loro volta ad esigenze implicite o esplicite di chi usufruisce del servizio.
Nel nostro caso, la valutazione del sistema scolastico, da parte tanto degli studenti quanto di genitori/famiglie, farà riferimento a diverse caratteristiche del sistema scolastico.
Trattandosi di qualità percepita, di livello di gradimento per l'impatto della scuola, la dimensione emotiva assume un ruolo prevalente.
Appare così evidente la difficoltà di sintetizzare questi concetti in un paniere limitato di variabili e di dare correttamente delle valutazioni che risentono del complesso sistema emotivo-relazionale dei valutatori.
L'Organizzazione Mondiale della Sanità promuove un'indagine, denominata HBSC (Health Behaviour in School-aged Children)
(Nota 4), con l'obiettivo di monitorare ciclicamente nuove tendenze e cambiamenti negli stili di vita dei preadolescenti, al fine di aumentare la comprensione degli stili di vita e dei comportamenti legati alla salute nell'età critica dell'adolescenza.
Quest'indagine, svolta su ragazzi di undici, tredici e quindici anni, comprende informazioni di background, delle risorse sociali, di stato di salute, di comportamenti legati alla salute e di gradimento per l'esperienza scolastica; i dati per la nostra regione vengono elaborati dal Centro Regionale di Riferimento per la Promozione della Salute (CRRPS).
La scuola è stressante, soprattutto per le ragazze
Sei quindicenni veneti su dieci, nel 2006, dichiarano che piace loro molto la scuola; questo dato rispecchia in parte una critica velata degli studenti veneti verso la loro scuola, visto che quattro ragazzi su dieci non si mostrano attratti dall'offerta scolastica.
Similare la quota di quindicenni che trovano i loro pari gentili e disponibili, 60,3%, segnale di relazioni all'interno del percorso scolastico non del tutto ottimali, considerata la quota significativa di ragazzi che non si ritiene a suo agio con i propri compagni, sebbene in diminuzione rispetto al 2002.
Allarma, invece, la percentuale di studenti quindicenni che si dichiara stressata dall'attività scolastica, salendo in quattro anni di oltre quindici punti percentuali; rispetto, infatti, alla quota già alta del 2002, pari al 41,0% dei ragazzi, nel 2006 questa percentuale tocca un picco del 56,5%.
Questi dati, analizzati così nel complesso, non possono che suggerire la presenza di una situazione scolastica per i quindicenni veneti non troppo serena; appare necessario dunque mettere in atto dei meccanismi di contrasto di queste dinamiche, affinché le relazioni non intacchino le motivazioni allo studio e la capacità di auto-orientamento di questi ragazzi, innalzando i rischi di allontanamento, distacco e disinteresse verso il mondo scolastico.
(Figura 4.3.1)
Analizzando più nello specifico le dinamiche, si nota che, nel 2006, le quindicenni venete, pur dichiarando di apprezzare la scuola significativamente di più dei coetanei maschi (+8 punti percentuali), sono anche però le più stressate: 61,9% contro il 50,5% dei maschi.
Lo stress scolastico tende ad aumentare con l'età, mentre, invece, diminuisce la percentuale di coloro che apprezza i propri compagni; per coloro che, invece, dichiarano di provare piacere verso la scuola, in due anni di età (da 13 a 15 anni) la percentuale diminuisce nelle femmine mentre sale per i maschi, diminuendo così anche il divario tra i sessi.
Nella crescita di un ragazzo cambiano idee, motivazioni, interessi e tutto ciò si interseca strettamente con il cammino scolastico.
(Figura 4.3.2)
A livello provinciale si notano alcune interessanti differenze: Vicenza è la provincia dove la scuola viene maggiormente apprezzata dai quindicenni (62,8%), ma anche dove si sentono maggiormente stressati dall'attività scolastica (61,9%).
Sono i ragazzi della provincia di Rovigo quelli a cui la scuola piace di meno (54,8%), mentre i trevigiani risultano i meno stressati (51,7%).
Infine, la percentuale di quindicenni stressati dalla scuola registra un significativo incremento nel periodo considerato nelle province di Vicenza e Padova.
(Figura 4.3.3)
Per quanto riguarda poi la quota di coloro che si trovano bene con i loro compagni, è sempre Vicenza la provincia che registra, nel 2006, la percentuale più alta, raggiungendo il 64,5% dei quindicenni.
Se in media, quindi, in Veneto quattro quindicenni su dieci non trovano i compagni ben disposti nei loro confronti, questa tendenza si mostra ancor più evidente per i veronesi, per i quali la percentuale di ragazzi che dichiara gentili e disponibili i coetanei scende al 54,9, 9,6 punti percentuali in meno rispetto a Vicenza.
Quanto lo stress influenza la qualità percepita complessivamente
Volendo, quindi, sintetizzare in una unica graduatoria provinciale le variabili relative a relazioni, motivazione e stress scolastico si propone una media aritmetica delle percentuali ottenute nei singoli quesiti (riclassificando in positivo la seconda variabile sullo stress scolastico, ovvero considerando la quota di coloro che non si sentono stressati), arrivando così ad una "graduatoria sintetica di qualità percepita dagli studenti"; il risultato di questa operazione restituisce quindi un punteggio tra 0 (qualità minima) e 100 (qualità massima).
Nel complesso Treviso risulta la provincia dove la qualità percepita dei ragazzi è complessivamente maggiore, registrando un punteggio pari a quasi 57 su 100; viceversa, Padova si posiziona ultima in graduatoria tra le sette provincie venete con un punteggio pari a meno di 52; la media veneta si attesta su un punteggio pari a 54,3.
Si tratta, comunque, di percentuali non distanti molto tra loro; questo mette in luce come, pur con delle differenze, complessivamente gli studenti quindicenni delle province venete rispecchino livelli di qualità percepita piuttosto simili tra loro e, in generale, non troppo elevati.
Particolare attenzione merita l'influenza sulla graduatoria dello stress scolastico provato dai ragazzi, che registra livelli forse un po' troppo alti per poter garantire un corretto e sereno svolgimento del percorso scolastico.
E' confortante, comunque, che dal 2002 al 2006 tutte le province venete, ad esclusione di Padova, che perde 1,4 punti percentuali, tendono ad accrescere i propri punteggi nella graduatoria dell'indice complessivo di qualità percepita. Le altre province guadagnano in media 3 punti percentuali nei quattro anni considerati, ad eccezione di Treviso che ha un incremento di ben sette punti e mezzo, mostrando un significativo miglioramento nella percezione di qualità del sistema scolastico.
(Figura 4.3.4)
Uno sguardo internazionale
Con riferimento alla graduatoria dell'indice di qualità a livello internazionale, si nota che il nostro Paese, nel 2006, occupa la penultima posizione, con un punteggio pari a 24,6 su 100, evidenziando notevoli limiti in termini di percezione di qualità per gli studenti quindicenni; vicino al nostro Paese si trova la Spagna (30,8), mentre più staccata è la Francia (48,2) e addirittura quarta in classifica la Germania (70,6), registrando un livello di qualità percepita quasi tre volte superiore a quello italiano.
Occorre sottolineare che il procedimento utilizzato per stilare tale graduatoria è diverso da quello elaborato precedentemente per le province venete. Non è quindi possibile confrontare il dato italiano con quello medio veneto.
La graduatoria internazionale è stata stilata assegnando ad ogni paese un punteggio da 0 a 100 per ognuna delle tre variabili che compongono l'indice, standardizzando ogni risultato in base al valore massimo e minimo assunto tra i punteggi dei Paesi dalla variabile stessa
(Nota 5).
Si è successivamente fatta la media dei tre punteggi, di modo da ottenere per ogni singolo paese un unico valore di sintesi compreso tra 0 e 100.
(Figura 4.3.5)
Famiglie contente della scuola
Si passa ora alla percezione che le famiglie hanno dell'esperienza scolastica complessiva relativa ai propri figli, grazie ai dati del rapporto regionale del Veneto - PISA 2006 -, pubblicato dall'Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto.
La qualità percepita dai genitori veneti sulla scuola dei loro figli quindicenni, nel 2006, è stata misurata mediante una serie di domande riassunte in seguito in quattro principali modalità; è stato chiesto ad ogni genitore quanto d'accordo fosse con dei giudizi positivi, riguardanti i diversi ambiti, relativi alla scuola frequentata dal figlio quindicenne.
La maggioranza di genitori valuta positivamente la qualità scolastica offerta ai propri figli, in particolar modo per quanto riguarda la formazione complessiva fornita, dove quasi il 95% dei genitori si trova d'accordo nel considerarla buona.
Anche la qualità dell'offerta scolastica ottiene dei risultati molto positivi, circa l'89% dei genitori, mentre informazioni e clima scolastico ed esiti educativi lasciano scontenti il 20% delle famiglie.
E' evidente come i giudizi dei genitori siano notevolmente più positivi di quelli dei figli quindicenni, probabilmente sia a causa di una diversa percezione del sistema scolastico, sia per un diverso atteggiamento nei confronti della valutazione.
(Tabella 4.3.1)
Per ottenere un'ipotesi di indice sintetico, si è costruito il "punteggio medio in centesimi", sviluppato associando, rispettivamente, quattro punteggi crescenti (P=0, P=0,33, P=0,67 e P=1) alla distribuzione percentuale dei giudizi dei genitori per le quattro modalità crescenti del grado di accordo; di seguito si è calcolata la somma delle quattro modalità di accordo per ogni giudizio delle percentuali ponderate in base ai punteggi; si è ottenuto così un punteggio medio P, compreso tra 0 e 100, per ognuno dei giudizi positivi relativi alla qualità percepita.
Dall'analisi dei dati emerge così che tutte e quattro le categorie dei giudizi raggiungono un punteggio al di sopra della soglia della sufficienza (60), mostrando come la scuola dei figli sia generalmente apprezzata dai genitori dei quindicenni della nostra regione. Il giudizio più positivo viene dato alla formazione complessiva, che ottiene un punteggio pari a 72,5 su 100, ovvero più che buono.
(Figura 4.3.6)