Copertina

Premessa

La tutela della salute dei cittadini si pone come obiettivo di assoluta priorità per qualsiasi amministrazione pubblica, da perseguire in ogni ambito della vita quotidiana: un doveroso impegno, da parte delle istituzioni, su molteplici fronti, tra i quali rimane imprescindibile quello della prevenzione.
In particolare, il tema della prevenzione degli infortuni e delle malattie nei luoghi di lavoro vede impegnata la nostra Regione con sforzi significativi ed efficaci, nell'intento di sviluppare, sostenere e diffondere una indispensabile cultura della sicurezza.
Le molte iniziative di promozione e sensibilizzazione promosse in questi anni dalle strutture regionali sono state costantemente supportate dalla conoscenza oggettiva del fenomeno, di cui il presente volume fornisce ampia disamina.
Questo atlante degli infortuni intende, quindi, diventare uno strumento per gli operatori, le parti sociali e gli amministratori, affinché possano disporre delle basi conoscitive necessarie per operare, ciascuno al proprio livello, le scelte più utili ed efficaci.

Giancarlo Galan
Presidente della Regione del Veneto



Introduzione

Questo nuovo volume si inserisce nel quadro di una consolidata collaborazione tra le strutture regionali che fanno capo al settore della statistica e della sanità, con una serie di novità che mettono in risalto la sempre maggiore importanza di basare le scelte di pianificazione su conoscenze sicure, nonché su un processo di valutazione dei risultati fondato sull'evidenza di indicatori certi.
Proprio in questo senso, nell'ambito della prevenzione e della sicurezza negli ambienti di lavoro, una svolta decisiva a livello nazionale si è avuta grazie al protocollo d'intesa tra Inail, Ispesl e Regioni nel 2002, che ha dato l'avvio ai Nuovi Flussi Informativi nell'ottica di un sistema informativo integrato e sempre più ricco; nel contempo a livello locale si è promossa la creazione nel 2004 di un centro specialistico presso l'assessorato regionale alle politiche sanitarie, il Centro Operativo Regionale per l'Epidemiologia Occupazionale (COREO), con la finalità di istituire un sistema informativo epidemiologico funzionale ad un'attività di miglioramento della salute delle popolazioni lavorative; in questo ambito si collocano anche le importanti collaborazioni sviluppate con l'Inail regionale su tematiche di interesse comune.
L'atlante ha il principale merito di aver ricostruito una lunga serie storica di dati consolidati e affidabili, che va dal 1990 al 2001, sul numero di infortuni avvenuti sul lavoro, riconosciuti e definiti come tali dall'Inail; ciò consente di seguire per un periodo significativo quanto è avvenuto nel mondo del lavoro e di individuare un andamento non soggetto a variazioni occasionali.
Lo studio ha richiesto lo sforzo di rendere omogenei e comparabili i vecchi dati già in possesso della Regione (1990-1999) con quelli derivanti dai nuovi flussi (2000-2001), risultato reso possibile grazie alla sinergia di conoscenze e competenze diverse, epidemiologiche da un lato e tecnico-statistiche dall'altro.
In particolare si è voluto porre l'attenzione sulle conseguenze riportate dal lavoratore, soprattutto se gravi, e sulle modalità di accadimento più frequenti e più rischiose nei vari comparti produttivi e per i diversi ambiti territoriali, mettendone in evidenza le trasformazioni nel corso degli anni. Il numero di infortuni tradizionali si è col tempo progressivamente ridotto, grazie anche agli interventi normativi e alle politiche di sensibilizzazione poste in atto; tuttavia la mutata organizzazione del lavoro, la presenza di nuove forme di lavoro flessibile e le diverse caratteristiche della forza lavoro, ma anche le trasformazioni delle condizioni di lavoro in corso in diversi settori per l'impiego di nuove tecnologie, stanno determinando la comparsa di nuovi rischi. Questi nuovi scenari richiedono di diversificare le strategie di intervento e la nostra convinzione, come questa iniziativa editoriale testimonia, è che anche la maggiore e sempre più approfondita fruibilità dei dati sui fenomeni infortunistici possa contribuire a migliorare la salute e la sicurezza dei lavoratori.

Fabio Gava
Assessore alle politiche dell'economia, dello sviluppo, della ricerca e dell'innovazione e politiche istituzionali

Flavio Tosi
Assessore alle politiche sanitarie

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