Infografica capitolo 5

Cap.5 - Speciale Giovani

Vi è uno stretto legame tra povertà economica e povertà educativa: come in un circolo vizioso la povertà economica ed educativa dei genitori viene trasmessa ai figli, cha a loro volta saranno, da adulti, a rischio povertà o esclusione sociale. Si parla di povertà educativa come quel processo che limita il diritto dei minori a un'educazione e li priva dell'opportunità di “apprendere, sperimentare, sviluppare e far fiorire liberamente capacità, talenti e aspirazioni”. È la mancanza di opportunità “universali” determinanti per lo sviluppo integrale della persona e che dovrebbero essere garantite a tutti, indipendentemente dal contesto in cui si vive e dall'origine sociale e culturale della famiglia. Come in Italia, anche nel Nord-est la povertà educativa è in peggioramento, tuttavia gode ancora di posizioni di vantaggio rispetto al resto d'Italia. In Veneto i risultati degli alunni ai test Invalsi sono brillanti, tra i migliori a livello regionale. È anche vero che gli studenti che provengono da un ambiente familiare prospero escono dalle medie più spesso con buoni voti, al contrario dei ragazzi che appartengono a famiglie meno agiate. La povertà educativa impoverisce le carriere lavorative ma anche le relazioni, il coinvolgimento sociale, la fiducia nel cambiamento.
Investire sulla scuola e su bambini e ragazzi è investire sul futuro del Paese. Va ridata la giusta centralità all'educazione, investendo nelle infrastrutture edilizie e nei servizi, perchè sicurezza e sostenibilità ambientale devono essere di casa per tutti i ragazzi, e nell'inclusione così da non lasciare indietro nessuno.