Infografica capitolo 5

Cap.5 - Equilibrio al lavoro: entrare, uscire, cambiare

Il mondo del lavoro mette in gioco diversi tipi di equilibri. Tra i principali: l’equilibrio tra domanda e offerta, dove il salario è il meccanismo che regola il mercato, l’equilibrio tra formazione e professionalità cercate dalle aziende e l’equilibrio tra pensionati e lavoratori, alla luce anche di una popolazione che invecchia. Per quanto riguarda il primo tipo di equilibrio, le domande a cui si cerca di rispondere nel capitolo sono: da una parte quelle dal punto di vista della domanda, ovvero, ad esempio, quali sono le esigenze delle imprese venete, che lavoratori cercano, che competenze e dall’altra dal punto di vista dell’offerta, ossia chi sono le persone che cercano, o per meglio dire, che offrono lavoro, che esperienza hanno, che occupazione vorrebbero etc... Strettamente legata è l’analisi dell’equilibrio fra il sistema formativo e il mondo del lavoro. Le imprese venete dichiarano di avere difficoltà nel reperimento di alcune figure professionali sia per mancanza di candidati che per la loro scarsa preparazione. Oltre a ciò, però, si nota anche la presenza sul mercato del lavoro di una buona quota di occupati sovraistruiti, che possiedono un titolo di studio più elevato di quello richiesto per svolgere quella professione: in Veneto circa un lavoratore su quattro è sovraistruito.
Infine, nell’ultima parte del capitolo si tratta il tema dell’invecchiamento della popolazione che rende critica la sostenibilità del sistema pensionistico, basato sul carico contributivo di una popolazione attiva che sarà sempre più insufficiente rispetto alla numerosità crescente di beneficiari di prestazioni assicurative per la vecchiaia. Già nel 2017 è evidente la criticità nel mantenere costante la capacità lavorativa del Paese e della nostra regione: in Veneto i potenziali lavoratori anziani superano di 43 unità i giovani in ingresso. Si evidenzia, comunque, che in Veneto il sistema pensionistico è più sostenibile: per 100 occupati ci sono 61 pensionati, la quarta quota più bassa tra le regioni italiane.
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