Nello schema sottostante
(Figura 1.4.1) sono rappresentati i macrofenomeni fondamentali di struttura e di funzionamento di un sistema educativo e i relativi collegamenti con la tipologia di decisioni di sviluppo da assumere nella pianificazione scolastica.
Le variabili sono classificate in due blocchi.
Il primo comprende i fenomeni riguardanti i bisogni educativi in senso lato e gli esiti da garantire ai destinatari, cioè variabili che hanno a che fare direttamente con i "fini" del sistema.
Si tratta dell'ambito decisionale della "politica educativa", intesa come traguardi o tendenze evolutive di miglioramento degli esiti educativi garantiti dal sistema (livelli di apprendimento e di orientamento per la vita ed il lavoro dei destinatari, gradimento per i servizi educativi ricevuti, immagine sociale del sistema educativo, impatto sociale derivato dal miglioramento degli esiti).
Il secondo blocco di variabili riguarda, invece, la produzione educativa, cioè il complesso di strutture, risorse, processi e prodotti che caratterizzano in senso strumentale il sistema educativo.
Si tratta di fenomeni che hanno la natura di "mezzi", attraverso i quali si realizzano i fini del primo blocco.
Le decisioni di sviluppo in questo ambito sono perciò scelte di "strategia", cioè cambiamenti da apportare ai mezzi, mirati alla realizzazione dei traguardi e delle tendenze della politica educativa.
Dalle scelte di strategia conviene operare una classificazione ulteriore, distinguendo tra "strategie tecnico-educative" e "strategie organizzative ed allocative di risorse": le prime riguardano cambiamenti al sistema dei prodotti educativi in senso tecnico-pedagogico (quantità e qualità degli stimoli offerti), le seconde si riferiscono, invece, a modifiche delle strutture, dei processi, e di impiego ed allocazione delle risorse.
La classificazione in due blocchi è motivata dall'esigenza di non confondere nelle analisi, valutazioni e decisioni di sviluppo, i fini con i mezzi, rischio tutt'altro che assente nella attuale realtà della cultura progettuale scolastica (centralità dei mezzi, subordinazione dei fini ai mezzi).
La distinzione delle scelte sui mezzi tra strategie tecnico-educative e strategie organizzative ed allocative di risorse assume rilievo oggi, in quanto le decisioni di secondo tipo sembrano prevalere sulle prime: cambiamenti organizzativi e allocativi di risorse, non mirati a modifiche sostanziali negli stimoli educativi offerti ai destinatari, non contribuiscono al miglioramento degli esiti.
La strategia tecnico-educativa deve perciò essere direttamente mirata agli obiettivi di miglioramento degli esiti; le strategie organizzative ed allocative di risorse devono a loro volta sostenere i cambiamenti degli stimoli educativi.
In questa panoramica i formatori, e la formazione dei formatori, sono uno dei più importanti strumenti su cui porre attenzione per centrare gli obiettivi educativi.
In sintesi, il sistema decisionale dello sviluppo educativo può essere rappresentato come segue
(Figura 1.4.2).
Nel successivo prospetto sono esemplificate tipologie di decisioni progettuali classificate secondo lo schema proposto. Sono solo degli esempi del complesso sistema decisionale riguardante il futuro dell'educazione
(Figura 1.4.3).
La classificazione proposta dei fenomeni del sistema educativo da misurare su base statistica assume rilievo anche ai fini della definizione dei contenuti conoscitivi della monografia; mirati a sostenere soprattutto i soggetti decisori impegnati nelle scelte di politica educativa.