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Rapporto Statistico 2011 - La Sostenibilità

Presentazione

Copertina Il significato originario e più semplice del concetto di sostenibilità, che costituisce il tema scelto quest’anno come filo conduttore del Rapporto statistico regionale, allude alla capacità di un sistema naturale o sociale di durare nel tempo mantenendo le proprie caratteristiche principali.
Ebbene, come Presidente di un’importante Regione italiana, sono convinto che l’approccio della sostenibilità consenta di sintetizzare un equilibrio dinamico tra le diverse istanze che provengono dalla nostra società e di promuovere il progresso della comunità veneta in modo armonico ed equilibrato.
È evidente che l’equilibrio di cui parlo è ben diverso da un atteggiamento inerte e passivo, ma passa attraverso importanti riforme strutturali del nostro vivere civile: mi piace ricordare la riforma federalista dello Stato che costituisce, in un certo senso, una forma di “sostenibilità istituzionale”, in grado di rendere più efficiente la macchina amministrativa in termini di qualità dei servizi e di conti pubblici e, quindi, di valorizzare il ruolo e il potenziale delle nostre comunità locali.
Questo è ancor più vero in un contesto economico globale che manifesta alcuni segni di ripresa dopo la grave crisi del 2008 e in cui il Veneto, grazie al dinamismo della sua società e del suo tessuto produttivo, ha il dovere di scommettere con determinazione sui temi dello sviluppo, della competitività e dell’occupazione. In questo senso, sono convinto che solo valorizzando le nostre eccellenze e specificità il Veneto possa mantenere e accrescere la propria posizione in un mercato dai tratti sempre più globalizzati.
Se penso alla sostenibilità, infine, non posso dimenticare la tragica alluvione che ha colpito la nostra regione tra ottobre e novembre dell’anno scorso: un evento cui il Veneto ha saputo rispondere con la consueta prontezza e generosità e che ci rammenta come il benessere della collettività si persegue anche tutelando l’ambiente e il territorio, attraverso una politica del “fare” che sappia programmare e realizzare in modo saggio e lungimirante.

Luca Zaia
Presidente della Regione del Veneto



Mi piace anzitutto evidenziare come il tema della sostenibilità, che costituisce il fil rouge del presente Rapporto statistico regionale, rappresenti la naturale evoluzione del concetto di “fare rete” che aveva caratterizzato l’edizione del 2010.
Se, infatti, la capacità di creare relazioni tra cittadini, imprese e istituzioni per sostenere e promuovere lo sviluppo e il benessere costituisce una prima risposta alla grave crisi economica che ha attanagliato il mondo negli ultimi anni, adesso occorre saper elaborare proattivamente un nuovo modello di Veneto che, partendo dalle eccellenze e dalle caratteristiche del suo territorio e della sua gente, sia in grado vincere le sfide, locali e globali, che dovrà affrontare nel futuro.
Sviluppo sostenibile, a mio parere, è certamente sinonimo di qualità della vita che, pur senza prescindere dagli aspetti strettamente economici, va ricercata in ogni contesto. A questo proposito, il concetto stesso di “sviluppo sostenibile” è particolarmente significativo, perché coniuga tra loro due elementi - lo sviluppo e la sostenibilità, appunto - che non sono contraddittori fra di loro, ma si prestano ad essere sviluppati in modo sinergico, come dimostra del resto la storia del nostro territorio: basti pensare allo stupefacente dialogo che si instaura in modo quasi spontaneo tra l’eleganza architettonica di una villa veneta e il paesaggio naturale che la circonda.
Nella mia attività di Assessore regionale trovo quotidianamente conferma dello stretto intreccio tra tutela del paesaggio e dell’ambiente, attrattiva turistica e offerta culturale: una sorta di circolo virtuoso che costituisce un nostro grande patrimonio e che l’Amministrazione regionale si è impegnata a valorizzare con forza. In questo senso, si pensi alla candidatura di Venezia e del Nord Est come Capitale europea della Cultura 2019 e, da ultimo, all’attività di predisposizione del Piano paesaggistico regionale, come elemento strategico per ripensare e dare nuovo significato al disegno territoriale e pianificatorio del Veneto.
Desidero, infine, formulare l’auspicio che il Rapporto statistico rappresenti, come nelle passate edizioni, un utile ausilio di lavoro a disposizione di tutti per la conoscenza oggettiva della realtà veneta e che le analisi in esso contenute vengano meditate e utilizzate dagli amministratori.

Marino Zorzato
Vice Presidente e Assessore al Territorio,alla Cultura, alla Statistica e agli Affari Generali



L’ottava edizione del Rapporto statistico rappresenta un importante traguardo per una pubblicazione che, nel corso degli anni, ha saputo imporsi come testo di riferimento per l’analisi, la riflessione e il confronto sulle tematiche, sia strutturali che congiunturali, di interesse della collettività della nostra regione.
L’approfondimento sulle realtà locali, e in specie su quelle provinciali, il confronto con le più evolute aree regionali italiane ed europee e la stretta connessione con la programmazione regionale evidenziano il costante impegno per lo sviluppo di un sistema informativo statistico che, partendo dai dati oggettivi della statistica ufficiale, sia in grado di fornire una lettura quantitativa e qualitativa delle dinamiche evolutive del territorio, a disposizione di tutti i portatori di interessi, pubblici e privati, che concorrono a disegnare il Veneto del presente e del futuro.
In particolare, mi preme sottolineare che il Rapporto statistico di quest’anno è particolarmente funzionale per disegnare il quadro conoscitivo relativo alla strategia “Europa 2020”. Si tratta di una sfida continentale di ampio respiro, che riprende e rilancia le priorità della Strategia di Lisbona del 2000 dopo la grande crisi economica che le ha in parte pregiudicate: lo scopo è quello di costruire un’Europa strutturalmente più forte, promuovendo un sistema economico-sociale intelligente, sostenibile e inclusivo, caratterizzato da alti livelli di occupazione, produttività e coesione sociale attraverso le priorità della crescita intelligente, sostenibile e inclusiva. E per fare questo non si può prescindere da un’analisi chiara e oggettiva di innovativi fenomeni sociali ed economici, quale quella offerta dal Rapporto.
Sono certo che la lettura del volume, disponibile anche in inglese e in formato ipertestuale sul sito internet dell’Amministrazione al seguente indirizzo

http://www.regione.veneto.it/Temi+Istituzionali/Statistica/

costituirà un’importante fonte di conoscenza e, al tempo stesso, un suggestivo stimolo di riflessione per tutti.

Sergio Trevisanato
Segretario regionale per l’Istruzione, il Lavoro e la Programmazione


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