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5.3 - I servizi

Negli ultimi anni si è assistito in tutte le economie avanzate ad una rapida transizione dalla società industriale a un sistema incentrato prevalentemente sul settore dei servizi e, in anni più recenti, sullo sviluppo delle cosiddette Information Technology (IT) e della net-economy.
La terziarizzazione delle economie avanzate è una tendenza di lungo periodo, segnalata, in primo luogo, dall'aumento dell'importanza del settore dei servizi sia in termini di imprese che di valore aggiunto. Le ragioni che determinano tale fenomeno sono molteplici e sottendono diverse dinamiche nei numerosi comparti di cui si compone il settore terziario. Da una parte, nuovi modelli di consumo, stili di vita e cambiamenti demografici tendono a determinare un aumento della domanda di servizi da parte delle famiglie e degli individui. Dall'altra, il progresso tecnico, i mutamenti organizzativi e la crescente integrazione internazionale delle imprese determinano lo sviluppo di comparti nuovi e la crescita della domanda di servizi da parte delle imprese.
In particolare i processi di ristrutturazione delle imprese hanno avuto come conseguenza il proliferare di un gran numero di piccole imprese e, negli anni più recenti, di un gran numero di nuove professioni. Il fatto che il settore dei servizi rappresenti il maggiore comparto regionale è un altro chiaro segno che le nuove tecnologie impongono una rivisitazione del tradizionale modello di crescita manifatturiera. Non solo più servizi e meno manifattura ma più competenze ad elevato contenuto di conoscenza e creatività in tutti i settori economici.
I dati dell'indagine Istat sulla struttura e la competitività del sistema delle imprese in Italia confermano il processo di progressiva terziarizzazione dell'economia veneta. Tra il 2000 e il 2005 si registra una crescita sia delle unità locali, +7,8%, che degli addetti dei servizi, +14,7%. Inoltre, la crescita del fatturato delle aziende dei servizi, +21,1%, ha superato di ben otto punti percentuali quella del comparto industriale. Nel 2005 il fatturato generato dai servizi rappresenta, per la prima volta, più del 50% del fatturato complessivo delle aziende venete.
Sul fronte del valore aggiunto, che nel periodo considerato cresce del +16,2%, si distinguono gli incrementi nei comparti del commercio, +24,9%, dei servizi imprenditoriali, +22,1%, e dei servizi alla persona, +16%.
Le imprese di servizi sono state raggruppate nell'analisi che segue utilizzando la classificazione Eurostat-Ocse (Nota 1). Le quattro classi dei servizi, definite in base al tipo di attività e al loro diverso tipo di conoscenza, sono: servizi tecnologici ad alto contenuto di conoscenza (poste e telecomunicazioni, informatica e R&S); servizi di mercato ad alto contenuto di conoscenza (trasporti marittimi, trasporti aerei, attività immobiliari, noleggio macchinari e attività di servizio alle imprese); servizi finanziari ad alto contenuto di conoscenza; servizi tradizionali (commercio, alberghi e ristoranti, trasporti terrestri e agenzie di viaggio). Inoltre è stato aggiunto un quinto raggruppamento relativo ai servizi alla persona.
Analizzando le dinamiche di tali settori risulta in forte crescita il fatturato aziendale dei servizi di mercato ad alto contenuto di conoscenza, +41%, dei servizi tecnologici, +38,5%, e dei servizi tradizionali, +20%. Diminuisce, invece, di 11 punti percentuali il fatturato aziendale dei servizi alla persona. (Figura 5.3.1)
Nei servizi tradizionali - commercio, alberghi e ristoranti - è concentrato più dell'80% del fatturato aziendale dei servizi: tale quota è rimasta piuttosto stabile nel periodo preso in considerazione, registrando una diminuzione pari a -0,2 punti percentuali. Diminuisce anche il peso del valore aggiunto prodotto di tali servizi, passando dal 59% del 2000 al 56,6% del 2005. Il fatturato medio per addetto cresce di circa 19 mila euro, raggiungendo nel 2005 un valore di poco inferiore ai 198 mila euro.
Il fatturato aziendale dei servizi di mercato - trasporti, attività imprenditoriali e settore immobiliare - rappresenta circa il 10% del fatturato complessivo dei servizi e negli ultimi anni risulta in costante crescita la parte generata dalle aziende di servizi che si rivolgono alle imprese. Per quanto riguarda il valore aggiunto, la quota prodotta dai servizi di mercato, 20% del totale, è rimasta pressoché invariata.
Nel settore dei servizi tecnologici si registra una consistente crescita del peso del valore aggiunto aziendale prodotto dal settore, +2%, mentre resta piuttosto costante quella del fatturato, +0,6%. In crescita anche il fatturato medio per addetto, +26 mila euro, che nel 2005 supera i 120 mila euro.
Analizzando l'andamento dei tassi di natalità (Nota 2) e mortalità imprenditoriale (Nota 3), nei sei anni presi in considerazione si evidenziano saldi (Nota 4) positivi, tra l'1 e il 2 per cento, per le imprese dei servizi tecnologici, finanziari e di mercato, mentre risulta negativo quello dei servizi tradizionali. Anche i dati sulla dinamica delle imprese attive regionali indicano nell'insieme una tendenza positiva, con dei tassi di crescita molto sostenuti nei servizi di mercato e in quelli tecnologici. (Figura 5.3.2)
Dal 2000 al 2005 si assiste a una rapida espansione delle imprese attive dei servizi di mercato, +44,7%, dovuta al boom del settore immobiliare. Tale sviluppo prosegue anche nel biennio successivo, con tassi di crescita annui che si aggirano tra i 5 e i 6 punti percentuali: nel 2007 le imprese di servizi di mercato hanno superato la soglia delle 51 mila unità e costituiscono il 22% del totale delle imprese di servizi del Veneto.
Negli ultimi otto anni le imprese che si occupano di servizi tecnologici hanno conosciuto tassi di crescita più che apprezzabili, +32,1%, superando nell'ultimo anno la soglia delle 8 mila unità. I tassi di crescita sono stati molto sostenuti dal 2000 al 2005 per poi, come nel caso dei servizi di mercato, rallentare leggermente nell'ultimo biennio, +2% nel 2006 e +1,7% nel 2007.
In aumento anche le imprese che offrono servizi alle persone, +15,5% negli ultimi otto anni, e quelle legate alle attività finanziarie, +10,3%. Stabile, invece, la dinamica delle aziende dei servizi tradizionali, +2,7%.

Inizio Pagina  Domanda e offerta di servizi a tecnologia avanzata

La bilancia tecnologica dei pagamenti (Nota 5) (BPT) è lo strumento per la misurazione esplicita della domanda e offerta di tecnologia avanzata di un territorio. Registra gli incassi e i pagamenti riguardanti le transazioni con l'estero di tecnologia non incorporata in beni fisici (disembodied technology), nella forma di diritti di proprietà industriale e intellettuale, come brevetti, licenze, marchi di fabbrica, know-how e assistenza tecnica. I valori registrati nella BPT rappresentano un indicatore dell'input (i pagamenti) e dell'output (gli incassi) di tecnologia.
A livello nazionale, nel 2006 il saldo globale della BPT è risultato positivo per un importo di circa 780 milioni di euro, in controtendenza con l'andamento strutturalmente deficitario della serie storica e in netto miglioramento rispetto all' anno precedente, quando si registrò un disavanzo pari a -232 milioni. Il saldo complessivo del 2006 è il risultato, come nel passato, di surplus registrati nei servizi con contenuto tecnologico (1.266 milioni, determinato da studi tecnici ed engineering in cui si registra un avanzo di 1.298 milioni) e nei servizi di ricerca e sviluppo (457 milioni), parzialmente annullati dai disavanzi nelle transazioni in marchi di fabbrica e disegni (-440 milioni) e negli altri regolamenti per tecnologia (-358 milioni). Il commercio in tecnologia presenta, infine, un deficit di -145 milioni. (Tabella 5.3.1)
Nel Veneto, a fronte di una diminuzione sia di incassi che di pagamenti, il saldo complessivo è ancora negativo per circa 51 milioni di euro, ma più che dimezzato rispetto al 2005. E' interessante sottolineare come il saldo sia positivo proprio per servizi con contenuto tecnologico, ossia quelli di maggiore oggetto e fonte d'innovazione, per i quali gli incassi sono cresciuti di oltre il 50% rispetto al valore dell'anno precedente. Tale andamento viene confermato dall'indice di copertura della BPT, che equivale al rapporto tra incassi e pagamenti, che nel Veneto per questo servizio assume un valore pari a 2,7, ossia il Veneto vende tali servizi più di due volte e mezza di quanto non ne acquisti dall'estero. In particolare, a questi incassi hanno contribuito maggiormente gli studi tecnici e di engineering forniti e l'invio di tecnici esperti all'estero. A differenza dell'anno precedente, invece, il commercio in tecnologia registra un saldo negativo, a causa sia di un aumento dei pagamenti, per acquisto e diritto di sfruttamento di brevetti, che di un calo generalizzato di incassi, con conseguente peggioramento dell'indice di copertura che dal 2,6 del 2005 passa allo 0,4 del 2006. Le transazioni di marchi di fabbrica e disegni migliorano il saldo che, seppur negativo, è il frutto di un ampio decremento nei pagamenti. I saldi relativi agli altri due servizi considerati sono di più modesta entità e risultano attestarsi sui valori dell'anno precedente per la ricerca e sviluppo finanziata dall'estero. (Figura 5.3.3) e (Figura 5.3.4)
Andando ad esaminare cosa è stato maggiormente richiesto nel 2006 tra tutti i servizi che il Veneto ha fornito all'estero, quantificabili attraverso gli incassi ricevuti, risulta che il 63% degli incassi sono dovuti alla fornitura di servizi con contenuto tecnologico, in misura superiore rispetto all'Italia, circa 56%, mentre quasi tutte le altre tipologie di servizio rappresentano quote d'incasso che va dall'11 al 13%. (Figura 5.3.5)
Il Veneto invece ha richiesto maggiormente all'estero nel 2006 il servizio delle transazioni di marchi di fabbrica e disegni, che da solo ha coinvolto quasi il 50% del totale dei pagamenti del Veneto, valore questo che differenzia molto la nostra regione dal resto dell'Italia dove il peso di questo settore è stato decisamente più limitato, 23%. (Figura 5.3.6)
Al Veneto si attribuiscono il 36,3% degli incassi complessivi dell'area del Nord Est (Nota 6) e il 3,4% degli incassi sul totale nazionale. Anche dal lato dei pagamenti il Veneto contribuisce in modo consistente (45,9%), al totale dell'area nord orientale, e concorre all'ammontare nazionale per il 5,8%.
La situazione dei saldi distinti per paese vede il Veneto complessivamente in debito verso i paesi dell'Unione Europea più industrializzati, ma con una situazione piuttosto differenziata per paese: da un saldo negativo di oltre 18 milioni di euro con i Paesi Bassi e Francia, si passa a un saldo positivo con il Regno Unito di quasi 25 milioni di euro. Tra i paesi esterni all'Unione Europea, si registrano saldi negativi di dimensioni consistenti con Svizzera, Stati Uniti e Canada, viceversa positivi, come quasi tutte le altre regioni industrializzate del Settentrione, con i Paesi asiatici emergenti, Cina e Giappone.
Nel confronto sulla capacità di produrre e utilizzare servizi tecnologici tra regioni italiane è possibile individuare, sulla base dei dati standardizzati (Nota 7), quattro tipologie distinte di domanda e offerta: due regioni caratterizzate da un forte interscambio sia in entrata che in uscita di tecnologia, Lombardia e Lazio, seppure molto differenziate in quanto la Lombardia possiede un saldo positivo, mentre il Lazio negativo; altre due regioni qualificate da una forte esportazione di servizi, Liguria e Piemonte, entrambe con saldo positivo; un gruppo di regioni tra cui si collocano il Veneto e la media nazionale, oltre che Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Toscana ed Emilia Romagna, che si possono definire a moderato utilizzo e produzione di servizi tecnologici, contraddistinte tutte, tranne Emilia Romagna e Veneto, da saldi positivi; infine un quarto gruppo di regioni a bassa domanda e bassa offerta di servizi tecnologici, composta dalle regioni del sud e le rimanenti del centro Italia. (Figura 5.3.7)

Inizio Pagina  I servizi ad alto contenuto innovativo

Nella panoramica imprenditoriale del terziario si evidenziano alcuni settori per loro natura ad alto contenuto di conoscenza, di supporto alle organizzazioni aziendali: le società di informatica, la ricerca e sviluppo ed i servizi professionali. E' crescente la domanda di tali servizi proveniente dal sistema produttivo che, specialmente nella componente di più ridotte dimensioni, esternalizzando alcune funzioni aziendali, può dotarsi di consulenze estremamente qualificate, snellire la propria struttura e così specializzarsi e concentrarsi sulla propria produzione.
Negli ultimi anni anche in Veneto è infatti cresciuta notevolmente la presenza imprenditoriale in tali ambiti: le imprese di informatica, in espansione dal 2000 al 2007 ad un ritmo del 21,7%, sono aumentate nell'ultimo anno dell'1,3%; le società di ricerca e sviluppo hanno visto dal 2000 un'espansione del 49,3% e dell'11,1% nell'ultimo anno; le società di servizi professionali e imprenditoriali crescono del 33,4% nei sette anni presi in considerazione e del 4,1% nell'ultimo anno. (Figura 5.3.8), (Figura 5.3.9) e (Figura 5.3.10)
Se il numero di imprese attive è in continua crescita, questi settori soffrono di un forte turn-over che si esprime in un consistente fenomeno di nati-mortalità. Dei tre comparti citati, nell'arco dell'ultimo quinquennio 2003-2007, soltanto quello più tradizionale, relativo ai servizi professionali e imprenditoriali possiede un saldo (Nota 8) positivo. Gli altri due, ricerca-sviluppo e informatica, hanno un tasso intertemporale di mortalità abbastanza alto probabilmente legato, oltre che a fattori patologici strutturali, anche alla scarsa apertura del mercato all'innovazione proposta da questi ambiti.



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Note

  1. Classificazione che raggruppa i settori dell'industria manifatturiera e dei servizi in otto classi: quattro classi del settore manifatturiero (v. nota 3 paragrafo 5.2) e quattro classi dei servizi elencate nel seguito del testo.
  2. Rapporto percentuale tra nuove imprese iscritte ed imprese attive.
  3. Rapporto percentuale tra imprese cessate ed imprese attive.
  4. Differenza tra tasso di natalità imprenditoriale e tasso di mortalità imprenditoriale.
  5. La BPT registra i flussi di incassi e pagamenti riguardanti le transazioni con l'estero di tecnologia non incorporata in beni fisici, nella forma di diritti di proprietà industriale e intellettuale, come brevetti, licenze, marchi di fabbrica, know-how e assistenza tecnica. In base allo schema suggerito dall'OCSE, quattro sono i componenti principali della bilancia:
    - commercio in tecnologia (trade in technics): costituisce il nucleo centrale delle transazioni internazionali in tecnologia; si tratta di trasferimenti di brevetti, invenzioni e know-how ed i relativi diritti di sfruttamento;
    - transazioni riguardanti la proprietà industriale (transactions involving trademerks, designs, patterns): non fanno direttamente riferimento alla conoscenza tecnologica, ma spesso ne implicano un trasferimento; si tratta sostanzialmente di marchi di fabbrica e disegni industriali;
    - servizi con contenuto tecnologico (services with a technical content): pur non costituendo un effettivo trasferimento di tecnologia, consentono di incrementarne il potenziale mediante l'acquisizione di abilità tecniche;
    - ricerca e sviluppo realizzata/finanziata a/dall'estero.
  6. Veneto, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige ed Emilia Romagna.
  7. Rispetto alla popolazione.
  8. Saldo: differenza tra tasso di natalità d'impresa e tasso di mortalità d'impresa.


Figura 5.3.1
Fatturato medio per addetto delle imprese dei servizi. Valori espressi in migliaia di euro. Anni 2005 e 2000
Figura 5.3.2
Variazione % annua delle imprese dei servizi. Veneto - Anni 2002:2007
Tabella 5.3.1
BPT: incassi e pagamenti (migliaia di euro) e variazione percentuale sull'anno precedente. Veneto e Italia - Anno 2006
Figura 5.3.3
BPT: saldi ripartiti per servizio (milioni di euro). Veneto e Italia - Anni 2001:2006
Figura 5.3.4
BPT: Indice di copertura per servizio.  Veneto, Italia - Anno 2006
Figura 5.3.5
Distribuzione percentuale degli incassi per servizio. Veneto e Italia - Anno 2006
Figura 5.3.6
Distribuzione percentuale dei pagamenti per servizio. Veneto e Italia - Anno 2006
Figura 5.3.7
Incassi e pagamenti per 1000 abitanti (migliaia di euro) per regione - Anno 2006
Figura 5.3.8
Variazione percentuale delle imprese attive nel settore dell'informatica. Veneto e Italia - Anni 2003:2007
Figura 5.3.9
Variazione percentuale delle imprese attive nel settore della Ricerca e Sviluppo. Veneto e Italia - Anni 2003:2007
Figura 5.3.10
Variazione percentuale delle imprese attive nel settore dei servizi professionali e imprenditoriali. Veneto e Italia - Anni 2003:2007

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