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Rapporto Statistico 2012 - Le Opportunità

Presentazione


Copertina In un momento storico gravato da una profonda recessione economica internazionale, i cui effetti si ripercuotono sulla stabilità degli Stati come sulla vita di aziende e famiglie, può sembrare paradossale voler trattare del tema delle opportunità, come fa il Rapporto Statistico regionale di quest’anno.
In realtà, il concetto stesso di crisi racchiude in sé la prospettiva di cambiamento e di progresso verso nuovi obiettivi, che spesso si realizza attraverso un mutamento radicale dei tradizionali modelli di sviluppo: secondo Albert Einstein “nel mezzo della difficoltà si cela l’opportunità”, ed è proprio questo impulso di creatività e innovazione che gli individui e le comunità, compreso il Veneto, devono cogliere e tradurre nel presente.
Dal Rapporto emerge che la nostra regione è ben posizionata rispetto ad altre realtà italiane ed europee, soprattutto grazie alla naturale vocazione all’internazionalità dimostrata da molti settori economici e, quindi, all’esposizione a mercati esteri in crescita.
Tuttavia in un simile frangente non è sufficiente adottare semplici strategie di adattamento allo status quo, ma occorre saper imprimere una discontinuità con il passato, pur muovendo dai “fondamentali” della nostra comunità: un solido e dinamico sistema produttivo basato sulla manifattura di qualità e sull’innovazione, ma anche e sempre di più sul terziario del turismo, del commercio e del credito, nonché sull’agricoltura di qualità.
In particolare, ritengo che, in un contesto sempre più globalizzato, bisogna ripartire proprio dalle eccellenze che caratterizzano il nostro territorio e chi vi abita: infatti, le differenze e le specificità costituiscono una ricchezza su cui investire e, al tempo stesso, una strategia da attuare per la costruzione della crescita futura.
Per sostenere questa visione, la Regione si sta impegnando concretamente nella realizzazione di un nuovo modello di governance che privilegi un approccio sinergico, federativo e sussidiario per la soluzione dei problemi: si pensi allo Statuto regionale recentemente adottato, al Patto per lo sviluppo stipulato con le parti sociali e al piano di riqualificazione e rilancio dell’area di Marghera.
La strada è ancora lunga e impervia, ma ritengo non possa che essere quella del federalismo e dell’autonomia dei territori, facendo mie le parole del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano secondo cui il federalismo non è più una scelta, ma una necessità per il Paese.

Luca Zaia
Presidente della Regione del Veneto



Il tema dell’opportunità, scelto come motivo conduttore del Rapporto statistico di quest’anno, a mio parere coglie in modo profondo e significativo le evoluzioni che stiamo vivendo in questo periodo. Certamente l’attuale contesto economico e sociale ha un impatto negativo anche sulla realtà della nostra regione, ma al tempo stesso può rappresentare un fattore di aggiornamento e di cambiamento di quel modello veneto che fino ad oggi ha avuto tanto successo in numerosi aspetti della vita collettiva.
A ben vedere, l’idea di opportunità è stata sfiorata anche nelle analisi contenute nelle precedenti edizioni del Rapporto, e specialmente dalle ultime due.
Infatti, se nel 2010 si individuava nella “costruzione delle reti” una prima risposta del sistema veneto, in forma fisiologica e spontanea, agli effetti della recessione, nel 2011 le analisi statistiche consentivano di articolare il più puntuale concetto di sostenibilità, quale possibile strategia per un nuovo modello di sviluppo. Pertanto, le elaborazioni contenute nel presente volume rappresentano la naturale evoluzione e, in un certo senso, il coronamento di un percorso di approfondimento cominciato all’indomani dello scoppio della crisi globale.
Tra le opportunità che credo di cogliere, anche in qualità di Vicepresidente e Assessore regionale, desidero soffermarmi sul grande potenziale, in parte ancora inespresso, rappresentato dai giacimenti culturali e paesaggistici del nostro territorio, che costituiscono una formidabile occasione per fare impresa e costruire sinergie anche in un contesto così difficile: penso, ad esempio, allo straordinario successo della recente tappa veneziana dell’America’s Cup, alla candidatura del Nord Est a Capitale europea della Cultura nel 2019, al costante processo di diffusione della banda larga, all’impegno per la riqualificazione ambientale e urbanistica del nostro territorio, in un’ottica non solo conservativa ma anche capace di generare crescita.
Infine, desidero evidenziare che quest’anno, ancor più che nelle passate edizioni, il patrimonio di elaborazioni, dati e analisi del Rapporto statistico non rappresenta solo un’immagine statica, quasi una fotografia, del Veneto, ma consente di leggere sotto traccia le possibili prospettive di evoluzione della nostra realtà.

Marino Zorzato
Vice Presidente e Assessore al Territorio, alla Cultura, alla Statistica e agli Affari Generali



Il sottotitolo del Rapporto statistico regionale, in questa edizione come in passato, è “Il Veneto si racconta, il Veneto si confronta”.
Di questa frase così icastica mi piace sottolineare soprattutto l’aspetto del confronto: infatti, in un mondo sempre più globalizzato, competitivo e integrato come quello attuale, la conoscenza di un qualsiasi fenomeno non può essere espressa soltanto in termini assoluti, ma necessita di una ulteriore lettura in termini relativi, attraverso le lenti del confronto, della comparazione e del benchmarking tra realtà omogenee.
Ad esempio, affermare che le esportazioni di una certa regione sono aumentate del 10% rispetto all’anno precedente non è sufficiente ad incrementare in modo significativo la conoscenza del fenomeno se non si paragona tale perfomance con quella dei competitors, allo scopo di valutare l’oggetto dello studio in modo organico e globale.
In quest’ottica, il criterio del confronto costituisce uno strumento dialettico privilegiato per l’approfondimento e lo studio che consente di conoscere meglio la propria realtà e quella degli altri e di esplorare la possibile evoluzione degli scenari futuri dell’economia e della società.
Il Rapporto statistico, come detto, impiega da sempre e con sempre maggior convinzione tale metodo di indagine, confrontando il Veneto con le più ricche regioni d’Europa e, soprattutto negli ultimi anni, guardando anche a realtà geograficamente distanti ma dotate di un crescente peso socio-economico, quali i paesi emergenti, nella consapevolezza che collocare lo studio statistico del Veneto in una cornice più ampia - che va dalle regioni italiane ed europee fino agli Stati BRICS, del Nord Africa e dell’area araba - è necessario per interpretare con consapevolezza i fenomeni che interessano la nostra regione nella giusta dimensione locale e globale.
Per questo ritengo che le analisi presenti in questo volume - disponibile anche in inglese e in formato ipertestuale sul sito internet dell’Amministrazione regionale (http://www.regione.veneto.it/Temi+Istituzionali/Statistica/) - rappresentino un’utile e autorevole chiave di lettura del presente e del futuro della nostra regione e possano costituire un valido ausilio conoscitivo per le sfide che ci attendono.

Tiziano Baggio
Segretario Generale della Programmazione