Cap.8 - Cambia la mobilità delle persone nel Veneto?
Il tema della mobilità è centrale per la sostenibilità, tanto che il Gruppo di studio sulle patologie correlate
all’inquinamento ambientale dell’Associazione Culturale Pediatri di Milano afferma: “…Il nostro modo di viaggiare può avere conseguenze diverse sull’ambiente e la salute umana. In molti casi...abbiamo la possibilità di
scegliere. Prendiamo un tragitto quotidiano di cinque chilometri, corrispondente a quello medio compiuto
giornalmente dal 50% dagli italiani. Potrebbero essere disponibili diverse opzioni: andare in bici, andare da
soli in macchina con il proprio SUV a diesel, condividere l’auto con i colleghi o prendere i mezzi pubblici.
Alcune delle opzioni saranno sempre più ecologiche di altre, e comporteranno dei benefici per l’ambiente
e la salute…”. Nel Veneto, negli ultimi anni, si è visto un cambiamento lento e graduale negli spostamenti
quotidiani: è diminuito l’uso del mezzo motorizzato e cresciuto quello della bicicletta e del mezzo pubblico.
La nostra regione, che detiene un alto tasso di motorizzazione e annovera due capoluoghi tra i primi venti
sotto gli 800mila abitanti più congestionati d’Italia, evolve a velocità diverse anche rispetto a soft e sharing
mobility e a strumenti per l’infomobilità. Ma la strada per il contenimento delle emissioni per contrastare il
cambiamento climatico è stata imboccata e mentre Fridays For Future occupa il Parlamento Europeo alla
vigilia delle elezioni, per sensibilizzare i rappresentanti sui temi ambientali, il punto di equilibrio tra l’esigenza
di spostamento e la scelta più ecologica della modalità di trasporto è forse meno lontano.