Infografica capitolo 1

Cap.1 - L’equilibrio tra conti e crescita economica sostenibile

Se lo scenario mondiale si era mostrato stimolato da una ripresa ciclica iniziata a metà 2016, rafforzatasi nel 2017 e aveva visto un avvio del 2018 sotto i buoni auspici di uno sviluppo vivace, da metà 2018 si presenta il tema del rischio politico in grado di condizionare le scelte degli investitori internazionali, muovere i mercati e abbassare il tasso di crescita globale. Il Fondo Monetario Internazionale dichiara un indebolimento dell’espansione globale e la crescita mondiale per il 2018 è stimata al +3,6% e dovrebbe posizionarsi al +3,3% nel 2019.
Nel 2018 l’economia europea si dimostra molto fragile. L’attività produttiva si indebolisce significativamente in tutta l’Area dell’euro nella seconda metà del 2018 a seguito del rallentamento dell’incremento del commercio mondiale, in un contesto in cui la fiducia è minata dall’incertezza e il prodotto in alcuni Stati membri risente negativamente di fattori interni temporanei quali perturbazioni nella produzione automobilistica, tensioni sociali e incertezze della politica di bilancio. Di conseguenza, la crescita del Prodotto Interno Lordo sia nella Zona euro che nell’UE è scivolata all’1,9% nel 2018 e sarà dell’1,2% nel 2019.
In Italia nel 2018 la crescita dell’economia prosegue per il quinto anno consecutivo, segnando tuttavia un rallentamento rispetto al 2017: +0,9% nel 2018 e una previsione di +0,1% per il 2019.
Si stima che il PIL veneto nel 2018 cresca dell’1,1%, un tasso superiore alla media nazionale. La domanda interna aumenta dell’1,4%, più per il rialzo degli investimenti, +4,3%, che per la spinta dei consumi delle famiglie, +0,8%. Il risultato del 2018 è attribuibile ad una buona performance dell’industria veneta, che registra un aumento del valore aggiunto del 2,3%, alla ripresa del settore edilizio e all’andamento positivo, ma sottotono, dei servizi. Pur non avendo ancora raggiunto i livelli pre-crisi del 2007, si osserva l’evoluzione positiva delle principali variabili economiche negli ultimi anni, dovuta soprattutto alla capacità di crescita autonoma della regione. Le caratteristiche del territorio legate alla sfera tecnologica, infrastrutturale e logistica, alla profondità della cultura del management nelle imprese, da peculiarità riguardanti la produttività delle forze lavoro dell’area, o, in altre parole, semplicemente dall’identità del popolo veneto, favoriscono la crescita.