Rapporto Statistico 2010 - Le Reti
Presentazione
L'impegno istituzionale della Regione è quello di fare in modo che il Veneto abbia un ruolo da protagonista nello scacchiere europeo ed internazionale, anche attraverso il consolidamento degli accordi con enti territoriali interni ed esterni ai confini nazionali. Sono infatti convinto che occorra superare la concezione tradizionale di confine, che non è un dogma assoluto, come la storia delle Nazioni dimostra. Dobbiamo creare molteplici sinergie istituzionali, dalle quali i cittadini veneti possano trarre giovamento.
Nel programma di governo regionale è fissata una serie di priorità economico-strutturali che trovano riscontro nelle analisi, tratte dalle più accreditate fonti ufficiali, contenute nell'edizione 2010 del Rapporto statistico: innanzitutto il tema della semplificazione, che sarà incentrato, in linea con l'agenda del Governo nazionale, su un deciso processo di sburocratizzazione.
Poi, il potenziamento della competitività del Veneto a livello internazionale e di tutti i suoi settori produttivi.
Dobbiamo inoltre ripensare la qualità dei prodotti made in Veneto, affinché lo siano al cento per cento; per questo, grande attenzione è rivolta al settore agricolo, un comparto fondamentale del sistema economico veneto che è garanzia di quell'eccellenza sulla quale la nostra Regione deve puntare se vuole vincere sul mercato.
Tema assolutamente prioritario per noi è certamente il lavoro: è un nostro preciso impegno definire politiche e azioni a sostegno di una popolazione fondata sull'etica del lavoro come quella veneta, che produce una grande ricchezza e costituisce il nove per cento dell'intera forza lavoro nazionale. Anche per questo oggi come mai, nel corso di una crisi dalle proporzioni non trascurabili, il federalismo è un diritto per il nostro territorio e un dovere per la Nazione intera. Come ha affermato lo stesso presidente Giorgio Napolitano, l'autonomia dei territori è una necessità e non si contrappone all'unità del Paese.
Luca Zaia
Presidente della Regione del Veneto
Tra le grandi priorità dell'Europa dopo Lisbona 2010, assieme alla crescita basata sulla conoscenza come fattore di ricchezza e il coinvolgimento dei cittadini in una società partecipativa, vi è la necessità che l'Unione Europea accresca gli sforzi per essere un'economia competitiva, interconnessa e più verde. Nell'accezione federalista che contraddistinguerà la nostra azione da qui ai prossimi anni, la potenzialità, la forza, la capacità di creare relazioni positive per questi scopi, insite nei nostri giovani, nelle donne, nelle nostre famiglie, emergeranno in maniera ancora più evidente rispetto a quanto avvenuto nel passato. Sono tante, forse troppe, le norme che in questi ultimi decenni hanno riformato, ammodernato, rivisto le logiche di funzionamento della Pubblica Amministrazione e, anche se i numeri dimostrano che la nostra Regione, come altre regioni del nord, ha seguito percorsi di snellimento per il conseguimento di una maggiore efficienza, siamo convinti che possiamo fare ancora di più e meglio e di certo, oltre a confermare questa direzione, la rafforzeremo e incoraggeremo. La Pubblica Amministrazione deve oggi misurarsi con una governance politica che funziona secondo una logica multilivello, fortemente voluta dall'Unione Europea e perciò irradiatasi nelle logiche istituzionali dei diversi Stati membri. Per questo è divenuto fondamentale per le Amministrazioni rendere conto delle proprie attività, accountability, soprattutto nei riguardi di coloro che usufruiscono dei servizi da esse forniti, oltre che rispetto agli altri livelli di governo erogatori di finanziamenti. Il Rapporto statistico 2010 che oggi, per la prima volta mi accingo a presentare, costituisce certamente un tassello importante di tale processo. Esso tratta quest'anno il tema della Rete per lo sviluppo e ci permette di capire, con la scientificità delle analisi realizzate, i fenomeni emergenti nel territorio veneto, consentendoci di svolgere consapevolmente la nostra azione politico-amministrativa. Auspico che tale lavoro possa sempre più confrontarsi con la realtà veneta e continui ad essere un utile strumento di governance politica, di dialettica con tutte le parti sociali.
Marino Zorzato
Vice Presidente - Assessore alle Politiche del Territorio,della Cultura, degli Affari Generali
Il Rapporto statistico giunge quest'anno alla sua settima edizione. La scommessa che già nel 2002, con la redazione del primo Documento di programmazione economica e finanziaria regionale, lanciammo, fu quella di allineare la produzione e l'utilizzo delle statistiche ufficiali con il ciclo della programmazione regionale, come previsto dalla L.R. n. 35/2001. Abbiamo così proseguito negli anni con la nostra attività, avvalendoci degli strumenti messi a disposizione dalle metodologie statistiche, che ci hanno sempre consentito di operare scelte consapevoli, basate su informazioni condivise, su interpretazioni oggettive della realtà veneta.
Così come per l'analisi congiunturale contenuta nel DPEF, anche lo stesso Programma regionale di sviluppo, che disegna il percorso del Terzo veneto nei prossimi anni, ed il Piano territoriale regionale di coordinamento, che traccia l'evoluzione del nostro territorio attraverso il suo sistema di obiettivi, partono dalla considerazione di cos'è il Veneto oggi e cosa potrà diventare, nel confronto quantitativo e qualitativo con le altre più evolute aree regionali italiane ed europee.
I principali documenti della nostra programmazione sono così sempre accompagnati dalle interpretazioni sulla realtà del Veneto, prodotte dalla U.O. Sistema Statistico regionale, tanto che oggi Il Veneto si racconta Il Veneto si confronta è divenuto oramai un elemento cardine di riflessione e confronto sulla nostra regione per tutta la comunità. Il testo del volume è disponibile in formato ipertestuale sul sito internet dell'amministrazione regionale all'indirizzo www.regione.veneto.it/statistica, anche nella versione in inglese.
Adriano Rasi Caldogno
Segretario generale della programmazione