RAPPORTO STATISTICO 2010

il Veneto si racconta , il Veneto si confronta

Presentazione  Presentazione  

Sintesi

Interconnessione : Reti e Sinergie

Le reti sociali dello sviluppo

Capitolo 1

Qualità della rete abitativa

Capitolo 2

Centro e periferia: diversi sistemi di mobilità

Capitolo 3

Famiglia e solidarietà

Capitolo 4

La qualità della rete educativa

Capitolo 5

Vivere la rete lavorativa


Le reti economiche

Capitolo 6

Le interconnessioni del sistema economico

Capitolo 7

La rete mercantile

Capitolo 8

La rete agroalimentare veneta

Capitolo 9

Le sinergie per la montagna

Capitolo 10

Le reti produttive

Capitolo 11

La rete distributiva

Capitolo 12

Turismo: sinergia tra settori e reti tra individui


Le istituzioni e i servizi

Capitolo 13

Lavorare in rete per la salute

Capitolo 14

Il modello veneto di integrazione dei servizi sociali e socio-sanitari

Capitolo 15

Pubblica amministrazione, servizi per il cittadino e per l'impresa

Capitolo 16

Le reti telematiche in Veneto

Capitolo 17

Le reti di controllo dell'ambiente e del territorio

Capitolo 18

Reti istituzionali oltre confine

Capitolo 19

Modelli interistituzionali locali


Fonti

Bibliografia

Lista dei testi utilizzati

Sitografia

Lista dei siti consultati



17.6 - Il sistema cartografico: le reti geodetiche per il controllo e il monitoraggio del territorio

Inizio Pagina  Il Sistema Informativo Territoriale

(Nota 1) Il progetto per la costituzione del Sistema Informativo Territoriale della Regione del Veneto (SIT) è stato approvato dal "Terzo programma di attuazione cartografico", quale strumento informativo/informatico finalizzato alla gestione e diffusione dei dati territoriali e ha previsto le azioni necessarie per la documentazione e rappresentazione del territorio. Ha, inoltre, sviluppato iniziative progettuali per il controllo e il monitoraggio del territorio, ponendo sempre una particolare attenzione alle nuove indicazioni scientifiche che si stanno elaborando in Italia (Codice dell'Amministrazione Digitale) ed in Europa (direttiva INSPIRE), nonché al recepimento e all'applicazione delle nuove tecnologie informatiche.
Il SIT è stato avviato e sviluppato secondo i requisiti di accessibilità, fruibilità e interoperabilità dei dati e delle informazioni con i nuovi canali di comunicazione previsti dalla rete di connettività del SPC (Sistema Pubblico di Connettività). Esso rappresenta una scelta strategica che recepisce il processo di innovazione della Pubblica Amministrazione, nonchè il nuovo modo di interagire tra il cittadino e la PA mediante l'utilizzo di nuove procedure che permettono la navigazione, la consultazione e l'acquisizione on-line di cartografie, banche dati, foto aeree, immagini e documenti dal WebGIS regionale.

Inizio Pagina  La Carta Tecnica Regionale e le "Reti geodetiche"

La Legge Regionale 28/1976 "Formazione della Carta Tecnica Regionale (CTR)" ha da tempo raggiunto le proprie finalità: la CTR è disponibile a copertura di tutto il territorio regionale, con scale di riferimento 1:5000 e 1:10000. L'attività prosegue attraverso i costanti aggiornamenti della cartografia e una nuova strutturazione delle banche dati territoriali nei funzionali e robusti database geografici; tale processo ha previsto il recepimento delle indicazioni prodotte dall'Intesa Stato-Regioni-Enti Locali per la realizzazione dei database geografici di interesse generale (IntesaGIS), che ha comportato la conseguente revisione dei codici informativi ed una ristrutturazione e conversione dei dati vettoriali propri della CTR numerica in un Database Geografico condiviso.
L'attività cartografica ha prodotto, nel corso degli anni, la realizzazione delle "reti geodetiche regionali", strutturalmente inserite nelle reti nazionali realizzate dall'Istituto Geografico Italiano (IGM); in particolare la "Rete regionale planimetrica" composta da circa 1550 Vertici Trigonometrici Regionali (VTR) e la "Rete altimetrica" realizzata da oltre 5500 Caposaldi di Livellazione (CSL) (Nota 2) materializzati sul territorio ed opportunamente documentati in monografie, costituiscono l'archivio dei punti geodetici: un patrimonio di dati che rappresentano un costante riferimento per le attività di misurazione e conoscenza geo-topografica del territorio (Figura 17.6.1) e (Figura 17.6.2).

Inizio Pagina  Le iniziative della Regione del Veneto per l'omogeneizzazione delle reti geodetiche

Le informazioni territoriali sono ormai riconosciute come strumenti fondamentali per la programmazione e la gestione del territorio. Sono diverse le iniziative che, da tempo, si stanno sviluppando in ambito nazionale ed europeo, finalizzate al raggiungimento di "linguaggi condivisi" che possano definire nuovi contenuti scientifici e culturali per promuovere il processo di innovazione e di standardizzazione dei dati/informazioni territoriali secondo un percorso che si sta sviluppando e che sta fornendo indicazioni e contenuti di carattere scientifico ma anche direttive di tipo regolamentare e normativo.
La complessità del nuovo scenario dovuto alle iniziative nazionali (IntesaGIS e Codice dell'Amministrazione Digitale) (Nota 3) ed europee (direttiva INSPIRE) (Nota 4) e le caratteristiche delle innovative applicazioni tecnologiche hanno comportato alcune importanti operazioni per la revisione dei parametri geodetici. Queste hanno previsto una gestione integrata delle informazioni, non più semplicemente riferita al sistema nazionale Gauss-Boaga, ma all'articolato sistema delle indicazioni che consentano una rappresentazione omogenea del territorio tra gli Stati membri dell'Unione Europea.
Lo sviluppo dei Sistemi Informativi Territoriali ha comportato delle innovazioni nelle procedure di formazione dei DB topografici, orientati verso una maggiore integrazione dei dati e verso le più recenti soluzioni tecniche e tecnologiche relative alla georeferenziazione delle informazioni territoriali.
La Regione del Veneto, già con il "Terzo programma di attuazione cartografico", aveva riconosciuto l'importanza dell'implementazione delle banche dati territoriali per costituire uno Spatial Database Integrato, ovvero un repository centrale dei dati capace di rispondere ai compiti richiesti dal SIT; a tal fine, ha avviato il progetto per la realizzazione dell'Infrastruttura Dati Territoriali (IDT-RV), database centralizzato geografico dei dati territoriali dell'intera regione. L'IDT-RV è stato creato secondo le normative previste dal Codice dell'Amministrazione Digitale e della direttiva INSPIRE: esso si sviluppa in un'unica piattaforma condivisa per garantire l'interoperabilità e l'accessibilità dei dati territoriali, in una logica di rete, e per utilizzarne le potenzialità, sia nella consultazione, che nella distribuzione dei dati, omogeneizzando i flussi e i processi di aggiornamento dati (Nota 5).
Per approfondire e integrare i vari aspetti tecnico-scientifici e sperimentare soluzioni condivise sia con gli Organi Cartografici dello Stato che con il sistema degli Enti Locali del Veneto, la Regione ha così provveduto alla realizzazione di alcuni progetti relativi al sistema di controllo delle reti geodetiche plano-altimetriche, dei vertici trigonometrici e di caposaldi di livellazione. Queste infrastrutture di dati geodetici garantiscono una documentazione degli aspetti geometrici e morfologici del territorio; sono, inoltre, necessarie per consentire il passaggio di "datum" delle rappresentazioni cartografiche tra i diversi sistemi e per le procedure di conversione della georeferenziazione dei dati dall'attuale sistema Gauss-Boaga al sistema WGS84 (World Geodetic System 1984), fino alla recente Rete Dinamica Nazionale (RDN). Quest'ultima che ha comportato l'adozione in Italia del sistema di riferimento ETRF2000 (European Terrestral Reference Frame), secondo procedure concordate con l'Istituto Geografico Militare.

Inizio Pagina  La Rete planimetrica

Relativamente alle procedure per il monitoraggio e il controllo della rete planimetrica regionale, è opportuno ricordare che la Carta Tecnica Regionale è inquadrata nella rappresentazione conforme di Gauss, e utilizza le coordinate del Sistema nazionale Gauss-Boaga corrispondenti al fuso Ovest (da 6° a 12° ad Est di Greenwich) ed al fuso Est (da 12° a 18° ad Est di Greenwich), come previsto dalla Commissione Geodetica Nazionale nelle "Norme proposte per la formazione di Carte Tecniche alle scale 1:5000 e 1:10000" edite dall'IGM nel 1973. La proiezione di Gauss prevede, infatti, la rappresentazione cartografica in riferimento a due diversi fusi: un aspetto che comporta oggettive complicazioni per la gestione del sistema informativo poiché le cartografie non presentano la continuità territoriale tra i due fusi.
E' stato pertanto sviluppato, con l'Università degli Studi di Padova, un "Programma di ricerca relativo al controllo delle reti geodetiche, la rappresentazione cartografica, la trasformazione delle coordinate geografiche e la rete delle stazioni fisse GPS", comprendente attività per l'analisi delle risorse informative geodetiche. Il fine ultimo è di definire la verifica del sistema cartografico di riferimento e fornire indicazioni per l'elaborazione di un programma di trasformazione delle coordinate geografiche e cartografiche (Nota 6).
Inoltre, per consentire e agevolare la conversione delle coordinate tra i diversi sistemi di riferimento in uso nella Regione, è stata prevista l'elaborazione, con la condivisione dell'IGM, del software "ConVe", un apposito sistema di algoritmi omogenei e condivisi. Il software "ConVe", specifico per il Veneto, utilizza il sistema delle matrici delle differenze, "griglie a passo regolare", elaborate dall'IGM per la conversione delle coordinate cartografiche tra i diversi sistemi di riferimento cartografici (Roma40, ED50, WGS84-ETRF89) e fornisce particolari funzioni per la gestione dei dati del Sistema Informativo Territoriale regionale (Figura 17.6.3).

Inizio Pagina  La Rete altimetrica

La rete altimetrica realizzata nel corso dei lavori di formazione cartografica, ha previsto un importante processo di integrazione tramite la realizzazione di alcune linee di livellazione di alta precisione, progettate in collaborazione con l'Istituto Geografico Militare, il Consiglio Nazionale delle Ricerche - Istituto di Scienze Marine (ISMAR) di Venezia, il Dipartimento di Geofisica dell'Università degli Studi di Padova e il Dipartimento di Matematica e Informatica dell'Università degli Studi di Trieste. I risultati hanno fornito dati altimetrici, per un totale di 1.185 km di linee di livellazione di alta precisione, opportunamente verificati e certificati dall'IGM, e che fanno parte della rete altimetrica nazionale (Tabella 17.6.1).
Relativamente agli aspetti di omogeneizzazione della "Rete altimetrica del Veneto", sempre con l'Università degli Studi di Padova, Facoltà di Ingegneria, è stata attivata una collaborazione che prevede la verifica della rete altimetrica e alcune iniziative mirate all'integrazione della esistente rete altimetrica e le necessarie procedure per definire le caratteristiche dei dati altimetrici necessari alle strategie di controllo e difesa del suolo, e allo studio e al monitoraggio dell'abbassamento del suolo (subsidenza) (Figura 17.6.4).

Inizio Pagina  Le nuove indicazioni scientifiche

Dal gennaio 2009, l'IGM ha attivato la rete nazionale delle stazioni GPS denominata "Rete Dinamica Nazionale" (RDN): si tratta di un network di 99 stazioni stabilmente materializzate e distribuite omogeneamente sul territorio, nella quale sono state inserite quattro stazioni della rete GPS del Veneto, che trasmettono per via telematica i dati ad un centro di calcolo dell'IGM. La RDN è inquadrata nel sistema di riferimento ETRF2000 (European Terrestrial Reference Frame) che rappresenta il più recente sistema ufficializzato in Europa. Questo nuovo sistema consentirà all'IGM l'adeguamento al nuovo sistema di riferimento per i dati geodetici e consentirà il continuo allineamento con quanto si sta sviluppando in Europa nell'ambito delle attività previste dall'EUREF (European Reference Frame). L'attivazione della Rete Dinamica Nazionale ha comportato l'adozione in Italia del sistema di riferimento ETRF2000, i cui contenuti scientifici e normativi sono in corso di approvazione secondo quanto previsto dal Codice dell'Amministrazione Digitale.
Inoltre, in aggiunta all'UTM, al sistema WGS84 è stato associato il "Fuso Italia", elaborato dall'IGM, un nuovo sistema di riferimento (c.d. "Fuso Unico"), che consente di ottenere la proiezione di tutto il territorio nazionale su un unico piano senza soluzioni di continuità indotte dai due fusi, Est ed Ovest.
Questo nuovo scenario, che prospetta soluzioni di grande rilievo scientifico, ha richiesto, e richiede, un' opportuna analisi e attenta valutazione per procedere al conseguente adeguamento di tutte le banche dati territoriali presenti nel Sistema Informativo Territoriale della regione.
La realizzazione delle "Reti di infrastrutture di dati geodetici", rappresenta un'efficace risposta coerente con gli indirizzi programmatori della Regione, le cui strategie prevedono forme di comunicazione ed informazione attraverso l'utilizzo dei nuovi canali telematici: esse rappresentano un patrimonio di dati e informazioni territoriali organizzati e gestiti nell'ambito del Sistema Informativo Territoriale regionale in un innovativo quadro di riferimento tecnico-scientifico progettato e sviluppato in una rete di sistemi di conoscenza e comunicazione delle "Information Technologies".

Figura 17.6.1
La rete planimetrica della Regione del Veneto
Figura 17.6.2
La rete altimetrica della Regione del Veneto
Figura 17.6.3
La Rete di stazioni permanenti GPS - del Veneto
Tabella 17.6.1
Le linee di livellazioni di alta precisione - Anni 2005:2007
Figura 17.6.4
Tratta della linea di livellazione 'Collegamento Caleri'


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I dati elaborati dall'Ufficio di Statistica della Regione Veneto sono patrimonio della collettività; si autorizza la riproduzione a fini non commerciali del presente materiale con la citazione della fonte "Regione Veneto - U.O. Sistema Statistico Regionale".
La traduzione in inglese è a cura del Centro Linguistico di Ateneo dell'Università di Padova.