Sulla base dei risultati delle indagini sulla copertura del territorio dei servizi di banda larga, la Regione è intervenuta principalmente con progetti destinati alle aree ancora scoperte, coincidenti principalmente con le zone montane, rurali e periferiche e con le aree interessate dal ciclo di programmazione comunitaria 2000-2006 e dagli Aiuti di Stato. Si tratta di parti di territorio in condizioni di "fallimento del mercato", dove cioè gli operatori privati non hanno le risorse e la convenienza economica ad intervenire autonomamente a causa delle caratteristiche geografiche e socio-economiche di queste zone.
La Regione Veneto ha attuato nel 2006 alcune iniziative per superare il digital divide sul proprio territorio, finanziando la realizzazione dei primi interventi territoriali di infrastrutturazione da parte degli EE.LL. con le risorse destinate dal primo Atto Integrativo all'Accordo di Programma Quadro sulla Società dell'Informazione.
A partire dal 2007, poi, la programmazione e l'attuazione degli interventi per la diffusione della banda larga è stata inserita nel "Piano Operativo sulla banda larga", un documento specificatamente di taglio operativo ed attuativo, con il quale dare una risposta coordinata e strutturata agli obiettivi definiti dalle politiche regionali per lo sviluppo della Società dell'Informazione.

L'intervento è consistito nella realizzazione di una dorsale in fibra ottica di circa 36 chilometri per interconnettere i comuni di Asolo, Borso del Grappa, Castelcucco, Cavaso del Tomba, Crespano del Grappa, Fonte, Monfumo, Paderno del Grappa, Possagno, e S. Zenone degli Ezzelini.
La rete è composta da un anello di dorsale cui sono state collegate una serie di reti di accesso, ciascuna delle quali sviluppata a partire dalla dorsale (Figura 16.3.1).
Si ritiene che l'infrastrutturazione delle dorsali, dove velocità e distanze in gioco sono consistenti, debba essere realizzata su portante in fibra ottica; mentre l'applicazione di tecnologie radio risulta sicuramente la più idonea per estendere ulteriormente la copertura a larga banda del territorio a partire dalla dorsale, sia dal punto di vista dei costi, che delle tempistiche coinvolte. Si configura perciò uno scenario di complementarietà tra le due tecnologie, con uno scheletro topologico importante in fibra ottica e una ramificazione a livello locale via radio.
Nell'esecuzione dei lavori, oltre alla tecnica di scavo tradizionale, si cerca di adottare metodologie di posa dei cavi ottici che limitino l'impatto sul territorio e velocizzino la realizzazione della rete a larga banda; fra queste figurano il passaggio nelle tubazioni della pubblica illuminazione o in eventuali tubazioni dismesse - tecnica che, peraltro, consente anche di ridurre i costi, dato che sfrutta una rete tecnologica già presente e disponibile in molte strade - e la posa mediante minitrincea.
Lungo la dorsale ottica sono stati progettati e realizzati alcuni nodi nevralgici, definiti punti di presenza (Point Of Presence = POP), a partire dai quali si dipana la rete di distribuzione verso le varie sedi da collegare.
Il progetto comprende la realizzazione di un'infrastruttura di rete a larga banda per rispondere alle esigenze di interconnessione dei comuni appartenenti alla Comunità Montana della Lessinia: Badia Calavena, Bosco Chiesanuova, Dolcè, Erbezzo, Fumane, Roverè Veronese, S. Mauro di Saline, S. Anna d'Alfaedo, Selva di Progno, Velo Veronese e Vestenanova.
Considerato anche l'aspetto orografico del territorio oggetto d'intervento, la soluzione tecnica più adatta è stata individuata nella progettazione di una rete telematica che preveda l'utilizzo di tecnologie wireless PDH e HiperLAN a 5,4 GHz per la realizzazione della dorsale radio. Il primo livello della rete di dorsale è costituito da un anello in ponte radio PDH con capacità pari a 100 Mbps, che collega i punti di presenza ai siti di Monte Pastello e Velo Veronese; il secondo livello della rete di dorsale sarà costituito dai link punto-punto in Hiperlan (Figura 16.3.2).
Alla fine del 2007, è stata aggiudicata la "Procedura Ristretta per l'erogazione di servizi di connettività nella provincia di Padova (Bassa Padovana) e nella provincia di Belluno",  che garantirà il servizio di banda larga nei comuni di Cesiomaggiore, Tambre, Pieve d'Alpago, Sospirolo, Gosaldo e Falcade per la provincia di Belluno, e nei comuni di Anguillara, Boara Pisani, Megliadino San Vitale, Piacenza d'Adige, Santa Margherita d'Adige, Sant'Urbano, Villa Estense, Granze, Ponso, S. Elena e Vescovana per la provincia di Padova.
La durata di ciascun intervento, inteso come realizzazione dell'infrastruttura, attivazione e mantenimento dei servizi, è pari a 48 mesi, più 24 mesi per garantire continuità al servizio che è stato attivato dal settembre del 2008 (Figura 16.3.3) e (Figura 16.3.4).
Nel dicembre 2008  sono state approvate le risultanze di gara per l'assegnazione dei contributi finanziari per la diffusione dei servizi in banda larga per alcuni comuni ed aree sub comunali della provincia di Vicenza. In particolare, i comuni interessati dagli interventi sono Grancona, S. Germano dei Berici, S. Pietro Mussolino, Crespadoro, Altissimo, Lusiana, Lugo, Calvene, Conco, Foza, Enego e Gallio.
L'operatore aggiudicatario ha proposto la soluzione tecnologica WIMAX per l'erogazione del servizio (Figura 16.3.5).
Nel luglio 2009 è stata siglata la convenzione tra la Regione del Veneto e la Comunità Montana del Baldo per la realizzazione di un'infrastruttura di rete a larga banda in grado di rispondere alle esigenze di interconnessione dei comuni appartenenti alla Comunità Montana stessa. La Regione e le Comunità Montane della Lessinia e del Baldo si sono impegnate a collaborare per l'ampliamento di tale progetto e il riuso del progetto "Lessinia Net" a beneficio della  Comunità Montana del Baldo, e precisamente dei comuni di Brentino Belluno, Ferrara di Monte Baldo e San Zeno di Montagna, tutte aree interessate dal ciclo di programmazione comunitaria 2000-2006 (Obiettivo 2). La conclusione del progetto, che rientra nel 3° Atto Integrativo all'Accordo di Programma Quadro 7 in materia di e-Goverment e Società dell'Informazione, è prevista per i primi mesi del 2010. L'intervento prevede l'allargamento ai nuovi territori dell'infrastruttura di telecomunicazioni già realizzata nel territorio della Comunità Montana della Lessinia, per l'erogazione di servizi a banda larga per la Pubblica Amministrazione, le piccole e medie imprese e l'utenza residenziale, nonché il riuso del progetto regionale "MyPortal", al fine di estendere il network creato per la Comunità Montana della Lessinia ai citati comuni della Comunità Montana del Baldo, mediante la realizzazione di un portale web con contenuti informativi generali, istituzionali ed informazioni su eventi a carattere turistico e/o promozionale del territorio. 
Il progetto, che prevede la realizzazione di un'infrastruttura wireless per la diffusione dei servizi a banda larga nella Comunità Montana Alto Astico e Posina, rientra nel 3° Atto Integrativo dell'Accordo di Programma Quadro in materia di e-Government e Società dell'Informazione. La conclusione è prevista entro il 2010. L'obiettivo è la realizzazione di una infrastruttura  di telecomunicazioni per la diffusione dei servizi a banda larga nel territorio della Comunità Montana e, precisamente, nei Comuni di Arsiero, Cogollo del Cengio, Laghi, Lastebasse, Pedemonte, Posina, Tonezza del Cimone, Valdastico e Velo d'Astico. La soluzione adottata si basa sulla tecnologia wireless.
A fine 2009 è stata aggiudicata la "Procedura Ristretta per l'erogazione di servizi di connettività nella provincia di Belluno",  che garantirà il servizio di banda larga nei comuni di Vigo di Cadore, Cibiana di Cadore, Ospitale di Cadore, Zoppè di Cadore, Soverzene, Lamon, Perarolo, Feltre, Mel, Alleghe, Rocca Pietore e Auronzo di Cadore. E' in corso di preparazione il progetto esecutivo che prevede l'erogazione del servizio entro il 2010.
Complessivamente gli interventi attivati e realizzati dalla Regione del Veneto, utilizzando i fondi Cipe messi a disposizione con i tre Atti integrativi dell'Accordo di Programma Quadro 7 in materia di e-Government e Società dell'Informazione, sono rappresentati nella mappa di Fig.16.3.6 (Figura 16.3.6).
Un altro progetto che, per tipologia, si discosta da quelli fin ad ora seguiti dalla Regione Veneto, riguarda l'intervento per la chiusura della dorsale di distribuzione est della rete in fibra ottica della Provincia Autonoma di Trento attraverso il collegamento con i comuni confinanti nelle province di Belluno e Vicenza. In particolare, i comuni interessati dall'intervento sono Arsiè, Feltre, Fonzaso, Lamon, Sovramonte in provincia di Belluno e Cismon del Grappa in provincia di Vicenza.
Con la realizzazione di una rete in fibra ottica estesa per circa 50 km, questa parte del territorio bellunese avrà a disposizione un'importante infrastruttura di connettività che, da un lato, permetterà di innovare ed elevare i servizi erogati dalla pubblica amministrazione locale, dall'altro incentiverà le iniziative degli operatori privati di telecomunicazioni per i quali essa sarà resa disponibile.
La popolazione interessata dall'intervento è di circa 12.000 abitanti. Il progetto prevede la stesura della fibra ottica utilizzando prevalentemente la tecnica della minitrincea con la posa di 6 cavidotti, l'utilizzo di fibra a 144 e 288 coppie e la realizzazione di 5 nodi di distribuzione (shelter) nei punti strategici lungo il percorso.
Il progetto è cofinanziato da Programma Intesa (L.R. n. 31/2007), Provincia Autonoma di Trento, Regione Veneto, Provincia di Belluno e Consorzio BIM Piave (Figura 16.3.7).