L'importanza di lavorare in rete nell'ambito della sanità è un concetto affermato ormai da anni, anche se non può essere ritenuto un obiettivo e un processo sempre scontato o di facile realizzazione.
Nell'ambito della salute tutti i soggetti che si occupano di migliorare il benessere fisico, psichico e sociale, cioè il benessere globale della persona, hanno come obiettivo comune quello di rispondere ai bisogni del cittadino e offrire servizi per la salute del singolo e della comunità.
In quest'ottica si inserisce il programma Guadagnare Salute, promosso dal Ministero della Salute e a cui partecipa la Regione Veneto, nato dall'esigenza di diffondere e facilitare l'assunzione di comportamenti che influiscono positivamente sullo stato di salute della popolazione, agendo sui principali fattori di rischio per le malattie cronico degenerative: fumo, alcol, scorretta alimentazione e inattività fisica.
Sempre nell'ambito dell'educazione a sani stili di vita, la Regione è impegnata in un programma di prevenzione cardiovascolare primaria nella popolazione sana, dato che le malattie cardiovascolari rappresentano la prima causa di morte. Il programma richiede la costruzione di una rete che coinvolga dipartimenti di prevenzione, medici di medicina generale (MMG), specialisti, ospedali, associazioni di pazienti, enti locali e università.
Ad oggi tale programma è attivo in tre Aziende Ulss del Veneto e i primi risultati sono estremamente promettenti in quanto si mostra in grado di evidenziare una quota importante di ipertesi e iperglicemici che non era a conoscenza del problema e che in ogni caso, anche considerando un fallimento del cambiamento dello stile di vita, troverà molto giovamento da una terapia farmacologica.
Un buon esempio di lavoro integrato di rete è anche il programma GenitoriPiù, una campagna di comunicazione sociale, ideata nell'Azienda Ulss 20, poi attuata dalla Regione del Veneto tra il 2006 e 2007, infine estesa a livello nazionale dal Ministero delle Salute. La campagna promuove sette azioni dai benefici scientificamente dimostrati sulle principali cause di mortalità e di morbilità nei primi anni di vita. Tra queste, la corretta assunzione dell'acido folico da parte delle future mamme, o ancora la sospensione da parte della madre del fumo, specie in gravidanza, o adottare ogni precauzione per garantire la sicurezza dei bambini in auto.
Nell'ambito dell'attività di tutela della salute e della sicurezza negli ambienti di lavoro, la normativa vigente prevede l'attivazione di una rete dei soggetti istituzionali dotati di competenze in materia prevenzionistica identificata nel Comitato Regionale di Coordinamento, organismo strategico con finalità di programmazione, in raccordo con gli indirizzi adottati a livello nazionale ed europeo, e di coordinamento operativo delle attività di vigilanza e di prevenzione fra gli enti dotati di competenze nel settore.
(I numeri del capitolo 13)