I profondi cambiamenti avvenuti in campo economico e occupazionale dal dopoguerra ad oggi, il processo di industrializzazione prima e quello di terziarizzazione dopo, hanno contribuito a modificare in maniera significativa la struttura sociale del Paese e del Veneto.
Al 2007, quasi il 40% degli occupati veneti appartiene alla classe operaia, il 35% alla classe media impiegatizia, il 18% alla piccola borghesia e poco più del 7% alla borghesia. Come in altre aree di piccola impresa, maggiore risulta il peso della classe operaia urbana e minore, invece, quello della borghesia e della classe media impiegatizia.
Nonostante le grandi trasformazioni nella composizione delle classi sociali, in Italia e in Veneto il 35% circa dei figli si trova nella stessa condizione socio-occupazionale del padre, mentre il 30% è riuscito a progredire nella scala sociale. Fra tutte, più chiuse la classe media impiegatizia e la classe operaia urbana.
Ma in Veneto la probabilità di crescita sociale di ciascun individuo è meno condizionata dall'origine della famiglia, favorendo così più eque opportunità di successo per tutti.
Incontrano maggiori difficoltà di crescita sociale gli stranieri che, anche se in possesso di un elevato titolo di studio, si trovano per lo più a ricoprire qualifiche professionali di basso livello. I loro figli aspirano ad un futuro diverso.
Favorire la mobilità sociale può essere uno strumento per colmare le disuguaglianze sociali e le disparità, anche in termini di reddito. In Italia il 20% più ricco delle famiglie dispone complessivamente di un reddito di oltre 5 volte superiore a quello destinato al 20% delle famiglie meno ricche, mentre in Europa la proporzione arriva a 4,8.
In Veneto le disparità nella distribuzione del reddito sono più contenute e le famiglie si dichiarano mediamente più soddisfatte della loro situazione economica, dovendo affrontare minori disagi e privazioni nella vita quotidiana. Significativamente inferiore è la percentuale di famiglie povere (3,3% contro l'11,1% delle famiglie italiane).
(I numeri del capitolo 6)