Negli ultimi mesi del 2008 l'occupazione in Italia interrompe la sua crescita; in Veneto, invece, nel 2008 il numero di occupati cresce di quasi il 2% rispetto al 2007.
Conseguentemente nel 2008 il tasso di occupazione italiano rimane invariato rispetto al 2007, immobile al 58,7%, mentre in Veneto è pari al 66,4%, +0,6 punti percentuali rispetto all'anno precedente, e superiore anche al dato registrato nell'UE27 (65,9%).
Accanto alla battuta d'arresto dell'occupazione, in Italia si scatena l'allarme della disoccupazione. Anche in Veneto le persone che cercano lavoro aumentano: +8,2% rispetto al 2007 (+12,3% il dato italiano).
In crescita anche i tassi di disoccupazione; il Veneto, comunque, mantiene ancora un livello basso (3,5% contro il 3,3% del 2007) e distante dalla media nazionale (6,7%, 0,6 punti percentuali in più del 2007).
Si intensificano i licenziamenti, soprattutto quelli dalle piccole aziende venete, nell'ultimo periodo: tra novembre 2008 e marzo 2009, in Veneto gli inserimenti totali nelle liste di mobilità salgono del 62%.
Continua il forte ricorso alla cassa integrazione guadagni. A marzo 2009 in Italia le ore autorizzate di cig sono risultate quasi 59 milioni (oltre 427.000 lavoratori cassintegrati mediamente ogni giorno), il 38,2% in più del dato del mese precedente e quasi quattro volte al di sopra del valore registrato un anno prima. In Veneto le ore concesse sono poco meno di 3 milioni e mezzo (24.500 lavoratori equivalenti in cig), il 44,5% in più di febbraio e quasi il doppio rispetto a marzo 2008.
(I numeri del capitolo 5)