Gli effetti dell'inasprimento dei mercati affiorano in lieve misura dall'analisi della nati-mortalità delle imprese attive: per il Veneto il saldo imprenditoriale del 2008 è negativo, -0,75%, il più basso saldo registrato negli ultimi quindici anni. Il Veneto è comunque la terza regione in Italia per numero di imprese attive, con l'8,7% di imprese sul totale nazionale.
Un chiaro processo di selezione sta interessando le imprese italiane, con la continua contrazione del peso relativo dei settori agricolo e industriale sul totale dell'economia: è chiara la ricomposizione del sistema produttivo veneto a favore del terziario, processo che anche in Veneto, regione a vocazione fortemente industriale, sta seguendo la tendenza delle principali economie.
L'incremento più consistente di imprese attive è quello relativo al settore dei servizi alle imprese, elemento che conferma la tendenza al trasferimento di forza lavoro verso alcune cruciali attività economiche dei servizi.
La dinamica dell'imprenditoria artigiana, sempre in crescita più o meno rapida fino al 2007, nel 2008 registra un'inversione di tendenza, riportando una diminuzione del numero di imprese artigiane di mezzo punto percentuale rispetto all'anno precedente. Il dato negativo dell'ultimo anno è spiegato dagli andamenti poco favorevoli dei settori con quota maggiore di artigianato.
La propensione all'attività innovativa risulta una delle principali componenti delle performance positive del sistema regionale. In Veneto le imprese che dichiarano di aver introdotto un qualche tipo di innovazione nel triennio 2005-07 sono pari al 40,9%, con un dato nettamente superiore a quello fatto registrare per l'Italia, 31,2%.
Il Veneto, pur in presenza di importanti recenti segnali di dinamicità nel campo dell'innovazione, rappresenta il caso più emblematico del modello italiano di "innovazione senza ricerca e sviluppo": tale forma di investimenti nel Veneto si è però notevolmente evoluta negli ultimi anni, con un incremento della spesa in ricerca e sviluppo nell'ultimo anno pari al 22,7%.
I dati confermano la solidità del tessuto imprenditoriale veneto: a un anno il tasso di sopravvivenza delle imprese si aggira intorno al 92%, a due anni è superiore all'85%, a tre anni è l'80% e a quattro anni tre imprese su quattro risultano ancora attive. Le imprese del settore manifatturiero tendono a sopravvivere più facilmente di quelle del terziario.
(I numeri del capitolo 3)