13. Il Veneto si confronta con il Baden-Württemberg

Inizio Pagina   13.1 La regione Baden-Württemberg

La Repubblica Federale di Germania è costituita da 16 Länder, Regioni, a cui la Costituzione tedesca garantisce ampia autonomia.
Lo strumento politico che maggiormente esprime tale autonomia è il "Bundesrat", la seconda camera del Parlamento nazionale, ove sono rappresentati i Länder: è composta di 68 deputati, non eletti direttamente dal popolo ma delegati dai governi delle Regioni. Il numero di deputati di ogni Regione dipende dalle sue dimensioni.
Il Baden-Württemberg è, tra questi Länder speculari alle Regioni italiane ma con maggiori poteri, quello a Sud-Ovest, confinante con la Francia e la Svizzera e con i Länder di Renania-Palatinato, Baviera ed Assia.
Istituito nel 1952, la sua attuale superficie di 35.751,4 kmq è coperta per circa metà del territorio da produzioni agricole e per un terzo da foresta; solo il 12% è destinato ad una funzione residenziale. Il 70% della popolazione ed il 76% delle attività lavorative sono concentrate in 17 aree densamente popolate.
Morfologicamente è composto da una pianura che si estende ad ovest lungo il Reno Superiore, mentre ad Est è caratterizzato da basse montagne e zona collinare. Il capoluogo è Stoccarda con i suoi 600.000 abitanti circa.
Il Baden-Württemberg eccelle come Land dell’industria e dell’artigianato: qui infatti hanno la loro sede ditte di importanza mondiale come la Daimler-Benz, la Bosch e la Porsche. Si annoverano nel territorio anche centinaia di piccole e medie imprese che oltre a lavorare nell’indotto delle grandi realtà industriali summenzionate producono prodotti specializzati esportati in tutto il mondo.
Altre città interessanti che presentano delle particolarità e meritano una menzione sono: Karlsruhe (circa 276.000 abitanti) sede della Corte Costituzionale Federale e della Corte di Cassazione, supreme corti tedesche; Friburgo (circa 199.000 abitanti), che con la sua università fondata nel 1457 si sviluppa tra le propaggini meridionali della Foresta Nera e della pianura del Reno; Heidelberg (circa 139.000 abitanti), calamita turistica per il suo centro storico.
Il Baden-Württemberg è diviso in 35 circoscrizioni rurali e 9 circoscrizioni urbane e conta su un totale di 1.110 comuni. La popolazione femminile è più numerosa (5,4 milioni di donne contro i 5,2 milioni di uomini); per quanto riguarda la presenza degli stranieri, essa è di circa 1,29 milioni ed i gruppi più numerosi sono i turchi (con circa 329.000 immigrati), gli italiani (circa 188.000) e gli immigrati provenienti dalla ex Jugoslavia (circa 129.000).
Questo Land risulta inoltre importante per la sua posizione strategica, costituendo per le regioni nordeuropee il naturale passaggio verso la Svizzera oltre che l’accesso più comodo al Sud della Francia: per questo presenta una densità stradale molto alta con 1.029 km di autostrade federali, 4.433 km di strade federali, 9.937 km di strade regionali e 12.055 km di strade dipartimentali.

Inizio Pagina   13.2 La popolazione

Con una crescita complessiva dell’11,2% negli ultimi 15 anni, la regione tedesca è arrivata a sfiorare gli 11 milioni di abitanti, accelerando il passo rispetto al tasso veneto (+6,9%) e concentrando nel suo territorio il 13% della popolazione nazionale, quota superiore di 5 punti percentuali rispetto a quella veneta.

Analizzando la struttura per età delle due popolazioni si può osservare come quella veneta sia caratterizzata da un forte squilibrio tra giovani ed anziani come si evince sia dal confronto tra i relativi indicatori di vecchiaia relativi all’anno 2004, 137,1 per la nostra regione, 111,8 per quella tedesca, sia osservando le piramidi per età (nota 1) dove la percentuale di popolazione nelle classi più giovani, tra 5 e 24 anni, è superiore per la regione del Baden-Württemberg.
Sono invece simili le rispettive concentrazioni abitative: 298,6 abitanti per kmq per il Baden-Württemberg contro i 262,4 del Veneto, entrambe sensibilmente superiori alla media europea ad evidenziare un notevole grado di attrattività demografica.

Inizio Pagina   13.3 Il reddito disponibile

All’aumento demografico è corrisposto anche un innalzamento del reddito. Infatti, nel periodo che intercorre tra il 1995 e il 2002, in Baden-Württemberg e in Veneto sono aumentati sia il reddito primario che il reddito disponibile per abitante (nota 2). Nell’ultimo anno il reddito primario pro capite dei cittadini della regione tedesca è di circa 20.400 euro, con una crescita del 26,4% rispetto al 1995; i veneti hanno assistito ad un aumento meno elevato, ma pur significativo, del loro reddito primario (17,7%), raggiungendo nel 2002 i 18.761 euro per abitante.
La differenza tra le due regioni, però, è meno evidente se si considera il reddito disponibile: nell’ultimo anno, anche se è comunque il Veneto a presentare il valore più basso, i redditi disponibili pro capite nelle due aree differiscono, a parità di potere d’acquisto, per meno di 600 euro.

Inizio Pagina   13.4 Il contesto macroeconomico

Anche la principale variabile macroeconomica, il prodotto interno lordo (Pil), rispecchia questa dinamica. Nel 2002 il valore del Pil, espresso in parità di potere d’acquisto (ppa), del land del Baden-Württemberg è stato di circa 281 miliardi di euro, con un tasso di crescita annuo pari al +2,6%, mentre il Pil del Veneto, aumentato nello stesso anno di un punto percentuale, ha quasi raggiunto la cifra di 119 miliardi di euro.
Esaminando la dinamica della ricchezza prodotta nelle due regioni dal 1995 al 2002, la crescita del Pil in ppa del Baden-Württemberg è stata leggermente superiore a quella veneta: nel periodo considerato il Pil del land tedesco è cresciuto del +34,1%, mentre quello veneto ha registrato una crescita di circa 30 punti percentuali.
Nel 2002 il valore pro capite del Pil (ppa) del land tedesco, pari a 26.432 euro, ha superato per la prima volta quello veneto (26.108 euro) ed entrambi superano di gran lunga sia il valore pro capite medio dell’Unione europea a 25 stati (21.170 euro) che quello della vecchia Unione europea a 15 (23.162 euro).

Nel periodo considerato si assiste a una tendenziale terziarizzazione, più accentuata nel Veneto, del tessuto economico: nel Baden-Württemberg il valore aggiunto creato dal settore dei servizi è passato da una quota del 60,2% nel 1995 al 61,5% nel 2002, lasciando all’industria rispettivamente il 38,7% nel 1995 e il 37,7% nell’ultimo anno.
Nel Veneto il valore aggiunto creato dal settore dei servizi è passato da una quota del 59,4% sul totale nel 1995 al 63,9% nel 2002 e si è assistito, come nel land tedesco, a una riduzione del peso del valore aggiunto prodotto dall’industria (dal 37,3% nel 1995 al 33,3% nel 2002).
A più elevato contenuto di lavoro sono generalmente le attività dedite ai servizi, infatti ciò contiene in qualche modo la produttività del Veneto rispetto a quella del Baden-Württemberg.
Infatti osservando il trend della produttività oraria reale, misurata dal rapporto tra il valore aggiunto reale a parità di potere d’acquisto e il totale delle ore lavorate in un anno, nel periodo dal 1995 al 2004 si osserva che tale produttività è cresciuta maggiormente nel territorio del Baden-Württemberg. Nel land tedesco la produttività oraria è migliorata di +12,2 punti percentuali, passando da 34,6 dollari nel 1995 a 38,8 dollari nel 2004. In Veneto, nei nove anni presi in esame, la produttività oraria, che nel 2004 è di poco superiore ai 33 dollari, ha registrato un rialzo del +7,2%.

Inizio Pagina   13.5 Il mondo imprenditoriale

Risulta piuttosto complicato effettuare un confronto tra diverse regioni europee sulla realtà delle attività produttive in quanto la copertura dell’Eurostat è incompleta, disomogenea e spesso non sufficientemente aggiornata. Si evidenzia, in particolare, che le statistiche della Germania sulle imprese produttive coprono soltanto le unità locali che impiegano almeno 20 addetti relativamente ai settori minerario, manifatturiero, energetico ed edilizio. Alla luce di queste difficoltà, si analizza lo sviluppo delle unità locali e degli addetti per alcuni settori di attività economica.
Il Baden-Württemberg si caratterizza per essere, dopo quella di Amburgo, la regione tedesca più sviluppata economicamente. La tendenza alla terziarizzazione si riscontra anche in queste ricche regioni industriali. Da un punto di vista della dinamica dello sviluppo, sono aumentate sensibilmente le imprese operanti nei servizi, sia nel terziario di base che in quello avanzato (come la consulenza tecnica e gestionale alle imprese). Tra il 2000 ed il 2003 sono aumentate di oltre il 30% le unità locali delle attività immobiliari, dell’informatica e della ricerca e di quasi il 18% i relativi addetti. Le stesse considerazioni valgono anche per il Veneto ove, a fronte di un incremento delle unità locali delle stesse attività lievemente inferiore, quello degli addetti tocca il 22%. Al contrario, nel settore delle costruzioni, la regione tedesca ha fatto registrare una consistente perdita sia di unità locali (-17,5%) che di addetti (-18,5%) a fronte di un contemporaneo e deciso aumento nel Veneto ove, queste attività, connesse a quelle immobiliari, stanno vivendo un periodo di fermento incentivati dalla cosiddetta corsa alla casa visti i forti rincari degli affitti e le condizioni spesso vantaggiose dei mutui sulla prima abitazione. In lieve flessione il settore manifatturiero del Baden-Württemberg, con un calo, registrato in questo caso dal 1998 al 2003, sia delle unità locali (–1,1%) che degli addetti (–1,2%) e medesimo andamento anche in Veneto (-3,9% le unità locali e –0,6% gli addetti). Infine, le estrazioni di minerali hanno registrato un calo in entrambe le regioni, specie in Veneto dove le unità locali hanno visto una contrazione di oltre il 20%.

Per quanto riguarda gli occupati del settore dei manufatti ad alta tecnologia, dal 1996 al 2004 questi restano, globalmente, pressoché stabili nel Baden-Württemberg (-0,1%) pur essendosi manifestate consistenti oscillazioni biennali in particolare dopo il 2000. Dopo un primo impulso dato da un incremento del 10% nei primi due anni del nuovo secolo, si è assistita ad una contrazione di 12 punti percentuali nell’ultimo biennio. Più positivo l’andamento nel Veneto, ove, dopo il picco negativo del primo biennio della seconda metà degli anni ‘90 c’è stata una continua risalita che ha portato ad un complessivo aumento, seppur lieve, nell’intero arco di tempo considerato.

Inizio Pagina   13.6 La ricerca e sviluppo

Nel 2003 nella regione tedesca del Baden-Württemberg circa il 79% della spesa in ricerca e sviluppo (R&S) viene sostenuta dalle imprese, mentre il restante 21% è ripartito in modo pressoché uguale tra il settore della amministrazione pubblica (circa 10%) e delle università (circa 11%). In Veneto nel 2003, invece, non si verifica una così netta prevalenza di un settore rispetto agli altri, ma sono le imprese e le università a sostenere quasi in eguale misura la spesa (rispettivamente il 45,1% e il 44%); mentre le amministrazioni pubbliche ricoprono una quota del tutto equivalente a quella della regione tedesca (10,1%).

Il Baden-Württemberg già nel 1995 registrava un’incidenza della spesa sul proprio Pil superiore al 3% ancor prima che venisse fissato l’obiettivo di raggiungere tale quota entro il 2010. Nel 2001 la regione tedesca, continuando a registrare valori superiori a quelli europei, si avvicina al 4%, mentre l’Unione europea si attesta intorno al 2% ed il Veneto, pur seguendo l’andamento positivo generale, supera di poco lo 0,6%, divenuto 0,72% nel 2003 (nota 3).

Anche nell’indice che rapporta le risorse umane impiegate nella R&S alla popolazione il Baden- Württemberg registra già nel 1995 un valore che è più del doppio del rapporto europeo e quasi sei volte quello veneto. Situazione questa che viene mantenuta e consolidata nel tempo: infatti anche nel 2003 tale dato per la regione tedesca si attesta su un valore pari a 9,6%, molto più consistente rispetto all’Unione europea, 4,4%, ed al Veneto, 2%.
È comunque da dire che il Veneto, con un incremento di addetti pari al 40,3% dal 1995 al 2003, manifesta una netta tendenza alla convergenza verso le migliori performance europee. Il Baden-Württemberg, pur non necessitando di un’ulteriore significativa espansione, aumenta i propri addetti nello stesso periodo del 12,1%.

Anche per intensità di spesa in R&S per addetto occupato in questo settore il Baden-Württemberg registra valori nettamente superiori a quelli dell’Unione europea e a quelli veneti. In particolare, questa regione nel 2003 sostiene una spesa per ogni addetto in R&S pari a 119.434 euro contro i 93.115 euro dell’Unione europea e i 90.276 euro del Veneto.

Inizio Pagina   13.7 Il livello di istruzione

Un’altra delle priorità dell’UE, per combattere la disoccupazione, è quello di investire considerevolmente nell’istruzione e nella ricerca, al fine di aumentare la sua competitività e fornire agli europei le abilità di cui hanno bisogno per vivere nel XXI secolo; si assiste infatti al continuo miglioramento del livello di istruzione, sia secondario che universitario. La situazione del Baden-Württemberg, già buona nel 2001, migliora ulteriormente a tre anni di distanza: secondo i dati Eurostat nel 2004 oltre il 19% della popolazione di età superiore ai 14 anni è laureata e il 47% possiede il diploma di scuola superiore. Il Veneto, invece, possiede l’8% di laureati tra la popolazione ed il 33% di diplomati, con una generale tendenza ad accorciare le distanze nel medio periodo.

Limitando l’analisi a quanti sono attivi nel mercato del lavoro, in quattro anni il Veneto ha visto una forte crescita della sua percentuale di occupati laureati sul totale degli occupati, passando dal 7,7% del 2000 all’11,5% del 2004, sicuramente per la maggiore disponibilità di persone con alto titolo di studio, ma anche per la volontà di investire in competenze più qualificate; ma ciò ancora non è bastato ad avvicinare il Veneto alla situazione che vivono altre regioni europee, come il Baden-Württemberg, la cui quota di occupati laureati si aggira intorno al 26% nel 2004 (24,9% il dato del 2000), probabilmente dovuta alla presenza di sistemi più snelli di istruzione universitaria da pochi anni introdotti anche in Italia.
Anche il dato degli occupati laureati scisso per genere evidenzia differenze significative tra le due regioni: in Veneto la partecipazione femminile tra i laureati si attesta nel 2004 su un valore superiore al 47%, mentre nel Baden-Württemberg lavoratori con alto livello di istruzione sono in gran parte uomini.

Inizio Pagina   13.8 La situazione occupazionale

L’occupazione rappresenta una priorità assoluta per l’Unione europea: nella sfida generale di realizzare una crescita economica sostenibile con nuovi e migliori posti di lavoro e una maggiore coesione sociale, il Consiglio di Lisbona si è prefissato di raggiungere entro il 2010 un tasso di occupazione medio del 70%, e per le donne superiore al 60% della popolazione in età 15-64 anni.
Nel 2004 il tasso di occupazione dell’UE25 è pari al 63,1%, lo 0,6% in più del 2001. Sia il Veneto che il Baden-Württemberg si posizionano su livelli occupazionali superiori; particolarmente positiva la situazione tedesca che, con un tasso di occupazione di oltre il 69%, si avvicina a raggiungere l’obiettivo di Lisbona mentre nel Veneto si registra un tasso pari al 64%. Rispetto a tre anni prima nel Baden-Württemberg si rileva una lieve flessione dell’occupazione, come tra l’altro avviene in altre zone della Germania, mentre nello stesso periodo il Veneto recupera parte dello svantaggio rispetto alla regione tedesca, con una crescita del 2,5% del tasso di occupazione, più significativa anche dell’incremento medio europeo.
La maggiore occupazione nel Baden-Württemberg rispetto al Veneto è dovuta principalmente alla più alta partecipazione delle donne al mercato del lavoro: infatti, se nel 2004 il tasso di occupazione maschile è più o meno lo stesso (attorno al 76%), viceversa nel Baden-Württemberg lavorano 63 donne su 100, quando in Veneto sono 52 .
La regione tedesca dimostra di aver già abbondantemente superato l’obiettivo definito a Lisbona per l’occupazione femminile; non così il Veneto, che ha comunque evidenziato un rapido aumento negli ultimi anni (+4,4% rispetto al 2001). E’ però da dire che nel Veneto le distanze per l’occupazione femminile vanno accorciandosi soprattutto per ciò che riguarda le giovani donne che lavorano già per quote molto elevate (vedi fig.8.20, cap.8)
Analizzando invece il fenomeno della disoccupazione, abbiamo nel 2004 un tasso pari al 9,2% della forza lavoro nell’Unione europea, contro il 6,4% nel Baden-Württemberg e il 4,2% nel Veneto. Nella regione tedesca considerata non ci sono grosse differenze tra maschi e femmine (6,6% il tasso di disoccupazione maschile e 6,2% quello femminile), mentre in Veneto il divario fra i generi è anche più evidente di quanto si registra a livello europeo: 6,7% contro il 2,5% degli uomini.

Per quanto riguarda la tipologia di contratto, sia a livello europeo che nelle regioni finora considerate, quella a tempo pieno è sicuramente la più utilizzata: oltre l’87% degli occupati veneti nel 2004 hanno un’occupazione di tipo full-time contro circa il 76% del Baden-Württemberg. Nel mezzo la situazione europea, dove i lavoratori a tempo pieno sono l’82,3% e quelli a tempo parziale il 17,7%. Particolarmente evidente è il ricorso al part-time da parte delle donne tedesche (46% delle lavoratrici), che quindi con maggiore facilità e più convenienza riescono a godere di modalità di lavoro maggiormente conciliabili con la vita familiare; questo spiega anche la più alta occupazione femminile, infatti a livello internazionale nei Paesi in cui l’occupazione part-time è più sviluppata risulta anche più elevata l’occupazione delle donne. In Veneto, il part-time è cresciuto, soprattutto fra le donne, ma l’offerta del tempo parziale rimane notevolmente più bassa rispetto al Baden-Württemberg, ma anche al resto d’Europa: ad esempio, solo il 27% delle lavoratrici venete usufruisce del part-time contro l’oltre 31% della media europea.

Inizio Pagina   13.9 L’attrattività turistica

Nella società moderna il turismo riveste un ruolo fondamentale sia da un punto di vista economico, in quanto incide in misura sempre maggiore sulla formazione del prodotto interno lordo e sullo sviluppo occupazionale di un Paese, sia da un punto di vista sociale, poiché favorisce la coesione e l’integrazione di diverse culture; diventa, quindi, molto importante analizzare le cifre che descrivono questo fenomeno e il suo andamento soprattutto negli anni recenti.
Tra il 2000 e il 2004 il Baden-Württemberg ha totalizzato mediamente oltre 13 milioni e 700 mila arrivi all’anno per un numero di presenze medie pari a circa 34 milioni e 200 mila. Nello stesso quinquennio gli arrivi in Veneto sono stati circa 11 milioni e 800 mila all’anno, per un numero di presenze medie di oltre 55 milioni e 500 mila, valore molto superiore a quello del Baden-Württemberg e dal quale si deduce una permanenza più lunga dei turisti nella nostra regione (pari a 4,5 giorni contro i 2,8 della regione tedesca).
Inoltre, mentre oltre l’80% degli arrivi e delle presenze nel Baden-Württemberg sono rappresentati da turisti residenti in Germania, in Veneto i visitatori italiani costituiscono solo il 40% degli arrivi e il 43% delle presenze. Ciò è attribuibile alla diversa offerta turistica delle due aree: essenzialmente naturalistico-montana quella del Baden-Württemberg, più diversificata quella del Veneto, che richiama visitatori sia per le sue importanti città d’arte, ma anche per le località marine, montane e lacuali.
Considerando l’andamento nell’intero periodo 2000-2004, il Baden-Württemberg ha registrato una variazione positiva sia degli arrivi che delle presenze di turisti (rispettivamente +4,5% e +21,1%), questo grazie soprattutto all’incremento significativo dell’ultimo anno che è riuscito a compensare la diminuzione avvenuta in quelli precedenti, conseguenza della stagnazione economica della Germania (come visto infatti, il Baden-Württemberg gode di provenienze turistiche soprattutto nazionali).
Il turismo, infatti, è un fenomeno fortemente collegato al benessere della società ed è quindi uno dei settori che maggiormente risente di eventuali situazioni di crisi. Quindi gli attuali risultati positivi ottenuti in Baden-Württemberg possono rappresentare uno dei segnali dell’inizio della ripresa economica della Germania.
In Veneto, nel 2004 gli arrivi sono il 4,8% in più rispetto a quattro anni prima, mentre le presenze sono lo 0,7% in meno, diminuzione imputabile esclusivamente al calo dei turisti non residenti (-2,5%) tra cui soprattutto i tedeschi, gli austriaci ed i portoghesi. La forte dipendenza del Veneto dal turismo straniero ed in particolare da quello tedesco che ne costituisce oltre un terzo, lo ha portato a risentire delle difficoltà economiche della Germania, anche se gli effetti positivi della ripresa si stanno già manifestando.
Tuttavia, l’aumento degli arrivi conferma il fascino sempre maggiore che le bellezze del Veneto suscitano nei turisti. Nel 2004 il tasso di turisticità nelle strutture alberghiere, che rappresenta l’effettivo peso del turismo rispetto alla dimensione demografica della zona, è più di tre volte superiore nel Veneto rispetto a quello del Baden-Württemberg. Inoltre, nonostante i visitatori abbiano abbreviato la durata della loro vacanza, il soggiorno in Veneto è, come già accennato, di circa due giorni più lungo di quello nella regione tedesca.




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Note

  1. Riportate nel capitolo 8.
  2. Il primo rappresenta la capacità delle famiglie di produrre reddito con l’impiego del proprio lavoro e del proprio capitale, mentre il secondo è ciò che rimane del reddito primario dopo aver detratto le imposte correnti e i contributi sociali e aver aggiunto le prestazioni sociali e i trasferimenti netti.
  3. Vedi tavola sinottica obiettivi europei nel capitolo 8.

Baden-Württemberg
Il Veneto si confronta con il Baden-Württemberg - Baden-Württemberg: mappa fisica
Germania
Il Veneto si confronta con il Baden-Württemberg - Germania
Figura 13.1
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Tabella 13.4
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