3.5 Il turismo

Inizio Pagina   3.5.1 L'attrattività turistica

Continua anche nel 2005 la crescita dei turisti che scelgono il Veneto quale destinazione dove trascorrere le proprie vacanze. Numerose sono le motivazioni, poiché la nostra regione offre ai suoi visitatori tutte le tipologie turistiche, grazie alla varietà del suo territorio, dono naturale che il lavoro e l’ingegno dell’uomo hanno saputo valorizzare. Gli appassionati del nuoto e dell’abbronzatura trovano le lunghe distese di spiaggia dell’Alto Adriatico, chi invece è patito per le escursioni in alta quota o per le discese sulla neve può sbizzarrirsi sulle insuperabili vette delle Dolomiti; per rilassarsi si può optare per le sponde del lago di Garda e anche chi fa coincidere le proprie vacanze con un momento di cura o occasione per mantenersi in forma ha diverse opportunità nelle zone termali, infine agli esploratori si propongono i percorsi naturalistici del Delta del Po, mentre le grandi e piccole città venete rappresentano una tappa preziosa per gli amanti dell’arte e della cultura. Inoltre, accanto ai numerosi eventi culturali, di spettacolo e sportivi organizzati sul territorio, si aggiungono i piaceri della buona tavola offerta dalla nostra tradizione enogastronomica.
Questa offerta insolitamente variegata fa della nostra regione la meta preferita soprattutto dai turisti d’oltralpe, come confermato dal fatto che da anni il Veneto si colloca al primo posto nella graduatoria delle regioni italiane con la quota più elevata di presenze straniere (17,7% nel 2005) (nota 4) rispetto al totale nazionale.
La serie storica dal 1997 al 2005 mostra complessivamente una notevole crescita del movimento turistico veneto. Se pur si evidenzia una frenata legata agli eventi luttuosi che hanno segnato la storia recente, anche successivamente all’11 settembre 2001, l’ammontare delle presenze annue è restato comunque al di sopra di quello d’inizio periodo (nel 1997 superiore a 51 milioni), arrivando nel 2005 a superare di gran lunga i 56 milioni di presenze.
Infatti, nell’ultimo anno, agli oltre 32 milioni di presenze straniere si aggiungono più di 24 milioni di presenze di turisti italiani, e secondo le stime verrà sicuramente confermato il primato attribuito da anni al Veneto tra le regioni turistiche italiane.
Altro importante elemento di punta è l’offerta ricettiva che in Veneto appare estremamente completa con una quasi perfetta equidistribuzione delle presenze turistiche tra strutture alberghiere ed extralberghiere: alle numerose tipologie alberghiere si affiancano nella nostra regione importanti ed accoglienti campeggi, villaggi turistici ed agriturismi.
Nel confronto con l’anno precedente, si sottolineano variazioni positive sia negli arrivi che nelle presenze non solo nel complesso (+3,4% e +4% rispettivamente) ma, anche in riferimento alle diverse tipologie di strutture, alberghiere (+2,5% e +3,4%) ed extralberghiere (+5,6% e +4,5%), sia da parte dei turisti italiani (+1,9% e +4,3%) che di quelli stranieri (+4,3% e +3,7%).

Inizio Pagina   3.5.2 I comprensori turistici

L’aumento di presenze di turisti rispetto all’anno precedente registrato dalla nostra regione nel 2005 si riflette in quasi tutti i comprensori; l’unica eccezione è rappresentata dalle terme che esclusivamente a causa di una diminuzione delle presenze dei turisti d’oltralpe subisce un calo del 2%.
In particolare, sono i nostri connazionali ad apprezzare sempre più la bellezza ed i servizi offerti dalle località vicine ai laghi veneti (+16,2% rispetto al 2004), mentre gli stranieri subiscono sempre più il fascino delle città d’arte, nelle quali infatti si registra il maggiore incremento delle loro presenze.
La scelta della destinazione dipende ovviamente dal periodo dell’anno in cui i turisti decidono di intraprendere il proprio viaggio, ma proprio grazie alla diversificata offerta turistica il Veneto è meta ideale in tutti i mesi dell’anno.
I primi tre mesi del 2005 hanno visto complessivamente un incremento nelle presenze di turisti in Veneto (+5,5%), dovuto sia ad un afflusso sempre maggiore verso le città d'arte sia, grazie alle abbondanti nevicate, ad una positiva stagione invernale delle nostre montagne, situazione che si ripete anche nell'ultimo mese dell'anno.
La lieve perdita complessiva registrata in primavera (-2,1%) è in parte connessa alla traslazione rispetto all'anno precedente del periodo di ferie che accompagna la Pasqua, ad aprile nel 2004 e a marzo nel 2005, e ad un inizio dell'estate un po' incerto che ha visto il settore balneare veneto perdere terreno rispetto all'anno precedente. Resistono tuttavia le città d’arte che assistono ad un aumento delle presenze superiore all’8%.
Nonostante la variabilità che ha caratterizzato luglio e le temperature nettamente più basse del normale di agosto, il turismo del periodo estivo ha fatto registrare l’aumento più significativo delle presenze, grazie soprattutto ai buoni incrementi segnati dalle nostre spiagge, e ancor più dai laghi. Continua l'eccellente trend delle città d'arte e segnali favorevoli vengono anche dalla montagna, dove l'andamento positivo della Lessinia compensa quello negativo del Bellunese.
Nell'ultimo trimestre del 2005 si è assistito ad un incremento di presenze in tutti i comprensori veneti, fatta eccezione per il mare. Da evidenziare il consistente aumento di turisti nelle città d'arte e nelle località montane. Buona la performance delle terme che recuperano in parte le perdite registrate nei periodi precedenti.

Inizio Pagina   3.5.3 La provenienza dei turisti

Notevole è l’interesse suscitato dal Veneto tra i turisti d’oltralpe che nel 2005 costituiscono il 56,7% delle presenze. Tra gli stranieri troviamo innanzitutto gli europei: il 19,1% sono tedeschi, il 5,3% austriaci, il 4,1% inglesi, ma il richiamo di turisti nella nostra regione si estende a tutto il mondo e tra le provenienze extraeuropee si evidenziano gli Stati Uniti con il 2,8% delle presenze complessive, ai quali seguono con valori inferiori all’1% il Giappone, la Cina, l’Australia, la Russia e il Canada.
Nel 2005 continua inoltre la crescita, già registrata nell’anno precedente, della componente nord americana: gli statunitensi, che nella graduatoria per provenienza degli stranieri occupano il quinto posto, hanno aumentato la propria presenza sul territorio veneto del 3%.
Focalizzando l’attenzione sull’Europa, purtroppo si nota che i turisti tedeschi e austriaci, tradizionali clienti del Veneto, pur mantenendo il primato rispetto a tutte le altre provenienze straniere, hanno diminuito negli ultimi anni la loro presenza nella nostra regione (nell’ultimo anno rispettivamente -4% e -2,1%).
Buoni i risultati per olandesi, polacchi e danesi con incrementi attorno al 15%, ma anche per inglesi, spagnoli e belgi con variazioni superiori al 10%.
Il restante 43,3% delle presenze turistiche in Veneto nel 2005 è costituito da viaggiatori italiani. Di rilievo la rappresentanza turistica degli stessi veneti (17,4% del totale), che inverte la tendenza degli ultimi anni e risulta aumentata del 3,5% a conferma della ripresa di attrattività delle nostre località proprio per chi le raggiunge più velocemente.
I turisti provenienti dalla Lombardia, che corrispondono al 7,5% del totale, hanno ancor più accentuato la propria presenza con un +8%. Un incremento altrettanto importante si nota per i turisti provenienti dall’Emilia Romagna (+9,4%) e dal Lazio (+7%).

Inizio Pagina   3.5.4 Le festività

La scelta della meta e più in generale i flussi turistici sono molto influenzati dalla situazione climatica del periodo in cui i turisti intendono intraprendere il viaggio.
In particolare, la diminuzione degli arrivi di turisti avvenuta nel periodo pasquale sia nel Veneto che in Italia, pari a circa l’8%, va letta, come precedentemente accennato, tenendo presente la traslazione della festività che se nel 2004 coinvolgeva giornate di primavera inoltrata, quindi favorevole ai primi soggiorni al mare, nel 2005 cadeva invece a fine marzo, giorni caratterizzati da temperature più basse e precipitazioni sparse. Contemporaneamente anche le presenze hanno subito una flessione, più marcata in Veneto rispetto al totale nazionale.
Anche il periodo di ferragosto nella nostra regione è stato caratterizzato da pessime condizioni atmosferiche ma nonostante ciò ha visto un aumento sia degli arrivi che delle presenze, quest’ultime cresciute in misura addirittura maggiore rispetto alla media italiana, grazie soprattutto all’apporto degli stranieri.
Le abbondanti nevicate del periodo a ridosso delle festività natalizie e di inizio anno, invece, hanno segnato una stagione sciistica estremamente positiva: in Veneto le presenze di turisti hanno registrato un incremento doppio rispetto a quello nazionale.

Inizio Pagina   3.5.5 I motivi e la durata del viaggio

Il Veneto si colloca tra le prime regioni italiane visitate sia per i viaggi-vacanza sia per quelli intrapresi per lavoro (nota 5), indice questo che la nostra regione è riconosciuta, oltre che per la bellezza dei paesaggi e per il valore storico delle sue città, anche quale importante snodo di incontro per l’economia dell’intero Paese.
Gli italiani che giungono nella nostra regione per motivi di lavoro rappresentano il 12,8% del totale, mentre il restante vi arriva per trascorrere una vera e propria vacanza, anche se per circa il 60% di questi il soggiorno dura meno di quattro giorni.
Questo perché le vacanze più lunghe sono tipiche delle regioni che attraggono turisti soprattutto per le località montane o marine (come l’Emilia Romagna e il Trentino Alto Adige), mentre le vacanze più brevi riguardano le regioni in cui un ruolo importante è rivestito dalle città d’arte (come il Lazio, la Toscana e il Veneto).
I turisti stranieri, l’85%, considerando anche coloro che non pernottano presso strutture ricettive perché ripartono in giornata o alloggiano da parenti o amici, giungono nella nostra regione per motivi personali, ed in particolare per trascorrervi una vacanza (75% dei viaggiatori), mentre il restante 15% vi arriva per motivi di lavoro (nota 6).
La permanenza media degli stranieri che si fermano in una struttura alberghiera o extralberghiera della nostra regione è di poco superiore ai quattro giorni: c’è da dire che accanto al turismo straniero più stanziale, tipico del mare e della montagna, esiste quello assai più consistente di chi considera il Veneto solo una tappa del viaggio in Italia.

Inizio Pagina   3.5.6 La bilancia turistica e l'occupazione

L’importanza del settore turistico ha delle rilevanti ripercussioni sull’economia regionale, tale da rendere necessaria una conoscenza approfondita dell’andamento del fenomeno.
Un indicatore che permette di valutare il peso del turismo sull’economia di un Paese è il rapporto tra le componenti della bilancia turistica con l’estero, che contrappone le spese in entrata sostenute dagli stranieri a quelle in uscita che i residenti effettuano all'estero in occasione dei viaggi, e il prodotto interno lordo.
Secondo le stime fornite dall’Ufficio Italiano Cambi le entrate del 2005 derivanti dalla spesa dei turisti stranieri in Veneto incidono sul prodotto interno lordo regionale per il 3,2%, oltre un punto percentuale in più rispetto al peso rilevato a livello nazionale; la spesa dei veneti all’estero (uscite) rappresenta l’1,4% del Pil in Veneto e l’1,3% in Italia.
Il saldo tra queste entrate ed uscite in Veneto, il più elevato a livello nazionale dopo quello della Toscana (dove il maggior saldo è imputabile esclusivamente ad una minor spesa dei residenti che vanno all’estero), ha un peso dell’1,9% sull’intero Pil regionale, mentre in Italia tale rapporto è pari allo 0,8% (nota 7).
Se, invece, si vuole valutare l’impatto economico complessivo del fenomeno turistico, derivante sia dai visitatori stranieri che da quelli connazionali, si può calcolare il peso del valore aggiunto attivato dalla spesa turistica sul valore aggiunto totale.
In questa prospettiva nel 2004, ultimo dato disponibile, il valore aggiunto turistico incide sull’economia regionale veneta per il 6,4%, valore superiore di 1,3 punti percentuali rispetto a quello nazionale (nota 8).
Un altro indicatore è dato dal numero di unità locali del settore “Alberghi e ristoranti” che nel 2005 rappresentano in Veneto il 5,3% del totale delle unità locali, e il 5,2% in Italia, con un aumento rispettivamente del 2,5% e del 3,4%.
Il turismo riveste un ruolo importante anche per il settore occupazionale: nel 2005 in Veneto, secondo le stime del Sistema Informativo Excelsior, le assunzioni nel settore turismo, pari ad oltre 5 mila unità, pesano sul totale delle assunzioni per l’8,6%, un po’ meno del peso registrato a livello nazionale (9,3%), con un saldo occupazionale che incide rispettivamente per l’8,4% e l’11,1% sul totale dei settori.
Questi dati ribadiscono la capacità e l’importanza che il fenomeno turistico vanta nella produzione del reddito e di nuovi posti di lavoro, sottolineando la necessità di continuare ad investire in questo settore non solo mettendo in atto processi che puntano su una qualità dei servizi in costante miglioramento e sulla valorizzazione delle bellezze del territorio, ma anche con una continua attività di promozione della nostra regione.




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Note

  1. Dati Ufficio Internazionale Cambi – rilevazione campionaria sul “Turismo internazionale in Italia”
  2. Indagine “Viaggi e vacanze” condotta da ISTAT sulle abitudini turistiche degli italiani
  3. Dati Ufficio Internazionale Cambi – rilevazione campionaria sul “Turismo internazionale in Italia”
  4. Questi valori sono relativi alla spesa effettuata da tutti i turisti, non solo coloro che pernottano presso una struttura ricettiva: sono inclusi anche gli ospitati presso amici o partenti e coloro che ripartono in giornata.
  5. “Rapporto sul Turismo Italiano 2005-2006”

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Tabella 3.11
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