La ricchezza delle informazioni presenti nell'indagine Eu-Silc ci ha stimolato a cercare delle misure sintetiche per molte delle dimensioni dell'abitare, per favorire da un lato una migliore comprensione di un particolare aspetto, dall'altro per agevolare il confronto tra le varie regioni italiane o tra famiglie con caratteristiche diverse.
Si è proceduto, quindi, al calcolo di indicatori sintetici o compositi, come aggregazione di indicatori semplici, di cui di seguito si riportano alcuni esempi.
Si è lavorato con i microdati, quindi l'indicatore è stato calcolato prima per singola unità abitativa, famiglia o persona, e successivamente aggregato per territorio o altra caratteristica di interesse.
Il criterio generale è stato quello di ricondurre tutti gli indicatori a una stessa scala, con valori compresi tra 0 e 100, dove 100 indica la qualità migliore e 0 quella peggiore.
Di seguito, a titolo esemplificativo, si illustra la metodologia adottata per alcuni degli indicatori adottati.
Indicatore composito "Qualità delle caratteristiche strutturali" dell'abitazione
Modello concettuale: si fa riferimento alla casa come edificio attrezzato per le esigenze della vita; è un concetto multidimensionale, non direttamente misurabile.
Costrutti/aree: sulla base dei dati disponibili, sono state individuate le seguenti dimensioni:
- la presenza dei servizi (cucina abitabile, bagni, garage, giardino...);
- problemi presenti nell'alloggio;
- l'adeguatezza degli impianti;
- la dotazione di beni durevoli.
Per ognuna delle dimensioni individuate, a partire da alcune variabili di base, è stato costruito un indicatore sintetico. Per successiva aggregazione, tramite media aritmetica semplice, di tali indicatori si è ottenuto l'indicatore composito "qualità delle caratteristiche strutturali". A un sistema di pesi uguali si è arrivati anche mediante l'applicazione dell'analisi fattoriale.
(Figura 2)
Indicatore sintetico "Adeguatezza degli impianti"
Fenomeno da misurare: qualità degli impianti di cui è dotato l'alloggio.
Variabili e indicatori elementari: la dotazione e la qualità degli impianti vengono rilevate in modo abbastanza dettagliato solo nell'indagine Eu-Silc relativa all'anno 2007, occasione in cui è stata dedicata alla casa una sezione di approfondimento.
Le informazioni rilevate sono:
- per l'impianto elettrico: presenza/assenza, adeguatezza della potenza e continuità del servizio;
- per l'impianto idraulico: disponibilità di acqua potabile, allacciamento alle fogne, tubazioni efficienti e continuità del servizio;
- per l'impianto di riscaldamento: presenza/assenza e tipo di impianto, se riesce a rendere la casa abbastanza calda d'inverno;
- presenza/assenza di acqua calda;
- per l'impianto di condizionamento: presenza/assenza, se riesce a rendere la casa abbastanza fresca d'estate.
Si è deciso di trascurare l'impianto di condizionamento perché non considerato essenziale, contrariamente agli altri tipi di impianti e la presenza di acqua potabile.
Scala dell'indicatore: l'indicatore è in scala 0-100 e valori elevati indicano una migliore qualità delle caratteristiche funzionali dell'abitazione e quindi una migliore qualità abitativa.
Per il calcolo dell'indicatore sintetico "adeguatezza degli impianti" si è proceduto nel modo seguente.
-
Per l'impianto elettrico, idraulico e di riscaldamento, dalla combinazione delle diverse caratteristiche in termini di sicurezza e funzionalità, si definiscono tre modalità, laddove possibile anche ricorrendo alle definizioni adottate da Eurostat:
- impianto adeguato;
- impianto mediamente adeguato;
- impianto non adeguato o assente.
Gli schemi inseriti nell' Allegato 1 riportano per ogni impianto il percorso logico adottato per la definizione delle tre modalità. (Tabella 4)
Impianto elettrico
- adeguato: impianto sicuro, di potenza adeguata e con continuità del servizio (colore azzurro negli schemi allegati);
- mediamente adeguato: impianto sicuro e di potenza adeguata o impianto sicuro con continuità del servizio (colore giallo);
- non adeguato: in tutti gli altri casi; la non adeguatezza è considerata alla stregua dell'assenza dell'impianto (colore bianco).
Impianto idraulico
- adeguato: presenza di acqua potabile, allacciamento alle fogne, tubazioni efficienti e continuità nel servizio;
- mediamente adeguato: presenza di acqua potabile e allacciamento alle fogne;
- non adeguato: in tutti gli altri casi; la non adeguatezza è considerata alla stregua dell'assenza dell'impianto.
Impianto di riscaldamento
- adeguato: presenza di un impianto di riscaldamento fisso presente nella maggior parte delle stanze;
- mediamente adeguato: presenza di un dispositivo di riscaldamento fisso (caminetto, stufe a legna);
- non adeguato: presenza di dispositivi mobili (stufe elettriche, termoventilatori); la non adeguatezza è considerata alla stregua dell'assenza dell'impianto.
-
Ad ogni tipologia di impianto si associa un indice semplice (I) che assume valori tra 0-100, con:
- 100 = impianto adeguato;
- 50 = impianto mediamente adeguato;
- 0 = impianto non adeguato o assente.
-
Per l'acqua calda l'indice semplice assume solo due valori:
- 100 = presenza di acqua calda;
- 0 = assenza di acqua calda.
L'indicatore sintetico "adeguatezza degli impianti" è stato ottenuto come somma delle quattro dimensioni, assumendo quindi valori tra 0 e 400. Ai quattro indici semplici viene assegnato lo stesso peso, non riconoscendo a un certo tipo di impianto un'importanza maggiore rispetto a un altro. Così, ad esempio, avere un impianto di riscaldamento di qualità è ugualmente essenziale, importante e utile che avere un impianto idrico o elettrico di qualità.
Indicatore sintetico (0-400) = I impianto elettrico + I impianto idraulico + Impianto riscaldamento + I acqua calda
L'indicatore sintetico viene infine ricondotto alla scala 0-100:
Indicatore sintetico (0-100) =Indicatore sintetico (0-400) * 100 / 4
Indicatore sintetico di beni durevoli
Fenomeno da misurare: dotazione di beni durevoli della famiglia, in ragione del fatto che la presenza nell'abitazione di beni durevoli contribuisce a determinare la qualità abitativa delle famiglie, permettendo alle persone di godere di un maggiore livello di comfort.
Variabili e indicatori elementari: nell'indagine Eu-Silc sono presenti le seguenti domande "La Sua famiglia possiede i seguenti beni? Se no, può dirci se non li possiede perché non può permetterseli oppure per qualche altro motivo?"
Con riferimento ai seguenti beni: lavatrice, televisore a colori, personal computer (escluse consolle per videogiochi), telefono (incluso cellulare), automobile, lavastoviglie, frigorifero, videoregistratore o lettore DVD, videocamera, antenna parabolica (satellitare), accesso a Internet, mobili in buono stato.
Per i beni si costruiscono due indicatori separati: l'indicatore dei beni fondamentali e quello relativo agli altri beni, definiti come accessori o superiori.
Scala degli indicatori: l'indicatore è in scala 0-100: valori elevati indicano un maggiore livello di potenziale comfort legato al possesso di questi beni.
Per ogni bene si crea un indice semplice (I bene), con valore:
- 1 = se la famiglia possiede il bene;
- 0,5 = se la famiglia non possiede il bene per ragioni diverse da quelle economiche;
- 0 = se la famiglia non possiede il bene perché non può permetterselo.
Poiché i dati lo consentono, tra le famiglie che non possiedono il bene si ritiene importante distinguere tra quelle che non possono permetterselo e quelle che non ce l'hanno per altri motivi, in quanto configurano due situazioni diverse: la prima conferma la mancanza di risorse, quindi un disagio, la seconda una scelta.
Indicatore sintetico dei beni fondamentali
Alcuni beni, ossia lavatrice, frigorifero, televisore e lavastoviglie, sono considerati fondamentali perché risultano indispensabili o comunque molto utili per la gestione della casa e per ridurre i tempi di svolgimento delle attività domestiche quotidiane, oppure perché si tratta di beni di larga diffusione presenti ormai nella quasi totalità delle famiglie.
Oltre a individuare alcuni beni come fondamentali, si ritiene opportuno riconoscere a questi anche un'importanza diversa a seconda dell'utilità per la famiglia. La diversa importanza si traduce nell'assegnare pesi differenti ai beni e quindi un diverso contributo nel definire l'indicatore sintetico complessivo: 0,30 a lavatrice e frigorifero e 0,20 a lavastoviglie e televisore.
L'indicatore sintetico dei beni fondamentali si ottiene, pertanto, come segue:
Indicatore sintetico (0-100) = ((I lavatrice *0,30) + (I frigorifero *0,30) + (I lavastoviglie * 0,20) + (I televisione * 0,20))*100
e assume valori su scala 0-100.
Indicatore sintetico dei beni accessori
Gli altri beni, accessori o superiori, sono considerati tutti della stessa importanza, quindi non è necessario introdurre pesi differenziati.
L'indicatore sintetico, quindi, si ottiene come somma non pesata degli indici semplici relativi ai sette beni individuati come accessori. I valori assunti dall'indicatore, originariamente tra 0 e 7, sono poi trasformati in scala 0-100.
Indicatore composito di sostenibilità abitativa
Modello concettuale: si fa riferimento alla sostenibilità economica dell'abitazione, ossia all'impegno, allo sforzo richiesto alla famiglia per provvedere alle spese per la casa.
Costrutti/aree: si vuole tenere conto di quanto le famiglie spendono effettivamente per la casa (dimensione oggettiva), soprattutto in relazione al proprio reddito, ma anche se incontrano difficoltà o se si sentono particolarmente gravate da tali spese (dimensione soggettiva).
Le due dimensioni, a loro volta, non sono concetti semplici e per la relativa misurazione si ricorre a indicatori sintetici: l'indicatore sintetico di sostenibilità economica per la dimensione oggettiva e l'indicatore sintetico di percezione della sostenibilità abitativa per la dimensione soggettiva.
I due indicatori sintetici vengono ulteriormente aggregati tramite media ponderata a formare l'indicatore composito di sostenibilità abitativa: si assegna peso 0,67 all'indicatore di sostenibilità economica e 0,33 all'indicatore di sostenibilità percepita.
(Figura 3)
Indicatore sintetico di sostenibilità economica
Fenomeno da misurare: spese per la casa sostenute dalla famiglia e relativa incidenza sul reddito familiare.
Variabili e indicatori elementari: l'indagine Eu-Silc rileva le spese per:
- elettricità, telefono, riscaldamento, gas, acqua, altri servizi, per il condominio e la manutenzione ordinaria, definite nel complesso spese per le bollette;
- l'affitto;
- la rata del mutuo, sia la quota in conto capitale che gli interessi passivi;
- le spese straordinarie.
In letteratura, Eurostat considera insostenibile per la famiglia spendere più del 40% del proprio reddito per coprire le spese correnti per l'abitazione, dove per spese correnti si intendono le bollette, l'affitto e gli interessi passivi del mutuo acceso. Da qui si è partiti per costruire il nostro indice sintetico:
- si considerano tutte le spese sostenute per l'abitazione, eccetto quelle di tipo straordinario: alle spese correnti, definite da Eurostat, si aggiunge, quindi, la quota parte di mutuo in conto capitale; di conseguenza la soglia massima di sostenibilità viene modificata e fissata pari al 50% del reddito familiare;
- per ogni famiglia si calcola l'incidenza delle spese totali per l'abitazione sul reddito familiare e si costruisce l'indicatore sintetico di sostenibilità economica su scala 0-100. L'indicatore assume valori decrescenti all'aumentare dell'incidenza delle spese per la casa sul reddito familiare, salvo l'aggiunta di alcuni vincoli.
Vale:
- 0, se la famiglia spende complessivamente per l'abitazione il 50% o più del proprio reddito - rappresenta la situazione di massima insostenibilità, quindi la più critica e di qualità peggiore;
- 100, se la famiglia spende non più del 10% del proprio reddito - rappresenta la situazione di massima sostenibilità quindi la più favorevole e di qualità migliore;
- per le situazioni intermedie, ossia se la famiglia spende per la casa più del 10% del proprio reddito ma meno del 50%, rientrando quindi in una situazione di sostenibilità economica giudicata accettabile, l'indicatore sintetico si calcola nel modo seguente:
Indicatore sintetico (0-100) = (soglia massima - valore osservato) / (soglia massima - soglia minima) *100
dove soglia massima = 50% e soglia minima = 10%
Indicatore sintetico di percezione della sostenibilità abitativa
Fenomeno da misurare: giudizio espresso dalle famiglie sulle difficoltà incontrate, sullo sforzo richiesto per far fronte alle spese per la casa.
Variabili e indicatori elementari: nel questionario dell'indagine Eu-Silc, separatamente per le spese per le bollette, l'affitto o la rata del mutuo per l'abitazione in cui la famiglia vive, viene chiesto:
- "Negli ultimi 12 mesi, ci sono stati momenti o periodi in cui la sua famiglia è stata in arretrato con il pagamento?"
- "Negli ultimi 12 mesi, quante volte la sua famiglia per mancanza di soldi è stata in ritardo con il pagamento?"
- "Lei pensa che le spese siano per la sua famiglia un onere pesante, sopportabile o trascurabile?"
Dalla combinazione delle domande 1 e 3, per ognuna delle tre voci di spesa considerate (bollette, affitto e mutuo) si costruisce un indice sintetico (I) su scala 0-100, con i seguenti valori:
dove 100 indica la situazione più favorevole, quando la famiglia dichiara la massima sostenibilità economica, ossia non è mai stata in arretrato nei pagamenti e nel contempo ritiene la spesa trascurabile.
La situazione più sfavorevole si verifica quando la famiglia si è trovata in arretrato nei pagamenti (una o più volte) e considera la spesa che deve sostenere un onere pesante.
Seppur sempre regolare nei pagamenti, ma comunque più o meno affaticata e gravata dalle spese, la famiglia percepisce un certo disagio, da qui l'associazione di un punteggio diverso dallo 0.
L'indicatore sintetico di percezione della sostenibilità abitativa si ottiene come:
Assume valori su scala 0-200, quindi viene diviso per due per trasformarlo in scala 0-100.
Indicatore sintetico di percezione della qualità della zona di residenza
Fenomeno da misurare: presenza di problemi nella zona in cui la famiglia vive; è una dimensione di tipo soggettivo perché si basa sul giudizio espresso dalla famiglia e sulla percezione che questa ha della zona in cui si trova la propria abitazione.
E' solo una delle dimensioni considerate nella monografia per cercare di descrivere l'abitazione come "dimora" in un contesto ambientale (vicinato, quartiere, territorio).
Variabili e indicatori elementari: nel questionario dell'indagine Istat "Aspetti delle vita quotidiana" viene chiesto "La zona in cui abita la famiglia presenta i seguenti problemi":
- sporcizia nelle strade;
- difficoltà di parcheggio;
- difficoltà di collegamento con i mezzi pubblici;
- traffico;
- inquinamento dell'aria;
- rumore;
- rischio di criminalità;
- odori sgradevoli;
- scarsa illuminazione delle strade;
- cattive condizioni della pavimentazione stradale.
Con riferimento a ognuno dei 10 tipi di problemi elencati, le modalità di risposta previste sono:
- molto;
- abbastanza;
- poco;
- per niente;
- non so.
Per ogni famiglia si procede nel seguente modo.
- Per ogni problema si assegna un indice semplice (I) con punteggio da 0 a 100 alle possibili risposte:
- 100 = il problema non è presente;
- 67 = il problema è poco presente;
- 33 = il problema è abbastanza presente;
- 0 = il problema è molto presente o l'intervistato risponde "Non so".
- L'indicatore sintetico si ottiene come punteggio medio:
- somma dei punti per i vari problemi / numero di risposte date
- dove sono considerate solo le famiglie con almeno sei risposte date.
- L'indicatore trovato varia tra 0 e 100, con:
- 100 = la zona non presenta problemi;
- 0 = la zona è considerata "molto problematica".