Nota Metodologica

Inizio Pagina  Caratteristiche del flusso informativo e unità di rilevazione

La rilevazione sull'incidentalità stradale in Italia si colloca nella produzione statistica ufficiale dell'Istat e la sua organizzazione è attualmente realizzata in collaborazione con ACI. Essa avviene tramite la compilazione del modello Istat Ctt/Inc denominato "Incidenti stradali" da parte delle autorità intervenute sul luogo (Polizia stradale, Carabinieri, Polizia municipale) che raccolgono tutte le informazioni relative ad ogni evento. In particolare, per ogni incidente vengono considerati i caratteri e le modalità, le cause o le circostanze determinanti, le conseguenze sia per le persone sia per le cose. I dati sono trasmessi mensilmente all'Istat per via telematica dal Ministero dell'Interno, per gli incidenti rilevati dalla Polizia stradale, e dai principali comuni e per via cartacea dai Carabinieri e dai piccoli e medi comuni. I dati individuali grezzi sono disponibili con periodicità annuale. Unità di rilevazione è l'incidente stradale, che dalle norme internazionali è definito come "quell'evento in cui è coinvolto almeno un veicolo in circolazione sulla rete stradale e che comporti danni alle persone". Tale definizione è stata adottata dal primo gennaio 1991, data dalla quale la rilevazione mensile riguarda i fatti verificatisi in aree pubbliche di circolazione, che hanno determinato lesioni a persone (morte o ferite) ed eventualmente anche danni a veicoli o animali. Fino al 1998 erano definite "morte" le persone decedute sul colpo o quelle decedute entro il settimo giorno, a partire da quello dell'incidente (i decessi avvenuti oltre il settimo giorno vanno considerati nella condizione preesistente al decesso, cioè quella di ferito). A partire dal primo gennaio 1999, invece, viene esteso da sette a trenta giorni il periodo di osservazione del decorso delle lesioni subite; misura, quest'ultima, che migliora l'aspetto della contabilizzazione delle vittime. L'aggiornamento sulla situazione sanitaria del ferito rappresenta una fase molto impegnativa per l'autorità pubblica che ha rilevato il sinistro, poiché deve stabilire un contatto con le istituzioni sanitarie (pubbliche o private) per essere informata sulle condizioni del ferito, del suo eventuale trasferimento a diversa struttura, della sua dimissione o del suo decesso. Se questa comunicazione non avviene si genera una sottostima dei decessi. Questo è il motivo principale per cui il numero dei morti indicati da questa rilevazione risulta generalmente inferiore a quello prodotto dalle statistiche sulle cause di morte. Nel 2001, ultimo anno per il quale sono disponibili i dati sanitari definitivi, questa divergenza è pari al 10,1% per l'Italia e all'11,5% per il Veneto.

Inizio Pagina  Variabili analizzate e classificazioni

Le informazioni riportate nel modello, allegato alla presente pubblicazione, costituiscono il complesso delle variabili rilevate. L'analisi ha considerato le seguenti variabili e le relative classificazioni:

  • Sezione data e località dell'Incidente
    • Si sono considerate le seguenti variabili:
      • Luogo ( viene riportata la codifica Istat delle province e dei comuni)
      • Ora
      • Mese
  • Sezione localizzazione incidente
    • Si considera la localizzazione distinguendo tra abitato o fuori abitato e le relative classificazioni delle strade che sono globalmente 8.
  • Sezione luogo dell'incidente
    • Si sono considerate le seguenti variabili e relative modalità:
      • Tipo di strada
      • Intersezione
      • Fondo stradale
      • Condizioni meteorologiche.
  • Sezione natura dell'incidente
    • La natura dell'incidente viene classificata in quattro gruppi:
      • tra veicoli in marcia
      • tra veicolo e pedoni
      • veicolo in marcia che urta veicolo fermo o altro veicolo in marcia senza urto
    • ogni gruppo contiene un dettaglio che viene riclassificato come descritto nel piano di elaborazione.
  • Sezione tipo di veicoli coinvolti
    • Veicolo, la variabile viene rilevata per i primi tre veicoli coinvolti nell'incidente (veicolo A, veicolo B, veicolo C), assume venti modalità che vengono raggruppate in 5 classi.
  • Sezione circostanze accertate o presunte dell'incidente
    • Vengono analizzate le circostanze relative al primo veicolo coinvolto e al secondo. Quest'ultimo può essere effettivamente un mezzo, ma può rappresentare anche un pedone nei casi di investimento oppure un ostacolo. Sia per il primo veicolo che per il secondo vi sono 3 categorie di circostanze all'interno delle quali ricadono tutte quelle specifiche codificate. Queste sono:
      • inconvenienti di circolazione
      • difetti o avarie del veicolo
      • stato psicofisico alterato
  • Sezione conseguenze dell'incidente alle persone
    • Rispettivamente per i veicoli A, B, C:
      • Conducenti coinvolti
      • Età
      • Esito (incolume, ferito, morto)
      • Misure di sicurezza (Indossava il casco, aveva la cintura allacciata)
      • Passeggeri coinvolti
      • Età
      • Esito (morto)
      • Pedoni e ciclisti coinvolti (esito)
  • Sezione riepilogo infortunati
    • Si è utilizzata tale sezione per il calcolo del totale morti e feriti.
      • Morti entro 24 ore o morti entro il 30° giorno
      • Feriti

Inizio Pagina  Piano di elaborazione


a) variabili analizzate e indicatori prodotti Il periodo di osservazione comprende gli anni dal 1994 al 2003. Attraverso l'analisi delle diverse variabili sono stati controllati i dati grezzi ed elaborati i record validi, aggregandoli rispettivamente ai livelli territoriali regionale, provinciale e comunale. L'attenzione del presente lavoro è stata posta sull'analisi dei dati osservati relativamente agli incidenti, ai conducenti ed ai veicoli coinvolti, e si sono prodotte le seguenti elaborazioni, così suddivise per argomento:

  • 1. le conseguenze degli incidenti
    • incidenti totali
    • incidenti mortali
    • incidenti per conseguenze alle persone
    • incidenti, morti e feriti per tipo di strada
      (la variabile tipo di strada è stata riclassificata aggregando le categorie contenute nella sezione localizzazione dell'incidente del modello, considerando come strade urbane la somma delle modalità 1, 2, 3)
    • morti e feriti
    • conducenti e passeggeri morti in incidenti stradali per classe d'età
    • morti per classe d'età e causa di morte (fonte Istat, "Cause di morte")
    • pedoni e ciclisti morti e feriti in incidenti stradali
    • utilizzo delle misure di sicurezza
  • 2. gli indicatori
    • Per una misura e un'interpretazione del fenomeno osservato migliori di quelle offerte dalla semplice lettura dei valori assoluti, si sono calcolati i seguenti indicatori:
      • tasso di mortalità = totale morti/totale incidenti x 100
      • tasso di lesività = totale feriti/totale incidenti x 100
      • tasso di pericolosità = totale morti/(totale morti + totale feriti) x 100
      • incidenti per abitante per comune=n° incidenti/n° abitanti x 1.000
      • incidenti per abitante per provincia=n° incidenti/n° abitanti x 10.000
      • incidenti per veicoli circolanti per comune=n° incidenti/n° veicoli circolanti x 1.000
      • incidenti per veicoli circolanti per provincia=n° incidenti/n° veicoli circolanti x 10.000
      • percentuale di incidenti avvenuti su strade statali per provincia
      • percentuale di incidenti avvenuti su strade provinciali per provincia
      • percentuale di incidenti avvenuti su autostrade per provincia
      • densità chilometrica di incidenti, morti e feriti per singola strada statale o autostrada = n° incidenti (o morti o feriti)/Km di ogni singola strada statale o autostrada per provincia (l'estesa chilometrica per provincia delle singole statali e autostrade è di fonte ISTAT-ACI).
  • 3. caratteristiche degli incidenti
    • Incidenti tra veicoli in marcia e di veicoli isolati per tipologia.
      In questa elaborazione si è presa in considerazione la natura dell'incidente considerando incidenti tra veicoli in marcia quelli che assumono come natura i valori 1, 2, 3, 4, 6 e incidenti di veicoli isolati quelli che assumono come natura i valori 5, 7, 8, 9, 10, 11, 12.
      • Incidenti per:
        • natura
        • localizzazione
        • tipo di intersezione
        • tipo di strada
        • tipo di fondo stradale
        • condizioni meteorologiche
        • mese
        • giorno della settimana
        • ora del giorno
        • notti del week end
      • Incidenti mortali per:
        • giorno della settimana
        • notti del weekend
      • Veicoli coinvolti per tipologia e provincia (le venti modalità che caratterizzano la variabile veicolo sono state raggruppate in cinque categorie, come specificato nell'elaborazione.
    • Cause degli incidenti per circostanza generale e specifica.
      Vengono analizzate le circostanze che coinvolgono i primi due veicoli (o in alternativa al secondo veicolo, il pedone, in caso di investimento, oppure l'ostacolo urtato in caso di scontro con un oggetto inanimato). Il conteggio delle cause degli incidenti ha richiesto delle considerazioni preliminari. Questo è stato necessario in quanto risulta impossibile stabilire la causa prevalente di ogni singolo sinistro. Infatti all'interno di uno stesso evento possono verificarsi più cause concomitanti e pertanto non esiste una relazione "uno ad uno" tra incidenti e circostanze. Le analisi sono state condotte sul totale delle cause rilevate che, alla luce delle considerazioni appena fatte, risultano in numero superiore rispetto agli incidenti (22.338 contro 18.005).
      Sono state poi analizzate nel dettaglio le circostanze relative agli incidenti nei tre giorni del weekend connesse ad uno stato psicofisico alterato dei conducenti. Per ciascuna causa è stata calcolata la percentuale di incidenza della medesima sul totale delle cause legate allo stato psicofisico nel weekend e, contestualmente, la percentuale del suo manifestarsi nel weekend rispetto all'intero arco della settimana. E' stata altresì messa in evidenza la distribuzione degli incidenti stradali per fascia oraria determinando così i momenti critici delle giornate dei weekend per quanto riguarda la pericolosità delle strade.

b) le rappresentazioni cartografiche e grafiche

Nel presente lavoro sono stati utilizzati come strumenti di analisi il desktop mapping oltre alle tradizionali rappresentazioni grafiche. In particolare, sono state realizzate mappe tematiche per intervalli di valori degli indicatori a livello comunale. Ai diversi livelli territoriali, inoltre, è stata sovrapposta la rete viaria veneta (autostrade, strade statali, regionali e provinciali), con il risultato di evidenziare i tratti stradali più pericolosi a livello comunale. In alcune carte tematiche si è utilizzata anche la carta fisica del Veneto che offre uno spunto per valutare eventuali relazioni tra la conformazione del territorio ed il fenomeno dell'incidentalità stradale. Accanto alle carte tematiche per l'intero territorio regionale sono stati realizzati gli zoom a livello provinciale che, unitamente al grafo della rete viaria e alla carta fisica del Veneto, consentono una migliore lettura e interpretazione del dato.
I dati contenuti in precedenti pubblicazioni che non concordano con quelli del presente volume si intendono rettificati.

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