3. Caratteristiche degli incidenti
Dettaglio 2003

Nel presente capitolo sono state prese in considerazione alcune caratteristiche degli incidenti stradali, quali la natura degli stessi, il luogo di accadimento, le condizioni atmosferiche, il giorno e l'ora. Vengono inoltre analizzate le cause principali collegate ai sinistri e le circostanze più frequenti con particolare interesse rivolto ai weekend, momenti notoriamente critici per tale fenomeno.

Nel 2003 il 79,1% degli incidenti vede coinvolti più veicoli in marcia, mentre il 20,9% avviene a veicoli isolati. Nell'ambito della prima categoria il 51,6% avviene secondo la modalità di scontro frontale-laterale quindi in fase di sorpasso, il 23,2% per tamponamento (TAV. 3.1). Tra gli incidenti a veicoli isolati il 56,7% sono dovuti a fuoriuscite e/o sbandamenti mentre il 26,1% vede coinvolti anche pedoni. Si registra quindi nel Veneto, in linea con quanto accade a livello nazionale anche se in misura maggiore,una prevalenza di incidenti avvenuti in fase di sorpasso e a causa di fuoriuscita e/o sbandamento.

Anche a livello provinciale la categoria dei sinistri tra veicoli in marcia, ed in particolare la modalità dello scontro frontale-laterale, risulta sempre prevalente, seguita dal tamponamento e dalla fuoriuscita dall'asse stradale (TAV. 3.2).
Un elevatissimo numero di incidenti avviene dentro il centro abitato, in primo luogo su strada urbana e poi su strada statale e provinciale. Infatti, come già osservato nel primo capitolo, sulle strade urbane, statali e provinciali entro l'abitato si sono verificati complessivamente il 70,3% del totale degli incidenti stradali (contro il 74,9 a livello nazionale) con forte prevalenza delle strade urbane che da sole registrano il 52% del totale dei sinistri. Questo fenomeno si verifica in tutte le province venete, ad eccezione di Belluno, dove si sono registrati valori abbastanza simili per il numero di incidenti su strada statale entro l'abitato e su strada urbana; fatto, quest'ultimo, imputabile all'elevata incidenza di strade statali nella rete viaria bellunese (TAV. 3.3).
Le TAVV. 3.3-3.4 evidenziano come in Veneto un'altissima percentuale di sinistri avvenga su strade a una carreggiata a doppio senso (83,8%). La medesima considerazione vale anche per le singole province, senza alcuna eccezione. Inoltre sia a livello regionale che provinciale la maggior parte degli incidenti avviene presso un incrocio o un'intersezione segnalata, con fondo stradale asciutto e in condizione meteorologica di sereno. Per quanto riguarda le condizioni climatiche va però tenuto presente che la maggior parte delle giornate presenta una situazione meteorologica di sereno e che nonostante questo, la percentuale di incidenti avvenuti in condizioni avverse è pari al 20,9% rispetto al totale, quindi piuttosto elevata.
Per quanto riguarda la distribuzione degli incidenti rispetto al mese e al giorno della settimana nel Veneto (TAVV. 3.5-3.8), giugno risulta essere il mese più critico (1.871 sinistri). Come nell'anno precedente, anche nel 2003 il sabato risulta essere il giorno con il maggior numero di incidenti (2.741 sinistri), pur registrando una diminuzione pari all' 8,9%. A livello provinciale, sempre con riferimento al periodo dell'anno ed al giorno della settimana, non si evidenzia una stessa modalità prevalente. Nel bellunese il mese di agosto e nel veneziano i mesi di maggio, giugno e luglio si staccano nettamente dagli altri per numero di incidenti verificatisi, fatto che si giustifica con l'aumento di traffico in quelle zone dovuto al periodo estivo di vacanza. Simili considerazioni valgono anche per la distribuzione degli incidenti rispetto al giorno della settimana: a Verona, Treviso e Rovigo il giorno più rischioso è il sabato, a Padova il venerdì e a Belluno la domenica.
Facendo riferimento ai soli incidenti mortali (TAV. 3.6), a livello regionale i giorni della settimana in cui si hanno il maggior numero di sinistri risultano essere la domenica ed il sabato, (rispettivamente 110 e 101 incidenti mortali). Tale andamento viene confermato in quasi tutte le province, con l'eccezione di Venezia dove il giorno peggiore risulta essere il giovedì.

Focalizzando l'attenzione sui weekend ed in particolare sulle ore notturne, quelle del venerdì e del sabato sera risultano essere le più rischiose sia per il numero di incidenti verificatosi sia per la gravità delle conseguenze (TAV. 3.7).
La distribuzione degli incidenti avvenuti in Veneto rispetto all'ora del giorno (TAV. 3.8) indica l'intervallo temporale fra le 17:00 e le 19:00 come quello più a rischio di sinistri (23,3%) e in particolare la fascia fra le 18:00 e le 19:00, con l'8,7% degli incidenti totali. Questa parte della giornata rappresenta infatti l'orario di punta dovuto a tutti i rientri dai luoghi di lavoro.
Per quanto riguarda la tipologia di veicoli coinvolti (TAV. 3.9), le venti modalità previste dal modello di rilevazione sono state raggruppate in cinque categorie: autovetture, mezzi pesanti, bus, motocicli, velocipedi.
Il dato regionale relativo al 2003 indica che il 66,8% dei veicoli coinvolti in incidenti stradali sono autovetture ed il 19% motocicli. In particolare le autovetture coinvolte in sinistri rappresentano lo 0,8% del totale di vetture circolanti, mentre i motocicli coinvolti il 2,1% dei circolanti.
Come già specificato in nota metodologica, sono state analizzate le cause degli incidenti stradali in modo separato dagli incidenti stessi. Infatti dalla struttura dei dati di base non è possibile derivare la causa prevalente per ogni sinistro e quindi costruire statistiche del tipo "numero di incidenti per tipo di causa". Vengono comunque presentate tutte le circostanze rilevate che implicano una qualche responsabilità da parte del conducente del primo veicolo coinvolto e/o del conducente del secondo veicolo o, in alternativa a questo, del pedone, in caso di investimento, o dell'ostacolo urtato in caso di veicolo isolato.
Alla luce di queste considerazioni risulta che nel 2003 il 96,1% delle circostanze occorse negli incidenti stradali siano riconducibili ad inconvenienti di circolazione, mentre il 3,6% allo stato psicofisico alterato dei conducenti ed appena lo 0,3% a difetti o avarie del veicolo. In particolare, tra tutti gli incidenti che presentano fra le cause situazioni di stato psicofisico alterato del conducente del primo e/o del secondo veicolo, il 5% hanno esito mortale a fronte di un'incidenza dei sinistri mortali del 3,4% rispetto al totale degli incidenti, ad indicare la maggiore pericolosità di questa circostanza rispetto alle altre.

Analizzando più nel dettaglio le diverse tipologie di cause, tra gli inconvenienti di circolazione, spiccano, la guida distratta con il 15,2%, il mancato rispetto della distanza di sicurezza con l'8,5%, l'eccesso di velocità e la mancata precedenza entrambi con il 7,6%.
Rapportando le suddette cause al totale di quelle rilevate, si osserva come sia la guida distratta (14,6%) che il mancato rispetto della distanza di sicurezza (8,2%) e l'eccesso di velocità (7,3%) siano le circostanze più frequenti a livello regionale ancor più a livello nazionale (16%, 15% e 12,1% rispettivamente).

Tra le cause riconducibili ad uno stato psicofisico alterato del conducente, il 78,9% di queste è dato dall'ebbrezza da alcool, l'8,3% da malori improvvisi ed il 6,2% da colpi di sonno. L'ingestione di sostanze stupefacenti o psicotrope rappresenta il 3,9% di questa categoria di circostanze.
Considerando queste suddette cause in relazione al totale di quelle rilevate si osserva come sia lo stato di ebbrezza da alcool che i malori improvvisi e i colpi di sonno risultino le più frequenti sia a livello regionale che a livello nazionale, anche se per quel che riguarda lo stato di ebbrezza il Veneto risente maggiormente della consuetudine al consumo d'alcool facendo registrare un 2,9% rispetto all'1,3% della media nazionale.

Analizzando più in dettaglio la casistica legata ad alterazione dello stato psicofisico si osserva come il 59% di essa si verifichi nei tre giorni del weekend (venerdì, sabato e domenica). Questo fatto è particolarmente evidente per quanto riguarda la causa relativa ai colpi di sonno (64% nel solo weekend), la guida in stato di ebbrezza (62,7%) e l'assunzione di sostanze stupefacenti o psicotrope (50%).
In particolare si osserva come tutte le casistiche legate alle alterazioni da stato psicofisico nell'arco del weekend siano concentrate nel tardo pomeriggio e nelle ore notturne. La fascia oraria critica, come facilmente intuibile, risulta essere quella compresa tra l'una e le quattro del mattino che da sola copre il 28,8% del totale. Inoltre anche la prima parte della serata, quella cioè compresa tra le 19 e le 22 presenta una certa pericolosità poiché in essa si concentrano il 18,8% del totale delle cause di incidenti dovute allo stato psicofisico alterato nei weekend. Infatti, mentre il periodo compreso tra l'una e le quattro è quello dove si concentrano i rientri dalle serate trascorse nei locali notturni, in quello tra le 19 e le 22 vi sono i primi ritrovi serali ove, solitamente, vengono consumati gli aperitivi, ovviamente alcolici, che precedono la cena.

Le circostanze riconducibili a difetti o avarie del veicolo coprono infine una percentuale del totale delle cause di incidenti piuttosto bassa (0,3%).
All'interno di queste la maggior parte dei problemi rilevati riguarda la rottura o l'insufficienza dell'impianto frenante (31,7%), lo scoppio o l'eccessiva usura degli pneumatici (23,3%) e la mancanza o insufficienza dei fari o delle luci di posizione (13,3). Tutte queste cause non vengono considerate accidentali, ma ne viene attribuita la responsabilità al conducente del relativo veicolo.


Tabella 3.1 Tavola 3.1
Tavola 3.2 Tavola 3.3
Tavola 3.4 Tavola 3.5
Tavola 3.6 Tavola 3.7
Tavola 3.8 Tavola 3.9
Tabella3.2 Grafico 3.1
Tabella3.3 Grafico 3.2
Tavola 3.4 Tabella 3.5
Grafico 3.3 Tabella 3.7
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