9. I dati provinciali

Inizio Pagina  9.1 Avvertenze

In questo capitolo viene illustrato l'andamento degli infortuni per la provincia in cui si è verificato l'evento; per ciascuna provincia le informazioni disponibili sono le seguenti:

  • Mappa della provincia con rappresentazione grafica, a livello comunale, della media annua del numero di eventi nel periodo 1996-2001 e la variazione percentuale rispetto alla media dei sei anni precedenti. Sono considerati tutti gli eventi, compresi gli infortuni in itinere, poiché non è possibile individuarli prima del 1999, e gli eventi con coinvolgimento di automezzi (per i limiti della definizione di "stradale" si consulti il capitolo 2). Sono invece esclusi gli studenti di scuole pubbliche, gli addetti ai servizi domestici e gli sportivi professionisti.
  • Mappa della provincia con rappresentazione a livello comunale dell'incidenza degli infortuni per 1.000 addetti nel 2001 e la variazione percentuale rispetto al 1991; gli eventi considerati sono gli stessi della mappa precedente con l'ulteriore esclusione degli infortuni della gestione agricoltura poiché gli addetti sono quelli rilevati con i censimenti dell'industria e dei servizi del 1991 e 2001.
  • Tabella con il totale degli eventi definiti positivamente, tra i quali vengono individuati più propriamente gli infortuni avvenuti in veri e propri luoghi di lavoro (vedi capitolo 2): i primi sono depurati dai casi riferiti a studenti, addetti ai servizi domestici e sportivi professionisti, ma anche degli eventi avvenuti con il coinvolgimento di automezzi, che per la maggior parte comprendono incidenti stradali; inoltre per gli anni 1999-2001 si sottraggono anche gli eventi in itinere.
  • Grafico con l'andamento degli infortuni totali definiti positivamente (esclusi studenti, addetti ai servizi domestici e sportivi professionisti) e in evidenza il peso degli eventi avvenuti con coinvolgimento di automezzi (stradali); per gli ultimi tre anni sono distinguibili anche gli eventi non in itinere.
  • Tabella con il riepilogo dei dati relativi agli infortuni gravi (mortali e non mortali) per anno di evento, con distinzione tra eventi connessi e non connessi con automezzi (stradali).
  • Grafico con il numero di eventi per comparto negli anni 1990-1995 e 1996-2001 in ordine decrescente rispetto al periodo 1990-1995.
  • Tabelle con il riepilogo dei dati per comparto produttivo e per anno sia per gli infortuni totali che per quelli avvenuti senza coinvolgimento di automezzi (stradali). Come già detto, l'ultima tabella relativa agli eventi avvenuti senza coinvolgimento di automezzi, depurati degli infortuni di addetti ai servizi domestici, sportivi professionisti e studenti, si riferisce agli eventi ipoteticamente accaduti in veri e propri luoghi di lavoro.

Inizio Pagina  9.2 Commento ai dati

L'andamento per provincia generalmente riproduce quello generale del Veneto pur con qualche differenza dovuta alla diversa distribuzione delle attività produttive. Nel periodo considerato, a livello regionale l'agricoltura presenta una netta riduzione del numero di eventi (quasi il 50% di riduzione tra i secondi sei anni rispetto ai primi sei), in altri comparti produttivi la contrazione è meno sensibile (metalmeccanica, costruzioni, tessile) mentre per alcuni (servizi, sanità) il numero di infortuni è in aumento, anche a causa delle modifiche contrattuali e normative che hanno comportato una modifica sostanziale del numero di soggetti assicurati. Di conseguenza la maggior riduzione percentuale di infortuni si ha nelle province in cui sono più rappresentate le attività produttive che hanno avuto una più spiccata diminuzione del numero di infortuni; si vedano, per esempio, l'agricoltura in provincia di Rovigo e la metalmeccanica in provincia di Treviso.

Il dato dell'incidenza degli infortuni per 1.000 addetti non tiene conto degli eventi in agricoltura e mostra una situazione di generale miglioramento, che appare più spiccata per le province di Belluno, Vicenza e Verona, come riportato nella tabella seguente.



tabella incidenza infortuni per provincia


Confrontando i dati provinciali, si nota chiaramente che ogni provincia è caratterizzata da determinate attività produttive: Rovigo e Verona dall'agricoltura, ora diminuita soprattutto a Verona che ha visto un forte incremento dei servizi; a Vicenza, Treviso e Padova predomina, invece, la metalmeccanica mentre a Belluno spiccano le costruzioni e a Venezia i servizi. Inoltre si osservano settori tipici di alcune zone, cioè l'industria del legno nella provincia di Treviso e le "altre industrie" in provincia di Belluno (per conoscere i dettagli della classificazione in comparti si consulti il capitolo 4). All'interno di ogni singola provincia si possono individuare zone ad alta concentrazione di infortuni e zone dove gli infortuni hanno bassa frequenza; per esempio, nella provincia di Padova si nota chiaramente la distinzione tra alta e bassa padovana. In genere si osserva che nei comuni a bassa frequenza di infortuni si sono verificate le diminuzioni più marcate, mentre nei comuni ad alta frequenza c'è poca variazione o anche un aumento. Un altro elemento che emerge in modo quasi costante dall'esame delle figure, è l'elevata numerosità di eventi nei comuni capoluogo che presentano, viceversa, un'incidenza bassa per 1.000 addetti; questa evidenza, pur con le riserve dovute alla diversa fonte delle due informazioni (INAIL per gli infortuni, ISTAT per il numero addetti) può essere spiegata dalla maggior presenza di aziende (e lavoratori) nei capoluoghi e dalla concentrazione di servizi e in genere di attività del terziario, meno rischiose rispetto ad attività industriali. Un elemento di distorsione dell'incidenza può essere il fatto che in molti casi un certo numero di lavoratori si sposta in comuni diversi da quello della sede aziendale (tipicamente in attività di trasporto, edilizia ma anche in metalmeccanica, legno, servizi e altre situazioni in cui non vi è una produzione strettamente connessa con la sede aziendale). Per quanto riguarda la marcata presenza di eventi connessi con automezzi, soprattutto per gli eventi gravi e mortali, valgono le considerazioni generali già formulate per tutta la regione (vedi capitoli 6 e 8).


Provincia di Verona
Provincia di Vicenza
Provincia di Belluno
Provincia di Treviso
Provincia di Venezia
Provincia di Padova
Provincia di Rovigo
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